Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Piazzatorre (BG)
- LUOGO ARRIVO: Piazzatorre (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,30 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 18,5 KM
- DISLIVELLO: 1385 M
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO per la pendenza (media 15 %) da Piazzatorre al Rif. Gremei – i tratti a spinta e la discesa, in alcuni tratti estremamente tecnica, dove è richiesta padronanza nella conduzione della MTB e abilità nella guida.
- CICLABILITA’: 90%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rifugio Gremei (tel. 0345 – 311455)
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Piazzatorre
- CARTINE: KOMPASS N° 104 - Foppolo / Valle Seriana
- PERCORSI ALTERNATIVI: al termine della lunga discesa, giunti sulla bitumata diretta al Rif. Gremei, poco sopra la pista di pattinaggio, è possibile evitare l’ultimo tratto di salita. All’incrocio giriamo a destra poi, sopra il campeggio a sinistra, passando sul ponticello in legno. Curviamo subito a destra, sul sentiero che scende fra il torrente e una recinzione metallica, dove si possono vedere alcuni daini e diverse specie di animali. Ci dirigiamo a sinistra verso una macchia erbosa, ritrovandoci sul tracciato originale.
- PERCORSO REVISIONATO: 15.07.2024
- NOTE: INDISPENSABILE una MTB full – utile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione

Percorso inedito per veri intenditori del genere, fuori dal comune, destinato a bikers molto esigenti in cerca di grandi emozioni. Il terreno su cui si sviluppa è il classico orobico: notevolmente impegnativo che non lascia nulla al caso. È caratterizzato da salite al limite del ribaltamento, dove non mancano tratti con la MTB a spinta o a spalla, mentre i pezzi pianeggianti dove riprendere fiato sono veramente pochi. Dopo l’euforia per aver toccato la croce, posta sulla rocciosa vetta del Pizzo Badile a mt. 2044, la vera particolarità dell’itinerario sta nella discesa che regala una vera overdose di adrenalina. Dal Passo di Monte Colle, come in un volo d’aquila, con un salto da 1200 metri, grazie ad una serie interminabile di stretti tornantini, ritorniamo fra le case di Piazzatorre che vediamo adagiate sul fondo della verde vallata. Il trail viene arricchito da generosi panorami e dai frequenti avvistamenti di animali selvatici: camosci, marmotte, caprioli e, non da ultimo, è possibile avvistare l’aquila. La partenza avviene dal grande parcheggio, sotto l’edificio del Comune, a fianco dell’anfiteatro (868 m); subito su pendenze sostenute percorriamo a destra Via S. Lucia e circa 150 metri del successivo Viale dei Tigli, dove pieghiamo a sinistra, in Via Coren. Allo stop, girando a destra, in salita, siamo in breve al centro sportivo; sfioriamo la “Baita del Cacciatore” per infilare l’acciottolata, delimitata da una palizzata di legno e da una recinzione dove dimorano alcuni maestosi esemplari di cervo.

Al termine del sentiero attraversiamo l’asfalto ed entriamo nel piccolo parco giochi, rimontando lungo il “Percorso Vita” ci si trova più sopra sulla strada. Curviamo a destra in salita per Via Monte Secco ma, prima della curva, giriamo a sinistra in Via Canal Grande, lungo lo stradina pianeggiante. Ignorando le viuzze secondarie, siamo ad un trivio, sopra ad alcune case con i balconi di legno; salendo lungo il sentiero, a destra nella vegetazione, raggiungiamo velocemente un grande piazzale sterrato. Teniamo ora a destra e poi subito a sinistra sulla strada asfaltata in località Piazzo a 1102 metri di quota (2,7 km – ore 0,30). A destra della pista di pattinaggio parte una stradina cementata (fontana), portandoci in breve ad un bivio. Giriamo a sinistra, imboccando una serie di strette e ripidissime curve: a causa dell’eccessiva pendenza, mettono a dura prova le doti di scalatore dei bikers. Superati i quattordici faticosi tornanti, dove spiana, il fondo diventa sterrato, permettendoci di riprendere fiato nel tratto che conduce in Valle Gremanzo. Riprendiamo a salire, prima tramite alcune impegnative curve con il fondo in calcestruzzo (seguendo la stradina tracciata nel 2004, tagliata nella bella pineta) poi, con un andamento più regolare e scorrevole che permette di stare sempre in sella.

