Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: San Pellegrino Terme (BG)
- LUOGO ARRIVO: San Pellegrino Terme (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 3,55 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 29,3 km
- DISLIVELLO: 1022 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dalla Tribulina sopra Salvarizza alla località Al Derò 95% - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tutto l'anno
- RIFUGI D’APPOGGIO: nessuno
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontane a: Antea, Santa Croce, Spettino, Pregaroldi e occasionali ruscelli
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO REVISIONATO IL: 06.06.2023
- NOTE: Indispensabile una MTB full e la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Sulle pendici dei monti che sovrastano la cittadina termale di San Pellegrino Terme (368 m), famosa: per le sue acque, i suoi antichi splendori e le costruzioni liberty, si sviluppa il magnifico percorso che, con un’affascinante traversata, permette di cavalcare lo spartiacque fra le Valli Brembana e Serina. La caratteristica di questo itinerario è la lunghissima pedalata su sentieri, quasi unici, che corrono su versanti boscosi (in un’overdose di off-road); la particolare panoramica offerta dal Pizzo di Spino e l’entusiasmante discesa completano il divertimento. Arrivando da Bergamo al primo semaforo giriamo a destra, attraversiamo il ponte e, dopo pochi metri, entriamo nell’ampio parcheggio in Via Piazzo. Iniziamo a pedalare sulla pista ciclabile, ricavata dalla sede dell'ex linea ferroviaria; in direzione di un ponticello, passiamo a fianco del Grand Hotel e, continuando diritto, superiamo una galleria illuminata; in breve, siamo al ponte che conduce a Dossena. Attraversiamo la strada e saliamo, a sinistra, lungo il passaggio in asfalto che porta alla frazione Cà de Rizzi dove abbandoniamo la pista ciclabile per immetterci nella rotonda, in direzione Antea (540 m).
Curviamo a destra, verso Santa Croce (778 m), pedalando su pendenze regolari, catturando panoramiche suggestive su San Pellegrino Terme e la corona di monti sovrastanti. Nel centro della frazione, (fontana vicino alla chiesa) al bivio, (8,1 km - ore 0,50 - 418 m di dislivello) saliamo a sinistra verso Spettino, raggiungendolo rapidamente; guardando a destra, seguendo la linea della dorsale, in fondo vediamo la cima del Pizzo di Spino. Passiamo fra le case e all’incrocio curviamo a destra in direzione Spettino Alto; davanti all’ultima abitazione, a fianco di due panchine, infiliamo il sentiero che procede in modo pianeggiante fino a sfiorare una stalla in corrispondenza di un bivio. Teniamo a sinistra incrociando, poco oltre, una piccola sterrata che verso destra, velocemente conduce all’asfalto. Mentre risaliamo fra prati ben curati la breve, ma ripida salita, godiamo di un notevole panorama sulla media valle e, sotto di noi, vediamo Santa Croce. Giunti alla piccola frazione Salvarizza a 923 m (12,2 m - ore 1,25 - 608 m di dislivello), seguiamo la bella stradina con fondo naturale, (al bivio a sinistra) fino ad un tratto cementato che porta al Passo di Salvarizza.
Alla selletta, proprio di fronte alla chiesina, da un piccola piazzola imbocchiamo il nuovo sentiero che curva verso sinistra, indicato da una freccia per Frerola e Pradai Basso. ATTENZIONE: da questo punto NON teniamo in considerazione temporaneamente la traccia GPS che gira verso destra. Più sotto incrociamo una sorta di cammino che, con molta accortezza, tenendo verso destra, va a scavalcare il Torrente Serina, sotto ad un acquedotto. Procediamo ora in salita, attraversando un’altra valletta, (tombino in cemento) superando poi in pochi minuti due tratti a spinta; continuiamo in sella lungo l’itinerario che taglia in diagonale il versante della montagna, in un ambiente selvaggio e solitario. Lo spettacolare sentiero, completamente liscio, supera un ruscello in secca con a fianco una piccola pozza d’acqua ed arriva ad una cappelletta, incontrando la sterrata che passa nella tranquilla macchia erbosa, dove è situato Pradai a 917 metri (15,3 km - ore 1,55).
