Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Tirano (SO)
- LUOGO ARRIVO: Tirano (SO)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 3,55 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 30,9 km
- DISLIVELLO: 1828 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: da Pescia Alta al Col d'Anzana 30% - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rifugio Anzana (incustodito - solamente su prenotazione)
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontane a Campascio - Rifugio Anzana - Ramaione
- CARTINE: KOMPASS N° 94 / Edolo, Aprica
- PERCORSI ALTERNATIVI: in discesa è possibile evitare i sentieri più tecnici ed impegnativi tramite strade sterrate e asfaltate
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 05.06.2025
- NOTE: INDISPENSABILE una full e la TRACCIA GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione

Con l’espressione “1800 metri Up&Down” si capisce immediatamente la tipologia di questo itinerario: in un’unica “tirata”, dai 420 metri di Tirano, si sale quasi verticalmente ai 2224 metri del Col d’Anzana. La stessa situazione si ripresenta in discesa: dopo un tratto pianeggiante e panoramico che corre in quota, la traccia precipita ripidamente lungo una dorsale, riportandoci con le braccia indolenzite fra i vigneti a poca distanza dal punto d’arrivo. Il percorso ad anello si svolge in parte nel territorio svizzero: la salita si arrampica nella Val Saiento fino a raggiungere il Col d’Anzana, posto sul confine tra Italia e Svizzera.
ATTENZIONE: vista la tipologia dei sentieri la discesa è riservata solamente ai bikers molto esperti, con notevoli capacità e sicurezza nella conduzione della MTB (tuttavia possono essere evitati i tratti più ostici passando prima per una larga mulattiera sterrata e poi su asfalto).
ATTENZIONE: vista la tipologia dei sentieri la discesa è riservata solamente ai bikers molto esperti, con notevoli capacità e sicurezza nella conduzione della MTB (tuttavia possono essere evitati i tratti più ostici passando prima per una larga mulattiera sterrata e poi su asfalto).

Partiamo dal centro di Tirano (420 m) indirizzandoci verso la rotonda a fianco del Santuario della Madonna di Tirano imboccando poi la SS38 che, in breve, porta alla dogana di Piattamala; risalendo in territorio elvetico arriviamo a Campascio, dove svoltiamo a sinistra in direzione Monte Scala e Cavaione. A questo punto inizia la lunghissima e faticosa salita: la bella stradina asfaltata sale con pendenze impegnative (al 12-13 % costanti), passa da Monte Scala e compie un lungo traversone più pedalabile che conduce a Cavaione (1300 m) - (11,3 km – ore 1,25 - 880 metri di dislivello).

Mentre catturiamo belle panoramiche sulla media Valtellina e su Tirano, adagiato nel fondovalle, insistiamo nella pedalata lungo alcuni tornanti molto pendenti quando, in località Bastian (1485 m), abbandoniamo l’asfalto in prossimità di una curva a gomito ed imbocchiamo la sterrata che sta alla nostra sinistra (indicazioni Pescia Bassa – MTB 434 che seguiremo per tutto l’itinerario). La stradina bianca tracciata nella pineta, con il fondo liscio e ben compatto, sale costantemente fino ad uscire in una zona pascoliva dove troviamo la casera Pescia Bassa (1832 m) - (16,2 km – ore 2,25 - 1416 metri di dislivello).

Proseguiamo lungo alcuni tornanti faticosi fino ad arrivare al Rifugio Anzana situato a 2050 metri (incustodito - fontana) mentre, poco più sopra, la sterrata termina alle baite di Pescia Alta (2060 m). Ripercorriamo un centinaio di metri immettendoci nel sentiero segnalato dalle indicazioni “Col d’Anzana - MTB 434”; risaliamo attraverso l’alpeggio, dominato dall’imponente Monte Còmbolo, progrediamo per circa 20 minuti sul bel sentiero, in parte pedalabile fino a raggiungere il pianeggiante valico del Col d’Anzana situato a 2224 metri di quota, linea di confine tra Svizzera e Italia (20,1 km – ore 3,10 - 1813 metri di dislivello).

Mentre ci godiamo un meritato riposo, seduti ai piedi della statua della Madonna Bianca, ammiriamo l’anfiteatro naturale che questo luogo crea grazie alle montagne della Valtellina ed alle Alpi Orobie. Ritornati in sella iniziamo la discesa sul versante valtellinese: pieghiamo leggermente a sinistra scendendo di qualche metro di quota, fino ad arrivare ad un cartello informativo di legno. Seguendo le indicazione verticali “MTB 434 - Tirano B301” percorriamo un fantastico sentiero molto panoramico che, con andamento pianeggiante, taglia a mezza costa la Vetta Salarsa, portandoci all’inizio della discesa vera e propria.

Con il susseguirsi dei tornanti di una veloce mulattiera militare arriviamo a Frantelone (1745 m) - (24,5 km – ore 3,25) dove, ad un bivio, troviamo un cartello indicatore: andando a destra è possibile percorrere una variante più facile (sterrata verso Lughina) mentre, proseguendo a sinistra come abbiamo scelto di fare noi, si continua sempre sul “MTB 434”. L’impegnativo single track, con una serie di tornantini (alcuni esposti), perde rapidamente quota conducendo a Lughina (1450 m). A questo punto la lunghissima mulattiera diventa veramente scassata e tecnica: il fondo è costituito da grosse pietre fisse, in una successione infinita di salti e ostacoli che mettono a dura prova le doti dei bikers.

Sicuramente la pendenza notevole accentua la difficoltà nel controllo del mezzo; condizione indispensabile per affrontare al meglio la discesa è che il terreno sia perfettamente asciutto, altrimenti si rischia di percorrere parecchi tratti con la bici a mano. Intersecando alcune volte una stradina asfaltata passiamo dalla località Ramaione (1109 m) - (27,6 km – ore 3,40), continuando in questa discesa verticale ed estrema, dove attenzione e concentrazione devono essere sempre presenti al massimo, perché non c’è un metro dove ci si possa rilassare. Quando i rumori dei motori delle auto che provengono dalla strada statale si fanno sempre più forti, significa che siamo quasi giunti al termine di questa gita impegnativa; una volta fra i vitigni di Nebbiolo andiamo a chiudere in breve l’itinerario.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
Il giudizio dei bikers
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