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del percorso effettuato il 09.03.2019..... clicca qui Nella Galleria Fotografica di Scialpinismo sono state inserite le foto e il report del percorso effettuato il 02.03.2019..... clicca qui
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del percorso effettuato il 09.02.2019..... clicca qui Per questo fine settimana prendiamo spunto e traccia, da un percorso fatto di recente da Beppe Rusconi….. che ringraziamo. L’itinerario è disegnato ai piedi della Corveggia, sulla dorsale soleggiata che si trova all’estrema punta nord del Lago di Como; dal crinale posto all’imbocco della Valchiavenna, è possibile ammirare un panorama grandioso. Per gran parte della pedalata possiamo osservare: il grande lago dominato dal maestoso profilo del Monte Legnone, i monti della Val Codera da un lato e su quelli al confine con la Svizzera dall’altro, mentre in primo piano, i fiumi Mera e Adda che si gettano nel Lario. Una volta giunti in quota, pascoli ed alpeggi ben tenuti si susseguono, mentre più avanti, attraversiamo ambienti selvaggi e solitari, dove antichi borghi di case in pietra sono purtroppo all’abbandono.
I primi colpi di pedale avvengono da Gera Lario, proprio sulle sponde del lago; pochi metri prima del ponte sul torrente San Vincenzo, infiliamo la stradina poco trafficata che passa in successione le frazioni: Montemezzo, Montagna e Dalco. La salita si sviluppa su pendenze impegnative e continue, immersa nella prima parte in un bellissimo ed ombroso bosco di castagni, mentre più sopra, in una faggeta dai colori autunnali. Una successione di ben 30 tornanti, con uno sviluppo di 13 chilometri tutti asfaltati, portano all’Alpe Piazza, situata su un bel balcone panoramico, a mt. 1263. Decidiamo di proseguire lungo un tratturo che, termina in corrispondenza di un acquedotto sopra l’ Alpe Gui; ritornati sulle nostre tracce, iniziamo la discesa lungo un bellissimo single track, passando dall’Alpe Zocca e dall’abitato di Montalto, arrivando velocemente sul ponte del desolato torrente San Vincenzo. Rimontiamo il dislivello sulla sponda opposta, per una decina di minuti con la bici a spalla, per poi seguire su bel fondo, il segnavia n° 4 – Via dei Monti Lariani. Con un lungo traversone passiamo dalle località Pomè, Incisa e Tabbiadello, ma sotto Monte di Vercana, il sentiero diventa inagibile, obbligandoci con la MTB a mano, per una decina di minuti. A questo punto non ci sono più rallentamenti: la divertente traccia, passando fra le case di Caino e Trezzone, termina vicino alle barche ormeggiate nel porticciolo di Gera Lario, nostro punto di partenza. L’ITINERARIO E’ IMPEGNATIVO: distanza 31 km. con 1450 D+ PER VEDERE LA GALLERIA FOTOGRAFICA IN FACEBBOK clicca qui Per festeggiare l’obiettivo dei 100 PERCORSI presenti nel sito, abbiamo raccolto diverse fotografie significative, scattate durante i nostri 30 ANNI di attività.
Nel video abbiamo inserito anche alcune immagini, con i NUMERI che descrivono la vita del sito. Strepitosa pedalata nel “Parco Alto Garda Bresciano”, con obiettivo Cima Tombea, (mt. 1950) una delle vette più elevate che, si trova sullo spartiacque fra la Valvestino e la Valle Sabbia. Questa zona al confine fra Lombardia e Trentino Alto Adige, segnava un tempo la frontiera con l’Impero Austro-Ungarico, ed è stato teatro di combattimenti durante la prima guerra mondiale; infatti a testimonianza di quel periodo, sono ancora ben visibili varie costruzioni e una bella strada militare.
Lasciata l’auto nelle vicinanze della diga, costeggiamo in piano il caratteristico Lago di Valvestino, raggiungendo in breve Molino di Bollone, da dove una mulattiera porta a Turano. Un breve tratto asfaltato conduce ad Armo; ora infilando una piacevole stradina bianca, disegnata nella stretta gola che risale la Valle dell’Armarolo, e termina in località Ponte Franato. Passiamo fra i prati della Loc. Vott punteggiati da belle baite, arrivando poco sopra in Loc. Denai, dove possiamo ammirare un fienile tipico della zona (caratteristico edificio a tetto spiovente e ricoperto di paglia di frumento). Alcune impegnative rampe cementate portano fuori dal livello del bosco, dove incontriamo una strada militare; la lunghissima sterrata, sale serpeggiando sul ripido versante soleggiato in un ambiente meraviglioso, fra bianche rocce e pini mughi. Superata Bocca di Cabione, proseguiamo con un lungo taglio appena sotto la cresta, giungendo rapidamente a Malga Tombea. A questo punto non possiamo rinunciare alla vetta: spallando per una quindicina di minuti la MTB, tocchiamo il punto più alto, dove troviamo una costruzione in muratura circolare, denominata “Rosa dei Venti”. Il panorama a 360° è uno spettacolo impressionante: lo sguardo spazia da tutto l’Adamello fino alla Presanella, il Monte Altissimo, il Gruppo di Brenta, il Lago di Garda e l’Appennino. Dopo più di 20 km. di salita, iniziamo finalmente la discesa direttamente dalla cima: perdiamo quota, alternando per tutto il restante tragitto, veloci e divertenti single track, a tratti molto tecnici e impegnativi, intervallati da brevi tratturi e bitumate. Giunti a Cima Rest, ci concediamo una pausa per ammirare le tipiche costruzioni della zona; ora fra macchie erbose e sottobosco, l’interminabile discesa continua passando per il piccolo nucleo di Droane, per poi precipitare in Val Droanello, lungo cementate con forte pendenza. Improvvisamente ci ritroviamo sulle sponde del Lago di Valvestino: una rilassante pedalata riporta allo sbarramento artificiale, punto in cui aveva preso il via questa entusiasmante gita. L’ITINERARIO E’ MOLTO IMPEGNATIVO: distanza 44,4, km. con 1710 D+ PER VEDERE LA GALLERIA FOTOGRAFICA IN FACEBOOK clicca qui |
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Settembre 2019
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