Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: San Giovanni Bianco (BG)
- LUOGO ARRIVO: San Giovanni Bianco (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,50 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 69 km (ciclabili)
- DISLIVELLO: 1747 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO per: la lunghezza, il notevole dislivello ed il percorso
chiamato “Sentiero degli Stradini” per tratti con la MTB a spalla. - CICLABILITA’: lungo il “Sentiero degli Stradini” 30 % - nel restante percorso 100 %
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: ai Piani di Bobbio, parecchi piccoli Rifugi; ai Piani d’Artavaggio: Rif. Nicola e Cazzaniga
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontane a: Cassiglio, Valtorta e Avolasio
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: è possibile collegare l’itinerario “ Piani Artavaggio - Passo di Baciamorti”. A destra del Rifugio Nicola si risale nel pascolo incrociando il sentiero marcato CAI n° 101, andando in direzione Bocchetta di Regadur, fino alla Baita Cabretondo (km. 46,6 - ore 4,20 - dislivello mt. 1755). Si scende al Passo Baciamorti (km. 49,6 - ore 5,00) e si continua fino a Capo Foppa (km. 54,2 - ore 5,20) da dove, proseguendo su asfalto, si torna a S. Giovanni Bianco, punto di partenza, avendo percorso:
km. 69,6 – in ore 6,00 - con mt. 1870 di dislivello. - PERCORSO REVISIONATO IL: 06.11.2024
- NOTE: Consigliata una MTB full - Molto utile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione

Parcheggiata l'auto a San Giovanni Bianco, (401 metri) all'inizio della Val Taleggio ( a 500 mt. dal bivio), iniziamo a pedalare ritornando sulla Statale 470. Allo stop curviamo a sinistra, e dopo 100 metri imbocchiamo sulla sinistra, la pista ciclabile che corre sulla vecchia sede ferroviaria, infilandosi in caratteristiche gallerie illuminate, visitando luoghi davvero caratteristici, prima sconosciuti. Seguendo fedelmente il tracciato arriviamo a Piazza Brembana (11,1 km - ore 0,30); usciti dall'ultima lunga galleria, saliamo lungo la rampa e al secondo stop pieghiamo a sinistra attraversando il centro del paese, per proseguire fino ad Olmo al Brembo. Al primo ponte giriamo a sinistra, seguendo le indicazioni per Cassiglio (fontana) e poi Valtorta "fontana" (25,7 km - ore 1,20) ci si inoltra, lungo la paesaggistica e poco trafficata Val Stabina.

Sempre su asfalto, ma con pendenze più impegnative, superando alcuni tornanti, giungiamo nella verde conca di Ceresola, centro invernale di sci e continuando a pedalare, arriviamo ai Piani di Bobbio, a 1662 metri. Da S. Giovanni Bianco abbiamo percorso 34,4 km, superando un dislivello di 1258 m, in ore 2,25. Questo pianoro, posizionato sul confine con la Valsassina, consente finalmente di prendere fiato oltre ad offrire diverse possibilità di ristoro per la presenza di alcuni piccoli rifugi (aperti nel periodo estivo). Proseguiamo ora su strada sterrata fino ad una piccola chiesetta; scendiamo brevemente a sinistra ed affrontiamo l'impegnativa carrareccia, con fondo sassoso, che termina al Rifugio Lecco a 1777 metri (35,6 km - ore 2,35), da dove un sentiero in parte ciclabile, in cinque minuti, porta alla Bocchetta di Pesciola a 1650 m.

Seguiamo il sentiero marcato S.E.L. n° 30, chiamato "Sentiero degli Stradini" che passa alla base dello Zuccone Campelli, ciclabile a tratti alterni, costringendoci a portare la MTB a spalla (totale 20 - 25 minuti) per superare passaggi molto impegnativi su salti rocciosi, da affrontare con estrema attenzione. Il disagio di non potere stare in sella passa in secondo piano, perché ci troviamo immersi in un ambiente veramente caratteristico. Se non guardassimo la cartina, sembrerebbe davvero di essere sulle Dolomiti: pareti strapiombanti, selvaggi canaloni, campanili e pinnacoli rocciosi, caratterizzano il tragitto. Questo percorso è per "cicloalpinisti" nel vero senso della parola, perché, oltre ad essere un itinerario di montagna, presenta alcuni attraversamenti attrezzati con: corde fisse in acciaio, scalette e pioli metallici, che necessitano della massima attenzione.

Arriviamo alla Casera Campelli a 1783 metri (39,0 km - ore 3,10) dove montiamo definitivamente in sella per percorrere uno sterrato che porta ad un incrocio, nelle vicinanze dell'ex Rifugio Aurora (privato). Girando a sinistra, l'ultima dura salita conduce ai Rifugi Nicola e Cazzaniga (1889 metri), nostra meta e punto più alto della gita, dove il contachilometri segnerà: 42,9 km - ore 3,40 - 1651 m di dislivello. Dopo una meritata pausa di riposo, inizia la lunga e bella discesa su strada sterrata, con ottimo fondo che, attraverso i Piani d'Artavaggio, conduce in Val Taleggio. Percorriamo a ritroso il percorso fino all'ex Rifugio Aurora e continuiamo diritto in discesa fino sul pianoro, passando davanti all'Albergo Sciatori. All'incrocio giriamo a sinistra, seguendo le indicazioni per Culmine San Pietro, sfiorando una pozza per l'abbeveramento del bestiame.

Superando alcuni saliscendi si arriva ad un trivia, (47,9 km - ore 3,55) dove si trovano alcune frecce indicatrici; deviamo a sinistra per Vedeseta ed Avolasio e, seguendo lo sterrato principale, più avanti, incontriamo una sbarra in metallo. Pochi metri più avanti, sotto un roccolo, arriviamo ad un bivio con vicino una piccola pozza (50,2 km), dove imbocchiamo a destra una breve salita e continuiamo poi in discesa fino ad una frazione semi diroccata a Prato Giugno. A questo punto una stradina in parte cementata, senza possibilità di sbagliare, porta ad Avolasio (fontana) dove incrociamo la strada asfaltata (km. 53,9 - ore 4,20 - mt. 1705 di dislivello). Giriamo a sinistra toccando Olda e Sottochiesa poi, passando per il caratteristico "Orrido della Valtaleggio", arriviamo a San Giovanni Bianco chiudendo il lungo itinerario ad anello, dopo aver percorso 69 km, impiegando ore 4,50 e con un dislivello in salita di 1747 metri.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Percorso correlato
Questo itinerario può essere abbinato al percorso: Piani d'Artavaggio - Passo di Baciamorti
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