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Stagione 2013


Carona - Val dei Frati - Monte Pradella mt. 2617

Partiti da Carona, (mt. 1100) imbocchiamo la strada che porta al Rifugio F.lli Calvi; attraversiamo l'antico borgo di Pagliari, passiamo alla base della cascata ghiacciata di Val Sambuzza e poco prima Lago del Prato ci infiliamo nel sentiero che va a scavalcare il torrente. Salendo nel rado bosco di larici sfioriamo Baita Cabianca, raggiungendo in breve il solitario Lago dei Frati, dove si apre il largo e selvaggio vallone della Val dei Frati. Ora su pendenze più sostenute ci spingiamo al Passo d'Aviasco, per poi continuare lungo la facile dorsale  fino ai piedi di un erto canalino che  permette di affacciarsi sulla Val Sanguigno. Riprendiamo la salita fino alla sommità della ripida pala, da dove ha inizio il crinale che porta alla croce del Monte Pradella, situata a mt. 2617; la limpida giornata regala una grandiosa panoramica a360° sulle montagne delle Valli Seriana e Brembana, mentre sullo sfondo  ammiriamo la catena delle Alpi. A questo punto però, la prudenza consiglia  di rinunciare nell'impresa: le forti raffiche di vento dei giorni precedenti  hanno reso l'affilata cresta in condizioni estreme, con pronunciate cornici sulle strapiombanti pareti verticali. Ricalcando le nostre tracce precedenti, una divertente sciata su neve trasformata, alternata a qualche pendio farinoso, riconduce a Carona, chiudendo questo interessante e particolare itinerario.

Gita effettuata il 16.03.2013

Pizzo Rotondo - Cima di Lemma mt. 2346

Dal grande parcheggio di San Simone, importante comprensorio sciistico della Val Brembana, muoviamo i primi passi trovandoci subito inseriti in un ambiente davvero esclusivo: una corona di montagne fra le più note delle Orobie. Seguendo le piste, davanti a noi scorgiamo le due cime, nostri obiettivi; sfiorata la Baita Camoscio, in zona Fontanini pieghiamo sul ripido versante che conduce al Passo di Lemma, confine con la Valtellina. Il percorso ora si snoda fra dossi ovattati e in breve, siamo sul crinale che porta alla panoramica cima del Pizzo Rotondo a mt. 2237: ora ci attende una fantastica sciata in neve polverosa, in direzione della valle che perde quota sulla sinistra del Pizzo del Vallone. Purtroppo, all'inizio del bosco la condizione della neve cambia bruscamente, diventando molto crostosa, perciò insciabile; arrivati con fatica in fondo alla Valle di Lemma ora la  risaliamo, prima su lievi pendenze, ma successivamente in modo più deciso fino alla cresta che porta sulla Cima di Lemma a mt. 2346. Poco prima di arrivare in vetta però una fitta nebbia ci avvolge, limitando in modo determinante la visibilità e di conseguenza il divertimento. Ritornati sulle nostre tracce, dallo spartiacque scendiamo seguendo la dorsale che conduce nelle vicinanze delle Baite dei Fontanini, dove puntando nuovamente in direzione Baita Camoscio, siamo rapidamente alle piste e  alla conclusione della gita.

Gita effettuata il 09.03.2013 

Ponte dell'Acqua - Monte Mincucco mt. 2001

Questo insolito itinerario scialpinistico, sebbene percorra antiche vie e si snodi fra luoghi assai noti, permette di raggiungere una montagna poco famosa e conosciuta; essa saprà però stupirci, regalandoci grandi emozioni e magnifici panorami . Partendo da Ponte dell'Acqua (sopra Mezzoldo) saliamo lungo la storica Via Priula, in modo da raggiungere rapidamente il Rifugio Passo S. Marco 2000, evitando il monotono sviluppo della strada. Su neve trasformata, sciamo lungo il ripido versante che porta nel catino naturale, dov'è adagiato il Lago di Altamora. Dopo aver riposizionato le pelli continuiamo la salita, seguendo per intero l'evidente ripida dorsale soleggiata; proseguiamo fra grandiose vedute, toccando le due "cimette" del Monte Mincucco (mt. 2001), collegate fra loro da un ampio crinale. Ci tuffiamo su pendenze costanti in un'entusiasmante discesa su neve farinosa, scivolando fino in Valle Ponteranica. Ricalcando il sentiero estivo tracciato nel fondovalle, ci ritroviamo poco sopra il lago, dove seguiamo la strada in salita che termina vicino alla Casera Ancogno. Dopo un lungo traversone sulla strada provinciale, tagliamo fra i pascoli la serie di tornanti, arrivando velocemente sulle sponde del Fiume Brembo, non lontano dal punto di partenza.

