Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Edolo - Val Camonica (BS)
- LUOGO ARRIVO: Edolo - Val Camonica (BS)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 5,30 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 45
- DISLIVELLO: 1875 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO MPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dal bivio con la stradina militare nr. 145 alla vetta del Monte Pagano 40% - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: passaggio a Monno e alberghi al Passo del Mortirolo
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Monno e verso il Passo del Mortirolo
- CARTINE: KOMPASS N° 94 / Edolo - Aprica - Val Camonica
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 27.08.2021
- NOTE: consigliata una full e INDISPENSABILE la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Questa volta ci siamo spostati in Val Camonica per un’accattivante pedalata ai confini con la Valtellina. L’ambiente è di tutto rispetto in quanto consente di spaziare fra le notevoli vette che sfiorano i 3000 mt. di quota le quali, contornando le due vallate, permettono di godere di meravigliosi panorami a 360° durante le giornate limpide. La zona del primo GPM, cioè quella del Passo del Mortirolo, è stata resa famosa dalle imprese entrate nella leggenda del ciclismo, non a caso ora divenute meta molto ambita da tanti amanti della bici da strada. Il secondo traguardo è invece purtroppo legato ai tragici eventi relativi al primo conflitto mondiale quando, il posto strategico “Forte del Monte Pagano”, fu parte della Linea Cadorna. Infatti in quell’area sono ancora testimoni imponenti fortificazioni, trincee e strade ottimamente conservate.
ATTENZIONE: buona parte della discesa corre fra boschi dove non esistono sentieri veri e propri, spesso si limitano a sottili segni nel terreno, perciò è INDISPENSABILE il GPS per seguire con attenzione la traccia! Giunti ad Edolo (720 m) posteggiamo l’auto nel comodo parcheggio proprio a fianco del campo sportivo ed iniziamo a pedalare, aggirando il capolinea della stazione ferroviaria. A questo punto attraversiamo il centro del paese, imbocchiamo verso sinistra la SS 39 per 500 m e curviamo verso destra su Via Costa: con particolari vedute sulla città superiamo i borghi Sarotti e Basioli mentre, in corrispondenza della frazione “La Croce”, incontriamo una sterrata che, alternando tratti pianeggianti con alcune dolci salite, arriva alla chiesa di San Brizio.
Una breve ma ripida mulattiera conduce sulla SP 81 in vista di Monno (1066 m), paese che oltrepassiamo grazie ad una serpentina di curve (km. 8,2 – ore 0,50 – 380 m di dislivello). Dopo le ultime case del paese, al settimo tornante in Località Mustù, procediamo diritti infilando la “Vecchia mulattiera Passo del Mortirolo” ovvero la “Dritta”: si tratta di una salita tostissima con strappi violenti, lunga quasi 4 chilometri, con una pendenza media del 9,8% e con punte che arrivano a toccare il 25%...... detto questo ognuno tragga le proprie conclusioni!
Tutta asfaltata e immersa nel bosco supera alcune piccole località: Pradalares, Ronchi e Cornèl, ritornando più sopra sulla strada principale, in corrispondenza di Ponte Palù (1637 m)- (km. 13,3 – ore 1,30 – 950 m di dislivello). Le successive curve a gomito sono meno impegnative e vengono scandite da una numerazione “alla rovescia”; superata la chiesa di San Giacomo, al fine di impreziosire la gita, raggiungiamo il Passo del Mortirolo situato a 1852 m, nostra primo importante traguardo di giornata (km. 15,8 – ore 1,40 – 1165 m di dislivello). Dopo le foto di rito ripercorriamo la traccia in senso contrario per meno di 1 chilometro, fino all’incrocio adiacente all’Albergo Passo Mortirolo, dove curviamo a sinistra seguendo sempre le indicazioni: Tour del Mortirolo – MTB 63.
Ora ha inizio un lungo traverso che permetterà di compiere un grande anello attorno alla cima del Monte Pagano: la stradina, sempre asfaltata, corre nel pascolo aperto, passa nelle vicinanze delle malghe Andrina e Salina Bassa, portandoci ad un valico in località Pianaccio a 2130 m (km. 22,6 – ore 2,40 – 1460 m di dislivello). A questo punto possiamo spompare gli pneumatici perché ha inizio la parte off-road. Sulla destra imbocchiamo una sterrata che rapidamente arriva ad un pannello di legno da dove, sempre sulla destra, ha inizio uno dei single track più spettacolari e panoramici che raramente capita di trovare (indicato da una freccia segnaletica “MTB 63”).
Con il Monte Pagano di fronte, entriamo nel pascolo percorrendo il sentiero completamente pianeggiante che, viaggiando a mezza costa,offre delle viste esagerate sull’Adamello e sul versante camuno mentre, sullo sfondo della vallata, si distingue nettamente il bacino Enel di Edolo. Ad un bivio siamo all’avvio della stradina militare segnalata con il N° 145 che, in 3 km., sale di 300 m di dislivello e termina proprio in vetta; con pendenza e larghezza che cambiano a seconda dei tratti , grazie ad alcuni tornanti in buona parte ciclabili, siamo ad una sorta di pianoro che anticipa la cima tanto attesa.
Con un ultimo sforzo le nostre ruote artigliate sono sul punto più alto, a fianco del mucchio di sassi dove è posizionata una piccola croce e la bandiera (km. 29,4 – ore 3,35 – 1815 m di dislivello). Dalla sommità completamente contornata dal caratteristico trinceramento di origine militare, si gode di uno scenario incredibile con vista su: il gruppo dell’Adamello, il Bernina, la catena montuosa della Valtellina, la conca del Mortirolo e perfino sulle Orobie. Dopo una meritata pausa iniziamo la lunga discesa e, ripercorrendo la salita fino al bivio, curviamo a destra proseguendo lungo il tratturo solamente per 500 m poi, in coincidenza di un palo con le segnalazioni “Tour del Mortirolo”, dobbiamo individuare un largo sentiero erboso che, con uno strappetto, entra a sinistra nella vegetazione.
Ora ha inizio una discesa fantastica, in un sottobosco con il fondo coperto di aghi di pino, caratterizzata da cambi di pendenza continui, divertenti tratti incanalati, curve veloci, lungo sentieri che non sono neppure tracciati sulle mappe. Successivamente una veloce sterrata porta nella parte alta di Monno: scendiamo a fianco di una chiesa, per poi svoltare in modo deciso a destra sul sentiero che si addentra nel bosco collegandosi, in seguito, con un tratturo. Superate tre brevi ma intense salite, tramite un single track intermedio, ci ritroviamo sulla bella sterrata che avevamo percorso al mattino. Ora, senza problemi di orientamento, procediamo in senso contrario fino al campo sportivo di Edolo, punto dove era iniziata questa indimenticabile avventura.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Traccia GPS
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
Il giudizio dei bikers
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