Sbuchiamo nel pascolo e raggiungiamo la Casera Torcola Vaga da dove, in breve, passando sotto la stazione d’arrivo della seggiovia che sale da Piazzatorre, siamo sul piazzale antistante il Rifugio Gremei, posto su un belvedere a 1555 metri (5,5 km – ore 1,20 – 687 m di dislivello). Seguiamo il percorso della pista da sci “panoramica” dove il terreno è sempre scorrevole, poi un ultimo tratto acciottolato, permette comunque di pedalare fino ad un tornante. Ignoriamo il tratturo che si dirige a destra; giriamo a sinistra (indicazioni CAI n° 119 - Forcolino di Torcola Vaga) affrontando un breve ma ripido strappo a piedi, arrivando facilmente all’arrivo della seggiovia Gremei. Da questa postazione, davanti a noi, possiamo ammirare il particolare profilo del Pizzo Badile, nostro obiettivo e vedere quasi per intero la discesa che, nella prima parte, corre sopra la cengia rocciosa, per poi infilarsi nella pineta con una successione di salti. Saliamo di poco e teniamo il tracciato che procede a sinistra, sullo spartiacque tra le due vallate, seguendo una serie di dossi, da dove abbiamo una vista veramente panoramica sulle Orobie a 360°, da sinistra vediamo: il Monte Pegherolo, il Pizzo Badile e il Forcolino di Torcola, nostro prossimo traguardo. Sfioriamo alcuni capanni da caccia, fino al termine di una ripida discesa, dove seguiamo un sentiero che si dirige verso una malga con a monte una lunga vasca per l’abbeveramento del bestiame.

Continuiamo a mezza costa fino ad un bivio dove, (oppure in alternativa è possibile girare a destra, seguendo il sentiero ben marcato per ricollegarci alla traccia GPS) pedalando in piano, passiamo sopra un capanno da caccia e dopo pochi metri arriviamo alla Baita Cima, con dipinto sull’angolo il segnavia CAI n° 119. Seguiamo il tracciato che specialmente con l’erba alta risulta poco visibile, spingendo o portando la MTB per circa 15 minuti; saliamo perpendicolarmente, rimontando per un centinaio di metri di dislivello, fino ad incrociare un largo sentiero. In questi momenti la fatica è attenuata dal fantastico sfondo di montagne orobiche; andiamo a sinistra verso la parete rocciosa del Pizzo Badile, arrivando facilmente al Forcolino di Torcola Vaga a 1856 metri (9,3 km – ore 2,25 – 1037 m di dislivello). Seguendo le indicazioni “Baite Monte Colle”, sentiero n° 117, corriamo sul versante opposto del monte con il primo tratto abbastanza impegnativo, ma che ben presto spiana tagliando velocemente a mezzacosta. Con un carosello di cime tutt’attorno e Carona che guardiamo dall’alto, passiamo vicino ad una serie di baite ben tenute, posizionate su soleggiate dorsali. Superata Baita Baitelli, ad una sorta di colletto, prima della Casera di Monte Colle, pieghiamo decisamente a sinistra in salita, sul sentiero CAI n° 118 verso Passo di Monte Colle. Questo impegnativo e faticoso tratto fino al passo è da affrontare con la bici a spalla o a spinta, ad esclusione di un breve intervallo dove è possibile risalire in sella, in un tempo totale di 25/30minuti.

