Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Randa -Cantone Vallese (CH)
- LUOGO ARRIVO: Randa -Cantone Vallese (CH)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,40 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 42,9 (esclusi i 2,5 km. di trasferimento sulla cabinovia Trockener Steg)
- DISLIVELLO: 1310 m di pura pedalata (esclusi i 480 m di trasferimento sulla cabinovia Trockener Steg)
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dal Trockner Steg alla stazione di partenza di Furgg 60% - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: estate
- RIFUGI D’APPOGGIO: nei pressi stazione arrivo Trockner Steg
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Zermatt
- CARTINE: KOMPASS N° 117 / Zermatt - Saas Fee
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 11.07.2022
- NOTE: UTILE una full e INDISPENSABILE LA TRACCIA GPS - l'itinerario richiede esperienza di alta montagna
Parcheggio consigliato
Descrizione
Lunga trasferta per il nostro gruppo con destinazione uno dei luoghi più incantevoli per gli appassionati della montagna, attraverso scenari naturali unici e di incredibile bellezza. Il fulcro dell’intero percorso, che galvanizza tutta la pedalata, è la continua e ravvicinata vista sulle pareti verticali del Cervino, montagna simbolo della Svizzera ed una delle più imponenti d’Europa. Incominciamo a pedalare, con il profilo inconfondibile che si staglia imponente nel cielo, partendo dalla Valle di Zermatt fino ad arrivare in alta quota a godere dei panorami mozzafiato, a 360°, sui più famosi 4000 metri dell’arco alpino. Con un lungo trasferimento in auto passiamo da Domodossola e, attraverso il Passo del Sempione, giungiamo a Briga collocata nel Canton Vallese; in seguito proseguiamo in direzione del piccolo paese di Randa, situato a 1430 m di quota, nostro punto di avvio.
Dato che a Zermatt non è possibile accedere con l’auto, parcheggiamo nel paesino di Randa in un’area sosta a pagamento (5 CHF), per poi iniziare a pedalare lungo una stradina sterrata che porta a Täsch. Successivamente, con pendenze regolari, giungiamo a Zermatt (1608 m) - (km. 9,1 – ore 0,40 – 190 m di dislivello) famosa località turistica svizzera circondata da un anello di 38 vette, sopra i 4000 metri. Transitiamo lungo tutto il particolare centro ed andiamo ad imboccare un largo sentiero che sale in modo deciso (punte anche al 18-19%) ma caratterizzato da un fondo scorrevole, da dove iniziamo a catturare le prime prospettive sul Cervino, che fa capolino fra gli alberi.
Giunti al pittoresco villaggio di Zmutt (1937 m) - (km. 12,8 – ore 1,15 – 510 m di dislivello) passiamo fra gli chalet in legno, dove scendiamo brevemente; superiamo un ripido strappo in cemento che permette di arrivare sulla strada asfaltata proveniente da Furi punto in cui svoltiamo a destra, passando sopra una centrale idroelettrica. Arrivati velocemente ad una diga attraversiamo una breve galleria che porta sulla sponda del grande bacino artificiale per poi proseguire, lungo l’impegnativa sterrata, seguendo le chiare indicazioni: MTB Schwarzsee – percorso nr. 21.
Al cospetto dell’incredibile parete nord del Matterhorn, che ammiriamo incredibilmente sopra le nostre teste, insistiamo sui pedali nella faticosa salita attraverso lo Stafelalp, per circa 7 chilometri: superando alcuni tornanti e tre eccessive rampe oltre il 20% arriviamo finalmente allo Schwarzsee, situato a 2580 metri di quota (km. 20,9 – ore 2,30 – 1185 m di dislivello). Siccome i 480 metri di dislivello che ci separano dal Trockener Steg sarebbero da percorrere passando su strade di servizio agli impianti, molto ripide e sassose, decidiamo di approfittare della cabinovia.
Dopo aver acquistato il ticket alla biglietteria automatica a fianco della stazione di Schwarzsee (22 CHF bici + persona) in pochi minuti ci ritroviamo ai 2940 metri del Trockener Steg, dove sembra davvero di essere in paradiso: l’immancabile sagoma del Cervino che con i suoi 4478 m di quota attira lo sguardo, la corona dei più famosi colossi alpini ed una straordinaria vista panoramica sul massiccio del Monte Rosa, con i ghiacciai che colano sui versanti, rendono questo luogo unico nel suo genere. Dopo le foto di rito ci spostiamo verso sinistra oltrepassando alcune grandi costruzioni, dirigendoci verso un largo passaggio.
L’inizio della discesa corre su terreno molto tecnico e complicato, con svariati passaggi fra roccioni e pietraie, obbligandoci con la MTB a mano per un totale di circa 10/15 minuti: in questo intermedio sono indispensabili ottime capacità tecniche e sicurezza nella conduzione della bicicletta. Successivamente il sentiero diventa scorrevole e, sfiorando la stazione invernale degli impianti di Furgg (2440 m), proseguiamo lungo la pista di sci che porta a Furi. Dopo un tratto scosceso, circa a 1960 metri di quota, pieghiamo bruscamente a destra e transitiamo su una passerella di legno. Risalendo qualche metro di quota, attraversiamo un lungo ponte tibetano che scavalca la gola sul torrente Gornera, con le funi portanti a 90 metri d’altezza.
Tramite una facile e divertente pista di DH (Moos Trail) ci ritroviamo fra le prime case di Zermatt (km. 35,7 – ore 3,55 – 12455 m di dislivello) dove ammiriamo per l’ultima volta il Cervino che, con il suo profilo, ci ha accompagnato per gran parte dell’itinerario. Attraversiamo nuovamente la cittadina, spostandoci questa volta completamente a sinistra rispetto all’abitato, dove intercettiamo un tracciato ciclo-pedonale che in 9 chilometri ci ricondurrà al punto di partenza. Nonostante il sentiero sia molto bello e veloce riserva ancora alcune “antipatiche sorprese”: diversi saliscendi interrompono la fluidità del percorso. Nell’ultima parte corriamo in scioltezza lungo uno sterrato a fianco del fiume Matter Vispa e ci accingiamo a concludere rapidamente questo strepitoso percorso che, grazie ai suoi panorami unici, ci ha fatto vivere per qualche ora in un paradiso d’alta quota.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Traccia GPS
Puoi scaricare la traccia in formato GPX cliccando qui |
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
Video realizzato da Marco Roncoroni
Canale YouTube #PERDERSINMOUNTAINBIKE
Il giudizio dei bikers
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