Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Canzo (CO)
- LUOGO ARRIVO: Canzo (CO)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,40 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 39,2 km
- DISLIVELLO: 1710 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: 100 % ad esclusione dell'ultimo tratto che porta alla vetta e (in discesa) lungo la cresta della Cima del Costone
- STAGIONI CONSIGLIATE: primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: passaggio nei paesi
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontane nei paesi
- CARTINE: KOMPASS N° 91 / Lago di Como - Lago di Lugano
- PERCORSI ALTERNATIVI: dal Colle del Ghisallo è possibile ritornare velocemente al punto di partenza, seguendo la SP 41
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 20.09.2023
- NOTE: INDISPENSABILE una full e la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Fantastico itinerario che, sviluppandosi attraverso un vasto circuito, inserito tra i due rami del Lago di Como, culmina sulla vetta del Monte San Primo, cima delle Prealpi Comasche che, con i suoi 1682 metri, è la più elevata del Triangolo Lariano. La montagna, considerata la più panoramica di tutto il territorio lariano regala un privilegiato punto di osservazione verso uno scenario che non ha eguali: lo sguardo può spaziare a 360 gradi sul Lago di Como, le colline della Brianza, le Grigne, il Legnone e su fino alla Valchiavenna, il Monte Rosa e l’Oberland. Certamente una delle più belle salite in MTB della zona, completamente ciclabile, ad eccezione dell’ultimo tratto che porta alla sommità.
Questo percorso, viste le caratteristiche, è riservato ai bikers allenati, con la massima padronanza nella conduzione della MTB ed ottime capacità tecniche.
Parcheggiamo l’auto nei pressi della stazione ferroviaria di Canzo (380 m) e ci dirigiamo verso Asso; sempre su dolci pendenze, superiamo il paese di Rezzago e arriviamo a Caglio (780 m) da dove ha inizio una comoda e larga mulattiera che si addentra in un bel castagneto. Tramite una serie di tornanti siamo alla Colma di Caglio (1129 m) e, in breve, alla Colma di Sormano (km. 11 – ore 1,20 – 759 metri di dislivello): a fianco del ristorante, ci infiliamo nella ciclabile forestale che corre con un lunghissimo sviluppo lungo alcune dorsali, con i tratti più ripidi in calcestruzzo.
Parcheggiamo l’auto nei pressi della stazione ferroviaria di Canzo (380 m) e ci dirigiamo verso Asso; sempre su dolci pendenze, superiamo il paese di Rezzago e arriviamo a Caglio (780 m) da dove ha inizio una comoda e larga mulattiera che si addentra in un bel castagneto. Tramite una serie di tornanti siamo alla Colma di Caglio (1129 m) e, in breve, alla Colma di Sormano (km. 11 – ore 1,20 – 759 metri di dislivello): a fianco del ristorante, ci infiliamo nella ciclabile forestale che corre con un lunghissimo sviluppo lungo alcune dorsali, con i tratti più ripidi in calcestruzzo.
Transitati dalla Colma del Bosco (1233 m), usciamo definitivamente dalla vegetazione e proseguiamo verso la Bocchetta di Spessola, dove incontriamo una ripida ed impegnativa stradina lastricata in cemento che conduce alla Bocchetta di Terrabiotta (1435 m). Lasciato alle spalle il primo splendido colpo d’occhio sul lago, verso Bellagio, proseguiamo sul largo sentiero che compie un lungo traverso attorno alla montagna, fino a quando l’itinerario si trasforma in sentiero, inerpicandosi per un centinaio di metri d’altezza e percorribile con la MTB a spinta in 15 minuti.
Dall’ampia vetta (km. 18,9 – ore 2,22 – 1359 metri di dislivello) il superbo panorama lascia davvero senza fiato, ripagando la fatica fatta! Per rendere la discesa più interessante, decidiamo di percorrere la cresta est: con alcuni sali-scendi passiamo dalla Cima del Costone e sul Monte Ponciv, per poi abbassarci sulla dorsale, fino ad infilare verso sinistra un bellissimo single-track che perde quota raggiungendo Piano Rancio (950 m). Sfiorata la sorgente del Lambro, continuiamo sul tecnico sentiero che conduce a Magreglio e, tramite asfalto, in breve arriviamo al Colle del Ghisallo (754 m) (km. 26,2 – ore 3,25 – 1447 metri di dislivello).
Dopo una visita al santuario dei ciclisti, si può decidere se ritornare facilmente tramite la veloce strada asfaltata al punto di partenza, oppure proseguire in modalità di quasi off road, consapevoli però del fatto che si aggiungono ulteriori 250 metri di dislivello, suddivisi in diversi ed impegnativi intervalli. Tramite bei sentieri e sterrate passiamo nelle vicinanze di Crezzo; più sotto attraversiamo l’omonima conca per arrivare alla località Alpe di Monte, da dove scendiamo in modo deciso (alcuni alberi di traverso) fino a Maisano.
Il rientro avviene passando da Valbrona, alternando in continuazione stradine secondarie a sentieri che passano fra campi e paesi, fino a concludere questa indimenticabile pedalata con il profilo dei Corni di Canzo che ci ha accompagnato per tutto il tragitto.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il giudizio dei bikers
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