Mentre gustiamo una bella vista sulla Valle Serina e su Serina, adagiata nella verde conca con il Monte Menna sullo sfondo, in breve siamo ad una sorta di colletto; quando la strada inizia a scendere, subito sulla destra, vicino ad un crocifisso metallico, seguiamo il percorso in salita, trovandoci poco oltre, la frazione Frerola ai nostri piedi. La pedalata, intervallata solamente da pochissimi passi, arriva ad un quadrivio dove continuiamo a destra, in salita, seguendo il segnavia CAI nr. 597. Al successivo bivio teniamo la destra in salita, spingendo la MTB per 3 minuti; poi, perfettamente in piano, raggiungiamo un incrocio dove troviamo una piccola sorgente. Tenendo la ripida traccia più a destra, spingiamo a fatica la bici per alcuni minuti, per poi piegare a sinistra; un tratto molto pendente, ma ciclabile, porta ad uno scollinamento, dove seguiamo, a sinistra, alcune indicazione su un pannello in legno, indicanti Bracca, nr. 597. L’esaltante e divertente sentiero corre incessante lungo il fianco del monte, passando in una bella zona selvaggia, con caratteristici pinnacoli rocciosi.
Su un sasso una scritta di vernice indica direzione Bracca; successivamente transitiamo sopra un capanno da caccia e superiamo 2 strappetti a piedi (meno di 10 minuti) che portano ad un bivio, (panchina) dove continuando a destra in salita. L’incredibile cavalcata prosegue passando vicino ad una piccola pozza in cemento, sbucando improvvisamente in Località Fenii (20,0 km - ore 2,45 - 906 m di dislivello); scendiamo sotto le costruzioni, per proseguire nella vegetazione. Successivamente, sfioriamo una piccola pozza dove andiamo in piano e, al bivio teniamo la direzione indicata, Pizzo di Spino e Pregaroldi nr. 594. Pedalando sul velocissimo sentiero che corre in falso piano, passiamo sopra un capanno e successivamente davanti alla Cà Fontana Granda. Ad un incrocio, sotto una bella casetta isolata, teniamo la traccia di fronte ritornando nel bosco; più avanti, al capanno da caccia, curviamo leggermente a destra, trovandoci sulla linea tagliafuoco. Scendiamo a sinistra percorrendo il filo di confine fra le Valli Brembana e Serina, puntando direttamente alla grande croce del Pizzo di Spino che scorgiamo in fondo alla dorsale.
La speciale e particolare pedalata, regala scenari veramente belli e singolari; al termine della striscia, spingiamo la MTB per 5 minuti, guadagnando la cima della meta a 958 metri, da cui si gode una suggestiva vista aerea su San Pellegrino Terme (22,4 km - ore 3,10 - 925 m di dislivello) e sulla corona dei monti brembani. Scendiamo in sella, per quanto possibile, fra i tornantini e ripercorriamo in parte il taglio fino allo strappo più ripido; risaliamo brevemente, scorgendo a destra, in leggera salita, uno stretto tracciato sul fianco del pendio. Alla biforcazione pieghiamo bruscamente a destra, in discesa, rientrando nel bosco. Perdiamo rapidamente quota rasentando una casetta poi, con molta prudenza, su alcuni tratti tecnici, molto insidiosi se bagnati, arriviamo in una specie di valle e, in breve, attraverso un sassoso sentiero, nella parte alta di Pregaroldi a 678 m. Sull’asfalto andiamo in piano (fontana) per un centinaio di metri poi, in corrispondenza di una santella, imbocchiamo il sentiero che, salendo, sfiora un abbeveratoio per proseguire, per poco a piedi, fra muri di sassi.
Dopo un tratto in discesa, ad in bivio, teniamo la sinistra e sotto un capanno proseguiamo in piano. In una macchia erbosa scendiamo a fianco della casetta e continuiamo sul tracciato, (nel primo tratto molto scivoloso e semi invaso dalla vegetazione) che più sotto passa fra alti muri di pietre, ai bordi di un prato. Ad un crocevia, procedendo diritti, passiamo sopra una baracca di legno e usciamo nel prato, dirigendoci poi verso una grande casa bianca (25,8 km - ore 3,40). Su asfalto, in discesa, arriviamo ad un incrocio poco prima della chiesa di Spino al Brembo a 472 m, dove curviamo a destra in Via Sottoripa; a sinistra della piazzetta, passiamo davanti alla casa con fontana e procediamo lungo il sentiero che, più sotto, sfiora una chiesina gialla. Superato un pezzo sassoso e un pò chiuso dai rovi, al bivio, dopo aver girato a destra passiamo sotto un traliccio, arrivando in seguito ad un’evidente biforcazione; svoltando a sinistra siamo in località Al Derò. Scendiamo sotto la bella chiesetta trovandoci, in breve, sulla pista ciclabile che seguiamo verso destra. Ora non rimane che percorrere, in piano, i 2 km scarsi che separano dal punto di partenza.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
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Panorama verso il Pizzo di Spino e Val Brembana
Il giudizio dei bikers
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