Con la croce di vetta sopra le nostre teste, come fosse una sentinella, siamo finalmente allo scollinamento (10,9 km – ore 2,55 – 1227 m di dislivello) dove abbandoniamo le nostre bike, per dirigerci a piedi (100 m di dislivello) verso la consigliatissima sommità. Molto particolare e caratteristica è la salita, lungo la facile ma panoramica cresta che corre sopra lo strapiombante e ghiaioso versante; il tracciato ben marcato si arrampica sulla ripida pala terminale che con gli ultimi metri da superare con attenzione, porta sulla vetta del Pizzo Badile a mt. 2044 in 15/20 minuti. Il panorama a 360° è davvero strabiliante e imperdibile; ammiriamo pure quasi tutto l’itinerario di salita e sul lato opposto quello di discesa, con Piazzatorre nostro punto di partenza laggiù in fondo. Ripercorriamo in senso opposto il tracciato fino al passo, dove ci attende una discesa da urlo; ad esclusione di qualche pezzo a piedi e con eccellenti capacità, è percorribile quasi completamente in sella. Un’ottima padronanza e sicurezza nella conduzione della MTB è indispensabile sin dai primi metri, perché il sentiero è: relativamente stretto, ripido e presenta diversi ostacoli rocciosi. Mantenendoci sempre sul n° 118, sfioriamo Baita Monte Secco e proseguiamo fino al Capanno del Barba; entrando nel bosco un traverso ci accompagna alla Tornantissima della Val Brembana: un’incredibile e interminabile serpentina di curvette strette, (siccome il primo tratto è caratterizzato da curve molto chiuse e gradinate, è da percorrere con la MTB a mano) portano a collegarci con il percorso della gara di MTB “Piazzatorre Bike Tour”.

Si raccomanda il massimo rispetto del sentiero, tenendo una velocità moderata, cercando di danneggiarlo il meno possibile con frenate violente. Al termine di un tratto diritto, ad un bivio, pieghiamo decisamente a sinistra passando a monte di un canale artificiale. L’esaltante “picchiata” continua fino sul fondo del largo dosso dove, una repentina curva a sinistra, prosegue in modo lineare lungo un tratturo; al bivio giriamo per poco a sinistra in salita, fino ad un piccolo piazzale. Infilando il sentiero a destra, sotto un muretto di sassi, raggiungiamo la bitumata diretta al Rif. Gremei, sul Monte Torcola. A questo punto, per gli instancabili, il percorso continua con alcuni minuti di salita ben ricompensati dalla discesa, altrimenti è possibile seguire le indicazioni nei “percorsi alternativi” Prendiamo a sinistra per circa 200 metri, quando in corrispondenza di un pannello di legno teniamo a destra sulla sterrata, in piano fino ad alcuni acquedotti. Scavalchiamo il torrente in direzione di un piccolo bacino in cemento, scendendo poi lungo il sentiero che in breve porta sulla larga pista da sci.

Curviamo a sinistra in salita, passando sotto le funi della seggiovia; oltre un breve ma ripido strappo con la bici a spinta, ci troviamo ad attraversare un grande ponte metallico, per poi piegare immediatamente a destra sul percorso che, a tornanti, digrada nella pineta. Improvvisamente ci troviamo a sinistra del Camping Piazzatorre lungo un tratturo che, abbassandosi, va a guadare con il fondo cementato la Valle di Piazzatorre; giunti sull’asfalto passiamo davanti al Bar Alpenrose e, allo stop, curviamo a sinistra, imboccando la stradina sterrata, sopra una villa. In breve passiamo a fianco del campo sportivo dove non tocchiamo lo stradone, ma pieghiamo subito decisamente a sinistra, sopra un recinto. Scendiamo nella bella pineta, sul largo e veloce sentiero che corre sopra un muraglione, a filo d’argine; al termine, giriamo a sinistra e attraversiamo un piccolo ponticello trovandoci a pedalare su una stradina bianca, realizzata di recente. Immersi in un ricco ambiente naturale, scavalchiamo una valle e, in successione, due ponti di legno, giungendo alla vecchia partenza della bidonvia di M. Torcola. Curvando a sinistra ci ritroviamo al parcheggio, concludendo questa indimenticabile ed entusiasmante esperienza.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
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