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Subito dopo i primi colpi di pedale, in alto di fronte a noi, si staglia il profilo inconfondibile del Monte Pizzocolo (1581 metri) caratterizzato dall’aspetto appuntito della vetta, dovuto alla verticale e rocciosa parete nord. La montagna, che domina l’abitato di Toscolano Maderno, si trova sulla sponda bresciana del Lago di Garda nel Parco Alto Garda Bresciano ed è una fra le sommità più elevate della parte ovest del lago. La cima del massiccio è molto frequentata dagli escursionisti, attirati dal punto di osservazione privilegiato su tutto il Benaco, il Monte Baldo e più in lontananza il gruppo dell’Adamello, il Monte Rosa e la catena Appenninica. Certamente scalare questo monte con la MTB non è una passeggiata: salite ripidissime ed interminabili, dove solamente i più allenati riescono a superare il grande dislivello rimanendo in sella, alternate ad alcuni tratti in discesa che perdono quota lungo sentieri molto tecnici ed accidentati, dove sono richieste abilità di guida avanzate.
Parcheggiata l’auto a Toscolano Maderno (80 metri), iniziamo a salire attraversando i paesi di Pulciano e Gaino dove termina l’asfalto; seguendo la stradina bianca ci infiliamo nella selvaggia Valle delle Camerate, tenendo però conto di un importante smottamento che blocca il transito ai mezzi. Attraversato il ponte di ferro sul Torrente Toscolano, riprendiamo la salita impegnativa che intervalla i tratti più ripidi (21%) in cemento a quelli sterrati; attraversando la “Foresta Gardesana Occidentale”, sfioriamo l’Agriturismo San Lorenzo e raggiungiamo la località denominata “Palàs Archesane” (816 metri). Superato il prato entriamo nel folto bosco, continuando lungo una “gippabile” che si inerpica con tratti scoscesi che toccano il 26% e scendono raramente sotto il 15% di pendenza. Complice il fondo bagnato non rimangono alternative che intervallare alcuni pezzi con la bici al fianco. Raggiunto finalmente il Passo di Spino (1160 metri) proseguiamo superando alcuni faticosi tornanti che conducono in località “Le Merle”. Mantenendoci sul “Sentiero delle Creste”, compiamo ora un lungo traverso in salita che taglia poco sotto lo spartiacque del monte: attraversando macchie boscose ed ampi pascoli, come da un balcone panoramico catturiamo le prime fantastiche viste sulla parte meridionale Lago di Garda. Terminata la sassosa sterrata continuiamo sul sentiero dal fondo roccioso, proseguendo con la MTB a spalla o a spinta negli ultimi 150 metri di dislivello: sfiorato il Bivacco due Aceri in breve giungiamo alla croce posta sulla vetta spaziosa e molto panoramica (dalla località Archesane ciclabilità 60%). Dopo le foto di rito iniziamo la discesa in sella ripercorrendo con molta cautela la traccia precedente: transitati dal “Dos delle Prade” giungiamo in località “Paolona di Sopra”, andando poi ad infilare il ripido sentiero che nell’ultima parte risulta molto malridotto e da affrontare perciò con la MTB al fianco (in alternativa è possibile evitarlo tramite la strada sterrata). Più sotto raggiungiamo il caratteristico “Rocol de Fraole” che attraversiamo con la bici a mano, come richiesto dal cartello esposto, mentre di seguito ci attende un tratto molto irregolare, non fattibile rimanendo in sella (evitabile tramite una sterrata da imboccare nella parte superiore dell’appostamento). Avvicendando single track parecchio tecnici ed impegnativi a veloci strade bianche, passiamo dalla località Fontanelle e continuiamo fino a giungere a San Michele, dove incontriamo l’asfalto: ci dirigiamo verso Supiane e Fasano di Sopra, dove possiamo decidere se continuare lungo il percorso oppure scendere direttamente sulla Gardesana e rientrare facilmente al punto di partenza. Se si sceglie di proseguire sulla traccia GPS, bisogna essere consapevoli che bisognerà affrontare altri 200 metri di dislivello, distribuiti lungo “antipatici” sali-scendi e pezzi in discesa dove è indispensabile possedere un’ottima padronanza nella conduzione del mezzo. Transitiamo da Pezzuglio e Rosei poi, giunti a “Casa di Fulu”, ci abbassiamo nella meravigliosa Valle delle Cartiere: percorrendola attraversiamo alcune gallerie ed in breve raggiungiamo la Gardesana dove concludiamo, con le ultime pedalate, questa faticosa ma fantastica gita. Il percorso è IMPEGNATIVO! ATTENZIONE: riguardo la salita è richiesto un ottimo allenamento mentre, in discesa, è indispensabile una notevole capacità e sicurezza nella conduzione della MTB! L’anello ha uno sviluppo di 39,6 km con un dislivello + di 1876 metri con un tempo di percorrenza di 4,40 ore effettive. Per vedere la galleria fotografica completa clicca qui Puoi scaricare la traccia in formato GPX cliccando qui |
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Novembre 2024
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