Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Vesio (BS)
- LUOGO ARRIVO: Vesio (BS)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,30 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 31,5 km
- DISLIVELLO: 1506 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: da Vesio all'incrocio con il n° 168 98% - dal bivio in salita alla cima del Monte Zenone 0% e in discesa nuovamente fino al bivio 60% - lungo il n° 168 fino al Passo di Fobia 80% - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: primavera inoltrata - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rif. F.lli Pedercini - Rif. Alpini Passo Nota
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontane assenti
- CARTINE: KOMPASS N° 694 / Parco Alto Garda Bresciano
- PERCORSI ALTERNATIVI: da Isola è possibile ritornare al punto di partenza tramite asfalto
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 09.04.2024
- NOTE: INDISPENSABILE una full e la TRACCIA GPS - Si SCONSIGLIA di percorrere l'itinerario da soli, anche perchè nella zona non c'è copertura di segnale per i telefonini
Parcheggio consigliato
Descrizione
Spettacolare e straordinaria escursione, forse una fra le più belle e particolari della zona. Questo interminabile tour è disegnato in un ambiente superbo, nella parte più selvaggia ed incontaminata del Parco Alto Garda, in un territorio ricco di storia e testimonianze della grande guerra. I panorami che si ammirano sono notevoli ed abbracciano il lago di Garda. Non a caso possiamo scorgere il profilo dei Monti Baldo, Altissimo e la Cima Tombea da un lato mentre, dall’altro il Tremalzo. Il trail percorre strade e sentieri militari, gallerie scavate nella viva roccia, passaggi molto esposti e tagliati su pareti strapiombanti da percorre con attenzione… non è indicato per i deboli di cuore.
Questo itinerario ad anello ha come punto di partenza Vesio (618 m), dove possiamo parcheggiare l’auto nell’ampio Piazzale Angelini. Saliamo in sella passando nella parte alta del paese dove, poco prima del Caseificio Alpe del Garda, ci stacchiamo dall’asfalto andando ad infilare un tratturo che, sulla destra, entra nel bosco.
Come se fossimo in un tunnel creato dalla vegetazione, saliamo con ampi tornanti e pendenze regolari, passando da “La Cocca” e sul versante della Cima Mughera: l’unica nota negativa è il fondo ghiaioso che rende faticosa la progressione.
Come se fossimo in un tunnel creato dalla vegetazione, saliamo con ampi tornanti e pendenze regolari, passando da “La Cocca” e sul versante della Cima Mughera: l’unica nota negativa è il fondo ghiaioso che rende faticosa la progressione.
Ad un tratto la mulattiera si trasforma in sentiero, trovandoci a superare alcuni brevi pezzi con la bici a mano: passiamo in due gallerie e continuiamo fino al valico (7,7 km – ore 1,25 – 694 metri di dislivello), dove possiamo decidere se proseguire verso la cima del Monte Zenone oppure continuare direttamente lungo il famoso sentiero n° 168. Se optiamo di arrivare in vetta, proseguiamo diritti lungo la traccia poco visibile per la presenza di erba alta e vegetazione che, specialmente nella prima parte, chiude parzialmente il passaggio; tutta la salita è da percorrere con la MTB a spalla, ma in circa 20/25 minuti possiamo arrivare al cippo (1425 metri) - (8,2 km – ore 1,45 – 852 metri di dislivello), per ammirare il fantastico skyline sull’alto Garda.
La discesa può essere affrontata parzialmente in sella e, raggiunto il valico, giriamo a destra. ATTENZIONE perché, da questo punto, il percorso diventa molto impegnativo ed è da affrontare con estrema cautela: il sentiero è stretto, strapiombante e con la parete a monte verticale… è riservato ai bikers con estrema sicurezza nella conduzione della bici! Ci troviamo in un ambiente davvero suggestivo e primitivo: superiamo diverse gallerie ed un passaggio delicato per l’attraversamento di una frana, aiutandoci con un cordino di sicurezza fissato alla roccia.
Ora si succedono rapidi cambi, fra brevi pezzi a piedi ad altri molto veloci e scorrevoli, sempre in una natura molto particolare caratterizzata da bianche pareti rocciose e gallerie scavate a mano. Un lungo traverso conduce alla Bocca di Nansesa (1261 m) e successivamente, dopo un pezzo a spinta, alla Bocca di Fobia (1286 m) - (14,1 km – ore 2,50 – 1080 metri di dislivello). Iniziamo l’incredibile discesa lungo il trail n° 178 verso la Val di Bondo dove, fin da subito, sembra di essere fuori dal mondo: tutto affrontabile in sella, intervalla fantastici flow a passaggi tecnici fra radici, sassi ed alcuni tornanti, ma sempre scorrevole e divertente.
Giunti a Le Acque (920 m) - (17,4 km – ore 3,10) riprendiamo a salire su asfalto, passiamo vicino al Rif. F.lli Pedercini poi rapidamente siamo al famoso Passo Nota (1208 m) e al “Rif. Alpini Passo Nota” (20,6 km – ore 3,45 – 1376 metri di dislivello), dove è possibile scattare una foto davanti ad un cannone. Scesi di pochi metri infiliamo la stradina bianca che, passando dalla Stalla di Valcerese, sale gradatamente fino ad arrivare nel punto più alto dove ha inizio la lunghissima discesa delle gallerie militari, riportandoci esattamente nel piazzale, luogo d’inizio di questo selvaggio itinerario.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
Altimetria
|
Profilo di elevazione con pendenze
|
Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
Il giudizio dei bikers
Hai già fatto questo percorso? Dai il tuo voto da 1 a 5.
Hai bisogno di informazioni o vuoi comunicarci qualcosa in merito a questo percorso? Usa la pagina contatti.