Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: San Pellegrino Terme (BG)
- LUOGO ARRIVO: San Pellegrino Terme (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 3,15 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 25,1
- DISLIVELLO: mt. 948
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO per la ripida salita e la discesa, in alcuni tratti tecnici,
dove è richiesta padronanza nella conduzione della MTB. - CICLABILITA’: 98%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tutto l'anno
- RIFUGI D’APPOGGIO: nessuno (passaggio nei paesi)
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Cornalita, Sorg. Acqua della Fame, Alino e Cà Boffelli
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: al termine della discesa, è possibile seguire
il tratturo che sfiora la sorgente "Acqua della Fame"
e continua fino ad un evidente bivio, vicino ad una casa, posta sul dosso. Continuando a sinistra in discesa si arriva a Fuipiano,
da dove, seguendo l'asfalto, siamo rapidamente S. Giovanni B. Ora, basta ripercorrere la pista ciclabile in direzione S. Pellegrino Terme,
per ritornare al punto di partenza. - PERCORSO EFFETTUATO IL: 21.05.2010
- NOTE: Consigliata una MTB full - utile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione

Sulle pendici dei monti che sovrastano la
cittadina termale di San Pellegrino (mt. 368), famosa per: le sue acque,
i suoi antichi splendori e le costruzioni liberty, si sviluppa il
bell'itinerario che permette di visitare l'ambiente della media Val
Brembana. Arrivando da Bergamo al primo semaforo, giriamo a destra,
attraversiamo il ponte e, dopo pochi metri, entriamo nel grande
parcheggio in Via Piazzo. Iniziamo a pedalare sulla sede dell'ex linea
ferroviaria, trasformata in pista ciclabile, in direzione di un
ponticello; passiamo a fianco del Grand Hotel e, continuando diritto,
superiamo una galleria che, in breve, porta al ponte per Dossena.
Attraversiamo la strada asfaltata e saliamo, a sinistra, lungo il
passaggio in cemento che porta alla frazione Cà de Rizzi. Proseguiamo,
passando in tre gallerie illuminate, dopodiché, attraversando il ponte
che scavalca il fiume Brembo, arriviamo alle porte di San Giovanni
Bianco; continuiamo fino ad un parcheggio dove, a fianco di un
supermercato, alcune indicazioni segnalano Cornalita.

Seguendo alcuni tornanti, con media pendenza, arriviamo alla frazione Cornalita (acqua) a mt. 563 (km. 6,5 - ore 0,30 -
mt. 203 di dislivello), dove, ad una curva con un cartello di divieto
alle moto, a sinistra, inizia il bel sentiero che, con buon fondo, si
sviluppa completamente nel bosco, alla base del Monte Sornadello. Prima
in piano (al primo bivio tenere a destra) e poi con una serie di brevi
salite che solamente in poche occasioni, non permettono di stare in
sella, (al secondo bivio, ad un crocefisso in legno, tenere a sinistra in piano), passando per le "Terre Rosse", arriviamo in Val Grande. Attraversiamo il torrente,
ignorando le indicazioni in rosso "Ronco", e scendiamo subito a
sinistra, fino a collegarci con un tratturo che sfiora la sorgente
"Acqua della Fame" e continua in discesa. Ad un evidente bivio, vicino
ad una casa posta sul dosso, abbandoniamo il percorso principale che
continua in discesa e pieghiamo a destra, seguendo alcuni sali scendi,
fino alla base di una ripida rampa. Imbocchiamo a sinistra lo stretto
sentierino, percorrendolo per qualche metro a spinta.

Risaliti in sella, proseguiamo puntando in
direzione di una sottostante baita isolata, la sfioriamo e, più sotto,
attraversiamo una valletta. Seguendo il tracciato principale, passiamo
prima sopra un capanno da caccia poi vicino ad una stalletta ai bordi
del prato. Arrivati alla caratteristica Fraz. Paccacorna a mt. 681, (km.
10,7 - ore 1,05 - mt. 275 di dislivello) transitiamo sotto un
piccolo arco. Continuiamo a destra, in salita su asfalto, godendo
un'ottima vista panoramica: sulla valle, sui monti che la circondano,
zizzagando fra prati ben curati. Ad Alino,
(mt. 687) dopo aver fatto scorta di acqua alla fontana nella piccola
piazza, seguiamo le indicazioni Cà Boffelli e Vettarola, montando un
"rapporto agile" per affrontare facilmente la salita, con una pendenza
media dell' 11,5%. Superati i faticosi tornanti, dove la strada spiana,
abbandoniamo l'asfalto passando fra le case di Cà Boffelli (mt. 970 - fontana) (km. 15,4 - ore 1,45 - mt. 719 di dislivello) e seguiamo le indicazioni di una freccia metallica per Monte Molinasco e Ronco.