Gita effettuata il 02.03.2013

Piazzatorre - Torcola Vaga e Soliva

 Approfittando della splendida mattinata, attratti dall'abbondante neve fresca, decidiamo per una veloce escursione alle Torcole di Piazzatorre. La zona, a causa degli impianti sciistici fermi, è diventata un vero paradiso per scialpinisti e ciaspolatori  poiché  è senza pericoli e al sicuro dai rischi di valanghe. Imboccando la stradina che prende il via a fianco del palazzetto del ghiaccio, attraverso una serie di tornanti ritagliati nella meravigliosa pineta, ci alziamo rapidamente fino al Rifugio Gremei. Proseguiamo lungo la pista  puntando in direzione del Rifugio Torcole 2000, posto sulla cima del Monte Torcola a mt. 1786, da dove si gode un'incredibile panoramica sulle Orobie; immersi in un ambiente "stile Canada", con la neve polverosa che arriva alle ginocchia, sciamo fino alla partenza dello skilift Roccolino. Risaliamo in diagonale verso l'arrivo della seggiovia Gremei 2  dove ci attende un'esaltante serie di "curvette polverose"; scodinzoliamo infatti sulla pista del bosco che, con pendenza costante ci riporta a Piazzatorre, nostro punto partenza.

Gita effettuata il 26.02.2013

Brumano - Monte Resegone mt. 1875 - Morterone

Partendo da Brumano, tranquillo e soleggiato paese dell'alta Valle Imagna, seguiamo per poco la stradina che conduce a Fuipiano Imagna. Complice la recente nevicata, guadagniamo quota in un ambiente fiabesco, fra boschi e pascoli punteggiati da belle baite, reso ancora più esagerato dal cielo azzurro e dal sole. Raggiungiamo Bocca di Palio e proseguiamo ricalcando il sentiero CAI nr. 571 che sbuca dalla vegetazione e continua zigzagando, lungo il ripido pendio. Sfiorato il Rifugio Azzoni, siamo rapidamente sulla vetta del Monte Resegone a mt. 1875, da dove, in una giornata limpida, si cattura una panoramica davvero mozzafiato (purtroppo però, la formazione di rapide nebbie ci ha nascosto la visuale). Ci aspetta ora una splendida sciata su neve polverosa, un poco penalizzata nella parte alta dalla poca visibilità; scendiamo, infilandoci in un canalino sulla destra rispetto alla traccia di salita, puntando poi verso Costa del Palio. Disegnando belle serpentine nella neve, ci abbassiamo su invitanti pendii fino a Morterone; ripelliamo per risalire sulla dorsale del Palio, serpeggiando poi velocemente su dolci prati,  fino al punto di partenza.

Gita effettuata il 23.02.2013

Val Sambuzza - Pizzo Zerna mt. 2572

La meta di tutto rispetto è il Pizzo Zerna, (mt. 2572) situato sulla linea di confine con la Valtellina. Partiamo da Carona (mt. 1116) e percorriamo la stradina che, passando per il caratteristico abitato di Pagliari e ai piedi della bella cascata ghiacciata di Val Sambuzza, in breve siamo alle Baite del Dosso. Seguiamo il sentiero, zizzagando sul ripido versante boscoso, sboccando nella bellissima e poco frequentata Val Sambuzza. Mantenendoci sulla destra del torrente, risaliamo per intero il largo vallone, sfioriamo il  Lago di Val Sambuzza adagiato in un catino naturale e puntiamo verso il  Bivacco Pedrinelli,  situato poco sotto il Passo di Publino. Procediamo lungo il primo tratto di cresta con gli sci, ma le condizioni precarie del manto nevoso che alterna pezzi di "vetrato", con altri dove si affonda fino al ginocchio, decidiamo di proseguire a piedi con i ramponi. Raggiungiamo la vetta, dove una panoramica  a 360° veramente mozzafiato, premia della fatica fatta. Ritornati sui nostri passi, scivoliamo su neve farinosa lungo spaziosi pendii che portano al lago sottostante, per poi perdere quota in condizioni che cambiano rapidamente.

Gita effettuata il 09.02.2013
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