Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: San Pellegrino Terme (BG)
- LUOGO ARRIVO: San Pellegrino Terme (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 3,30 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 27,4
- DISLIVELLO: mt. 856
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: 99%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tutto l'anno
- RIFUGI D’APPOGGIO: nessuno, passaggio nei paesi
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontane a: Antea, Santa Croce, Spettino, Cà Filippo e S. Gallo
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO REVISIONATO: 06.10.2022
- NOTE: Indispensabile una MTB full - nella seconda parte del percorso, è molto utile la traccia GPS.
Parcheggio consigliato
Descrizione
Questo percorso ad anello, che ha come partenza San Pellegrino Terme (368 m), prende quota passando per le Frazioni di Santa Croce e Spettino, giungendo fino ai piedi del Monte Gioco. Un’interessante discesa inedita, toccando la Fraz. Molini, ci porta a scavalcare la Valle Asnera, da dove, un lunghissimo traversone sulle pendici di Dossena, arriva a San Gallo, situato sul versante opposto. Una volta giunti a Spettino, abbandonato l’asfalto, ci aspetta un’interminabile e entusiasmante pedalata, su sentieri e stradine sterrate che si sviluppano immersi in una ricca vegetazione, con una ciclabilità quasi totale. Arrivando da Bergamo, al primo semaforo giriamo a destra, attraversiamo il ponte e, dopo pochi metri, entriamo nell’ampio parcheggio in Via Piazzo. Iniziamo a pedalare sulla pista ciclabile, ricavata dalla sede dell'ex linea ferroviaria, in direzione di un ponticello. Passiamo a fianco del Grand Hotel e, continuando diritto, superiamo una galleria illuminata; in breve, siamo al ponte che conduce a Dossena. Attraversiamo la strada asfaltata e saliamo, a sinistra, lungo il passaggio che porta alla frazione Cà de Rizzi, dove abbandoniamo la pista per immetterci nella rotonda, in direzione Antea (540 m).
Curviamo a destra, verso Santa Croce (778 m), pedalando su pendenze regolari, catturando panoramiche suggestive su San Pellegrino Terme e la corona di monti sovrastanti. Nel centro della frazione, (fontana vicino alla chiesa) al bivio, (km. 7,9 - ore 0,45 - 418 m di dislivello) saliamo a sinistra verso Spettino, raggiungendolo rapidamente. Passiamo fra le case e all’incrocio curviamo a destra in direzione Spettino Alto; davanti all’ultima abitazione, (fontana)a fianco di due panchine, infiliamo il sentiero che procede in modo pianeggiante fino a sfiorare una stalla, in concomitanza di un bivio. Teniamo a sinistra incrociando, poco oltre, una piccola sterrata che, verso destra, velocemente conduce all’asfalto. Mentre risaliamo fra prati ben curati la breve, ma ripida salita, godiamo di un notevole panorama sulla media valle e, sotto di noi, vediamo Santa Croce. Giunti alla piccola frazione Salvarizza a 923 m (km. 12,1 - ore 1,20 - 570 m di dislivello), seguiamo la bella stradina con fondo naturale, (al bivio a sinistra) fino all’inizio di un tratto cementato che porta ad una Tribulina.
Giriamo a sinistra, attraversando una piccola piazzola, imboccando poi un bel sentiero marcato CAI che, intervallato solamente da qualche passo, porta a raccordarci con un tratturo (fontana). Raggiungiamo facilmente Cà Filippo e pieghiamo a destra su asfalto; inizialmente in piano, poi un ripido strappo ci conduce ad un bivio. Superiamo una sbarra metallica posto vicino ad una casa, proseguendo a sinistra lungo la cementata che, in breve, termina alla Forcella di Spettino a 1073 m, (km. 15,4 – ore 1,55 - 720 m di dislivello) punto panoramico della gita. Dalla piccola piazzola vediamo la croce in vetta al Monte Gioco (1366 m); scendiamo a destra e poi subito a sinistra, in discesa, seguendo il segnavia CAI n° 598A verso Corone. Il divertente, ma tecnico itinerario, perde rapidamente quota sul versante poco conosciuto della Valle Asnera, in un bellissimo e ombroso bosco. La parte iniziale è sassosa; una cinquantina di metri dopo un gradone in cemento, dove il sentiero tende a spianare, bisogna prestare la massima attenzione nell'imboccare la traccia, poco evidente che piega bruscamente a sinistra, abbandonando la via principale.
