Partiamo da Dubino (210 m) e dopo un tratto pianeggiante siamo a Mantello, dove iniziamo a salire tramite una serie di tornanti che portano all’abitato di Cino. Catturando belle panoramiche sulla bassa Valtellina passiamo da Cercino, arriviamo alla chiesa di San Giovanni, andando poi ad imboccare una stradina sterrata che passa nelle vicinanze di Bioggio (da sopra Cercino a Bioggio è possibile percorrere una ripidissima alternativa). A questo punto inizia una sequenza di curve serrate con il fondo cementato, strette ed in forte pendenza che, tracciate in un bosco di castagni, conducono ad una manciata di baite situate in località Prati Aragno. Con splendide viste sulla valle e sul ramo nord del Lago di Como, iniziamo un lungo traverso che taglia il versante del Monte Brusada, passa dal bel borgo di Prati Nestrelli e continua con andamento saliscendi, fino a raggiungere il piccolo alpeggio di Prati dell’O. Saliamo lungo la ripida mulattiera con la MTB a spinta per poco più di cinque minuti, fino a raggiungere le baite situate più in alto nel prato, dove possiamo ammirare da vicino il dirimpettaio Monte Legnone, nostro costante compagno di viaggio. Ora imbocchiamo un bel sentiero pianeggiante che entra nel bosco, attraversa alcune vallette ed arriva sulla dorsale, pochi metri sotto la cima del Monte Foffricio (1255 m), riconoscibile per la presenza di alcune antenne. Vale sicuramente la pena proseguire brevemente verso un grande pannello ripetitore da dove, improvvisamente, si gode di una magnifica vista sul sottostante Lago di Mezzola, sull’alto Lario e sulla Valchiavenna. Ritornati alla palina segnavia proseguiamo lungo il sentiero sulla sinistra denominato “Braccobaldo”: è sostanzialmente la prima parte del “Sentiero Bonatti” che da Dubino porta ai Bagni di Masino. Superando alcuni passaggi impegnativi sbuchiamo all’Alpe La Piazza, splendidamente adagiata su un ampio pianoro erboso dove sono situate molte piccole casette. Abbassandoci di quota l’itinerario diventa tecnico e molto eroso: riserva passaggi ostici che non escludono qualche passo qua e là con la bici a mano, alternandoli a tratti più scorrevoli. Passati dai Prati di San Giuliano seguiamo il ripido crinale, al termine del quale una piccola deviazione porta all’ex cava di calce, avvolta in una particolare atmosfera. Continuiamo verso l’ultimo segmento del sentiero che, tramite un tratto pianeggiante, esce nella parte alta di Dubino.
A questo punto ci dirigiamo in direzione del luogo in cui ha avuto origine la partenza: qui, guardando il monte che sovrasta il paese, è possibile scorgere buona parte dell’itinerario.
Il percorso è IMPEGNATIVO! ATTENZIONE: riguardo la salita è richiesto un ottimo allenamento mentre, in discesa, è indispensabile una notevole capacità e sicurezza nella conduzione della MTB!
L’anello ha uno sviluppo di 28,1 km con un dislivello + di 1336 metri con un tempo di percorrenza di 3,30 ore effettive.
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