Alternando tratti in cemento
con altri asfaltati, su pendenze molto sostenute, passiamo davanti ad
alcuni bacini dell'acqua; superiamo poi uno strappo fino ad una
"Selletta" dove spunta una casa nel prato. Ignoriamo la larga stradina
che continua a sinistra e, dal piccolo piazzale, individuiamo uno
stretto tratturo che sale a destra (catena e cartello divieto
d'accesso). Passando nel rado bosco, arriviamo in una radura erbosa dove
troviamo la "Baita degli Alpini" (privato);
continuiamo lungo l'evidente ripido sentiero (indicazione Croce del
Ronco) in salita, nel pascolo, che, a fatica, in una decina di minuti
con la bici a spinta, permette di arrivare sulla cima del Monte
Molinasco a mt. 1179, dove troviamo una particolare croce e una piccola
chiesetta (km. 16,7 - ore 2,13 -
mt. 924 di dislivello). Dalla vetta godiamo di una bellissima vista
panoramica: sotto di noi San Giovanni Bianco sovrastato dai Monti
Cancervo e Sornadello e, sul fondo della valle, San Pellegrino T.
coronato da boscosi monti.

Dopo una sosta d'obbligo, scendiamo lungo il
sentiero ben marcato che corre sulla costa, seguendo inizialmente alcuni
pali in ferro con delle catene; entriamo nel bosco e sfioriamo una
piccola pozza d'acqua situata sotto un capanno da caccia. Velocemente
siamo nuovamente alla "Selletta", dove pieghiamo decisamente a destra,
in discesa, verso la Val Grande; continuiamo con le dovute cautele:
se bagnato, il sentiero può essere insidioso. Il primo tratto deve
essere affrontato con estrema cautela: prima, alcuni grossi sassi,
obbligano a qualche decina di metri a piedi, successivamente una serie
di divertenti tornanti, fanno perdere rapidamente quota. Seguendo
l'unico sentiero, sempre meno impegnativo, incrociamo uno sconnesso
tratturo che seguiamo a destra. Al termine di un pezzo rettilineo lo
abbandoniamo, facendo attenzione ad infilare un una sentiero in discesa;
più sotto ci ritroviamo ad incrociare il tratturo che avevamo percorso
in precedenza; seguiamo le nostre tracce e andiamo a ripercorrere
perfettamente l'itinerario fino alla Fraz. Paccacorna (km. 21,8 - ore 2,55).

Giunti sull'asfalto, giriamo a destra in
salita per un centinaio di metri e, al bivio, curviamo a sinistra in
leggera discesa verso Grumello; una stradina sterrata porta fra le case
della bella Fraz. Piazzacava, dove giriamo a sinistra, verso la strada
asfaltata. Percorriamo il rettilineo e, al termine del pianoro,
imbocchiamo a destra la sterrata fino alla graziosa Fraz. La Torre;
passando sotto la chiesetta,
catturiamo una bella panoramica su San Pellegrino Terme. Scendiamo sulla
divertente mulattiera nel bosco, (al bivio tenere la sinistra) che,
più sotto, seguendo una recinzione metallica, termina nella parte alta
di Pernazzaro, ritrovando l'asfalto. Continuando sempre in discesa,
superiamo due Stop e arriviamo sulla strada principale che seguiamo, a
destra, fino al semaforo. Attraversiamo il ponte e passiamo dietro il
Grand Hotel; pedalando sulla pista ciclabile, velocemente, andiamo a
chiudere questo divertente e poco conosciuto percorso.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Traccia GPS
Puoi scaricare la traccia in formato GPX cliccando qui |
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il giudizio dei bikers
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