Purtroppo con il passare del tempo, tutta la parte più ripida si è notevolmente rovinata e scavata, compromettendo in diversi punti la ciclabilità. La discesa alterna tratti molto belli e divertenti, ad altri dove gli ostacoli obbligano a qualche passo con la bici a mano. Attenzione: per affrontare in sicurezza il versante, è richiesta una notevole capacità nella conduzione della MTB. Al termine del pendio il tracciato si allarga, conducendoci ad incrociare un piccolo sterrato che, seguendolo a destra, porta velocemente alla tranquilla Fraz. Valborgo (km. 17,5 – ore 2,15). Andiamo per pochi metri su asfalto, infilandoci a sinistra nello stretto corridoio fra due abitazioni, lungo alcuni gradini. Scendendo davanti alla casa identificata con il nr. civico 7, sulla mulattiera delimitata in partenza da una barriera metallica verde, giungiamo ad un bivio poco sopra la Fraz. Molini a 647 m. Curviamo a sinistra su fondo acciottolato, andando ad attraversare in breve successione due piccoli ponti, in un angolo caratteristico della frazione; passiamo sotto un arco percorrendo poi, su asfalto, la stradina a fondo chiuso che passa fra le case.
Attraversiamo la strada Provinciale, prendendo la ripida salita di fronte, indicata dalla freccia Prato Molinaro; in breve siamo fra le poche case del sobborgo (merita uno sguardo verso il versante opposto, a quell’ambiente selvaggio, dove sembrerebbe impossibile essere scesi in bicicletta). Superata una sbarra metallica, pedaliamo su un largo e piacevole tratturo che, con andamento di sali scendi, completamente inserito in un rigoglioso bosco, compie un lungo traversone nella costa sotto Dossena. Sbucando improvvisamente nell’ampio terreno erboso di Prato Caprino aggiriamo le due costruzioni, tenendole sulla sinistra; da sopra la stalla, proseguiamo lungo il sentiero che taglia in diagonale il prato, puntando nuovamente verso gli alberi. Dopo solamente pochi metri, a spinta, riprendiamo velocemente su fondo perfetto, superando in successione una piccola baita isolata sulla sinistra e una breve, ma ripida rampa acciottolata bitumata. Al termine della stradina proseguiamo su asfalto, passando per la Frazione Costa e in breve, siamo a San Gallo a 716 m (km. 21,2 – ore 2,45 - 823 m di dislivello). Ci concediamo una pausa per gustare: da destra il M. Cancervo, davanti il M. Sornadello, a sinistra il M. Molinasco e nel fondovalle, San Giovanni Bianco.
Passiamo davanti alla chiesa e scendiamo per Via Zucco, transitiamo poi sotto il campo sportivo, arrivando velocemente nelle vicinanze della Fraz. Schiava. Appena dopo il tornante successivo, prima della Fraz. Callameri, imbocchiamo una bitumata a destra; subito dopo, giriamo ancora a destra, andando a prendere la stradina che vediamo nel prato. Ritornati nel bosco, pochi metri dopo un capanno da caccia, prima di un torrentello con il fondo cementato, infiliamo il tecnico sentierino che scende a sinistra. Mantenendo l’itinerario principale, dopo tre tornantini, siamo ad un incrocio sopra le case di Briolo; pieghiamo decisamente a sinistra, passiamo davanti ad un crocefisso verso " Il Bosco Vecchio" e corriamo velocemente sullo splendido percorso che, su fondo liscio e senza ostacoli, arriva ad una bella casa isolata, nel prato. La traccia si allarga e, scendendo ripidamente, termina sulla pista ciclabile, all’imbocco di una galleria.
Ora si può decidere se andare a destra, seguendo facilmente la pista ciclabile fino a San Pellegrino T., oppure per gli instancabili, curvare immediatamente in discesa a sinistra. L’itinerario si sviluppa sulla striscia di terreno, compreso fra la sponda del Fiume Brembo e la pista ciclabile; lo stretto sentiero che, solamente in poche occasioni obbliga a scendere dalla bici, consente di vedere angoli inconsueti e caratteristici. In particolare, dove il fiume crea un’ansa, molto curiose sono le rocce lisce che formano alcuni grandi catini e una piccola spiaggia ghiaiosa. Dove arriviamo a sfiorare le acque, saliamo, alternando alcuni brevi pezzi a spinta; passando sotto l’arcata dell’ex ferrovia e, scavalcando la profonda Valle Asnera, sopra un antico ponticello in pietra, in breve siamo sulla pista. Curvando a sinistra ci ritroviamo a Cà de Rizzi, da dove, ripercorrendo in senso contrario il tratto dell'andata, velocemente ci ritroviamo al punto di partenza.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
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Vista da Forcella di Spettino
Il video del percorso
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