Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: San Pellegrino Terme (BG)
- LUOGO ARRIVO: San Pellegrino Terme (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 2,35 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 17,5
- DISLIVELLO: mt. 820
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: 97%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tutto l'anno
- RIFUGI D’APPOGGIO: nessuno, passaggio nei paesi
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Antea, Santa Croce, Spettino e Frasnadello
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Val Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO REVISIONATO IL: 01.07.2021
- NOTE: Consigliata una MTB full - Indispensabile la traccia GPS in discesa. Visto il passaggio davanti a diversi capanni da caccia, si consiglia di evitare il transito durante la stagione venatoria.
Parcheggio consigliato
Descrizione

Questo percorso ad anello che ha come partenza San Pellegrino Terme (mt. 368) prende quota passando per le Frazioni di Santa Croce e Spettino, giungendo fino ai piedi del Pizzo Rabbioso. Bella e divertente la discesa, in parte inedita, che si sviluppa in un singolare contesto naturale fra dossi e versanti erbosi, sovrastati da caratteristici pinnacoli rocciosi. Il colpo d’occhio sul paese termale, adagiato sulle sponde del fiume Brembo e la “picchiata” finale, consente di chiudere in bellezza la panoramica gita. Arrivando da Bergamo al primo semaforo giriamo a destra, attraversiamo il ponte e, dopo pochi metri, entriamo nell’ampio parcheggio in Via Piazzo. Iniziamo a pedalare sulla pista ciclabile, ricavata dalla sede dell'ex linea ferroviaria, in direzione di un ponticello.

Passiamo a fianco del Grand Hotel e, continuando diritto, superiamo una galleria illuminata; in breve, siamo al ponte che conduce a Dossena. Attraversiamo la strada asfaltata e saliamo, a sinistra, lungo il passaggio in cemento che porta alla frazione Cà de Rizzi, dove abbandoniamo la pista per immetterci nella rotonda, direzione Antea (mt. 540). Curviamo a destra verso Santa Croce (mt. 778) pedalando su pendenze regolari; dall’abitato catturiamo l’originale vista sui profili rocciosi delle Còrne Maria - Pedezzina e, alla loro sinistra, notiamo la selletta dove “scollineremo”. Nel centro della frazione, (fontana vicino alla chiesa) al bivio, (km. 7,6 - ore 0,45 - mt. 415 di dislivello) saliamo a sinistra verso Spettino, raggiungendolo rapidamente.

Passiamo fra le case e all’incrocio curviamo a destra in direzione Spettino Alto; davanti ad una stalletta, (fontana) a fianco di due panchine, infiliamo il sentiero che procede in modo pianeggiante fino a sfiorare una stalla, in concomitanza di un bivio. Teniamo a sinistra incrociando, poco oltre, una piccola sterrata che, verso destra, velocemente conduce all’asfalto. Mentre risaliamo fra prati ben curati la breve, ma ripida salita, godiamo di un notevole panorama: sotto di noi, vediamo Santa Croce. Giunti al piccolo borgo di Salvarizza a mt. 923, (km. 11,5 - ore 1,15 - mt. 925 di dislivello) seguiamo la sterrata per 150 mt., dove abbandoniamo temporaneamente la traccia GPS.

Per rendere la gita più interessante è consigliata una visita alla vicina "BIG BENCH 128", posizionata da poco dai giovani dell' "Associazione Santa Croce". Proseguiamo perciò lungo la stradina bianca per altri 100 mt. e, al bivio, curviamo verso destra su dolci pendenze; più avanti procediamo lungo inclinazioni più decise, che ci obbligano a spingere la MTB nell'ultima parte. Dopo circa 10 minuti da dove abbiamo abbandonato l'itinerario principale (con 900 mt. di sviluppo e 110 mt di dislivello), ci ritroviamo improvvisamente alla panchina gigante. Dal belvedere il panorama è davvero bellissimo in quanto vediamo: Santa Croce ai nostri piedi, San Pellegrino T. nel fondovalle ed il profilo dei monti davvero superbo. Ritornati sopra Salvarizza tramite il medesimo itinerario, pieghiamo decisamente a sinistra. Imboccando la traccia che inizia sotto una casa isolata e un muro di sassi a secco, più avanti (al bivio a sinistra), ci troviamo a correre sopra la stradina che termina ad una stalla per cavalli.

Proseguiamo a sinistra lungo il sentiero più alto, pedalando sul pendio del Monte Rabbioso, passando in successione sotto due piccoli acquedotti e un rudere. Alternando veloci tratti con alcuni pezzi a spinta, siamo alla sella dove è situato un capanno da caccia (km. 13,4 - ore 1,45 - mt. 750 di dislivello). Scendiamo sul versante opposto andando a sfiorare localita Fenii; giriamo a destra, passiamo sotto il “Rocol di Mase” e continuiamo fino and una piccola depressione, dove pieghiamo nettamente a destra sul N° 561. Poco dopo andiamo verso il N° 594 ma con le dovute cautele, affrontando il primo tratto in discesa molto corroso e rovinato. Immersi in un ambiente davvero particolare e selvaggio, grazie al fondo che più sotto diventa scorrevole, velocemente andiamo ad incrociare un tratturo scavato nella roccia, proveniente da Santa Croce.

Continuiamo diritti in discesa, lungo il sentiero principale che corre sulla dorsale, fino ad incontrare un bella casetta denominata “Al Campèl”. Saliamo i gradini poi, con la MTB a spinta o a spalla, seguiamo per circa 5 minuti la ripida e poco evidente traccia che continua poco sotto lo spartiacque. Da questo punto abbiamo una vista d’insieme su quasi tutto l’itinerario che abbiamo lasciato alle spalle. Proseguiamo lungo il crinale erboso, raggiungendo il punto più alto; ora scendiamo solamente pochi metri per poi cercare, con attenzione, la pista nascosta nell’erba che si dirige a sinistra, verso il bosco sottostante. Trovandoci in un tratto particolarmente delicato per quanto riguarda l'orientamento e la progressione, bisogna ridurre la velocità e seguire metro dopo metro la traccia GPS. Il sentiero, dopo un tratto ripidissimo e molto stretto, porta sulla dorsale ad un piccolo capanno costruito con lamiere.

Continuando, sfioriamo due capanni da caccia e pieghiamo a sinistra; superata una successione di chiusi tornantini che, per affrontarli in sella, sono indispensabili notevoli doti di equilibrismo, troviamo un largo percorso dove curvando a destra, rapidamente siamo fra le case di Frasnadello (km. 16,6 - ore 2,25 - mt. 820 di dislivello). Dalla piazzetta giriamo a destra per pochi metri, poi scendiamo a sinistra lungo la breve stradina che in breve si trasforma in mulattiera. Affrontiamo con attenzione la tecnica e insidiosa acciottolata, scivolosa se bagnata, fino a toccare la strada asfaltata dove pieghiamo a destra. Poco dopo il tornante, in corrispondenza del ponticello, percorriamo le scalette che in poche pedalate conducono alla conclusione dell’itinerario.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
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Vista panoramica dalla "BIG BENCH 128" sopra Santa Croce
Il video del percorso
Il giudizio dei bikers
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