Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Albaredo per San Marco - Valtellina (SO)
- LUOGO ARRIVO: Albaredo per San Marco - Valtellina (SO)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,20 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 21,0 km
- DISLIVELLO: 1485 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dal bivio sopra il Bivacco Legüi alla vetta e ritorno 0% - nel restante percorso 99%
- STAGIONI CONSIGLIATE: estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rifugio Alpe Piazza
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: ad Albaredo e presso il Rifugio Alpe Piazza
- CARTINE: KOMPASS N° 105 / Lecco - Valle Brembana - Alpi Orobie
- PERCORSI ALTERNATIVI: giunti al Rifugio Alpe Piazza, è possibile evitare la cima e continuare sulla traccia GPS di ritorno
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 04/06/2024
- NOTE: INDISPENSABILE una full e la TRACCIA GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
A volte non serve andare lontano per vivere un’avventura e scoprire posti nuovi sulle nostre Orobie.
Attirati ed incuriositi da un itinerario trovato in rete decidiamo di testarlo: in auto attraversiamo il passo San Marco raggiungendo Albaredo, piccolo comune sul versante valtellinese situato a 980 metri di quota nella Valle del Bitto. Ci muoviamo fra le vie del paese e subito, in salita, raggiungiamo la zona superiore dell’abitato; al quarto tornate imbocchiamo a destra la stradina sterrata/cementata che, con un traverso, ci collega più in alto alla SS 470.
Attirati ed incuriositi da un itinerario trovato in rete decidiamo di testarlo: in auto attraversiamo il passo San Marco raggiungendo Albaredo, piccolo comune sul versante valtellinese situato a 980 metri di quota nella Valle del Bitto. Ci muoviamo fra le vie del paese e subito, in salita, raggiungiamo la zona superiore dell’abitato; al quarto tornate imbocchiamo a destra la stradina sterrata/cementata che, con un traverso, ci collega più in alto alla SS 470.
Ad un tratto, dopo aver percorso 5 km in corrispondenza di una bacheca di legno con evidenti segnalazioni per il Rif. Alpe Piazza (1360 m) - (5,0 km – ore 0,45– 375 metri di dislivello), abbandoniamo la statale dirigendoci verso la stradina a sinistra che sale con pendenze impegnative nel fresco bosco. Insistendo sui pedali superiamo il “Parcheggio Pedroria”, passiamo dalle baite di Gradesc (1613 m) e, dopo aver intervallato tratti di cemento ad asfalto e sterrato, raggiungiamo gli splendidi ed ampi alpeggi dei Cornelli.
A questo punto pedaliamo lungo un tratturo che, con un paio di ripidissimi strappi, conduce all’accogliente Rifugio Alpe Piazza (1835 m) - (9,9 km – ore 1,40 – 837 metri di dislivello) dove approfittiamo per una pausa ed un caffè. Ripartiamo con il profilo del Monte Lago di fronte a noi dove, seguendo per un tratto la nuova “Ciclovia del Bitto”, sfioriamo il Bivacco e le casere Legüi: qui è impossibile non fermarsi per godere della splendida prospettiva che ci circonda! Poco più sopra vediamo su un masso la scritta “Monte Lago” ed una freccia indicante la direzione; a questo punto è raccomandabile “parcheggiare” la MTB e a piedi, puntare direttamente verso l’elegante e lunga cresta che culmina sulla cima del monte, 450 metri di dislivello più in alto.
Noi ci lasciamo invece guidare da una relazione dell’itinerario vista in Internet, proseguiamo decisi verso lo spartiacque ma fin da subito, ci rendiamo conto che il sentiero non si presta assolutamente ad una discesa in sella, se non per pochi metri. Rimontiamo il crinale con molta fatica esclusivamente con la MTB a spinta o a spalla, nella speranza che il sentiero migliori successivamente, ma ormai giunti poco lontano dalla cima arriviamo alla croce di vetta, posizionata a 2353 metri d’altezza (12,0 km – ore 2,40 – 1378 metri di dislivello). Anche se si raggiunge la cima a piedi, la gita risulta completa e merita moltissimo.
La vista panoramica, situata in posizione privilegiata, è strepitosa: l’occhio spazia sull’alto Lago di Como, sulla catena orobica, sul granitico gruppo Masino-Bregaglia, fino al Disgrazia ed al Bernina. Ripercorriamo tutta la cresta fino a raggiungere il sasso dove abbiamo lasciato le bici ed una volta in sella, ritorniamo al rifugio (14,1 km – ore 3,15). Ci immettiamo ora nel ben visibile sentiero che passa proprio sopra l’edificio; più avanti, al bivio, giriamo a destra in salita verso l’Alpe Pedroria per poi piegare in modo brusco a sinistra, verso la dorsale. In un bellissimo bosco di larici superiamo alcuni strappetti con la MTB a mano, per poi correre sul largo spartiacque del Monte Baitridana, dove ha inizio la discesa vera e propria, impegnativa e tecnica al punto giusto per divertirsi.
Il sentiero è disegnato nel sottobosco con il fondo caratterizzato da innumerevoli radici che, se bagnate, possono essere molto insidiose. Giunti ai 1500 metri di quota, procediamo con cautela perché dobbiamo individuare una freccia di legno su un albero, indicante Albaredo : svoltiamo decisamente a sinistra, andando ad infilare uno stretto ma veloce itinerario tracciato nel selvaggio bosco che conduce all’alpeggio di Egolo (1365 m) - (19,0 km – ore 4,05). A questo punto la discesa non è ancora finita: una lunghissima mulattiera, con una serie infinita di strette curve e gradini, perde velocemente quota fin sopra i tetti di Albaredo, andando a chiudere quest’avventurosa e non scontata gita.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
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