Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Val Dorizzo - Comune di Bagolino (BS)
- LUOGO ARRIVO: Val Dorizzo - Comune di Bagolino (BS)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,45 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km 37,8
- DISLIVELLO: 1502 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dal Rif. Bazzena al termine del sentiero verso Malga Cadino 40% - dal Rif. Crocedomini
a Val Dorizzo 95% - nel restante percorso 100% - STAGIONI CONSIGLIATE: estate
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rif. Crocedomini - Rif. Bazena - Rif. Tita Secchi
- CARTINE: KOMPASS N° 103 - Le Tre Valli Bresciane
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO EFFETUATO: 07.08.2010
- NOTE: Consigliata una full – Utile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Questo grandioso percorso, nel Parco Naturale dell'Adamello, è molto spettacolare dal punto di vista panoramico, ma richiede un'ottima preparazione fisica e capacità tecniche in discesa, oltre che alla consapevolezza di dovere affrontare lunghi tratti con la bici a spinta. Con l'auto, seguendo la Statale del Caffaro fino al termine del Lago d'Idro, troveremo le indicazioni per Bagolino e Gaver; quattro chilometri dopo Bagolino siamo a Val Dorizzo, dove parcheggiamo nel piazzale dell'Hotel Stella Alpina (mt 1185). Iniziamo a pedalare, in direzione Passo Crocedomini, sulla bella e poco trafficata stradina asfaltata che, con pendenza regolare, passa per Gaver e prosegue con una serie di tornanti tagliati nella pineta, fino al Goletto di Cadino a 1938 m (km. 9,4 - ore 1,05 - 597 m di dislivello). Dopo una breve discesa, saliamo lungo altri quattro tornanti per vedere, davanti a noi, l'imponente Cornone di Blumone e la stradina sterrata che percorreremo successivamente.
Perdiamo velocemente quota, passando per il Passo e il Rifugio Crocedomini a 1892 m, continuando per poco a destra verso Edolo e Breno; sulla destra, vicino al Rifugio Bazena a 1802 m, (km. 15,5 - ore 1,30) entriamo nel parcheggio ed infiliamo la piccola sterrata in salita, segnalata con il nr. 1 che, da subito, si presenta molto ripida, con pendenze al limite del ribaltamento dove il brutto fondo, sicuramente non aiuta. Pedalando con molta fatica lungo i pochi tratti che lo permettono, arriviamo ad un bivio vicino alla Malga Fredda a 2081 m (km. 17,1 - ore 1,50 - 1002 m di dislivello), dove continuiamo a destra, per ammirare, poco dopo, in basso, il Lago di Valfredda. Un lungo traverso, ciclabile solo in poche occasioni, porta al Passo di Valfredda a 2338 m; scendiamo di poco, passando vicino ad un pannello di legno, poi continuiamo a sinistra sul tracciato che corre sul fianco della montagna, pedalandolo con qualche difficoltà d'equilibrio.
Più avanti il fondo diventa veramente impossibile: per la presenza di grossi sassi e per l'attraversamento di alcune pietraie, ma la fatica è alleggerita dal fantastico panorama, e guardando davanti a noi, vediamo l'ardito itinerario di discesa, che zizzaga sul pendio. Al Passo della Vacca, posizionato a 2361 m, punto più alto della gita, (km. 20,2 - ore 2,30 - 1313 m di dislivello) è possibile scendere direttamente, ma vale sicuramente la pena continuare per poco, verso sinistra, dove si apre una grandiosa scenografia: in un catino naturale è inserito il Lago della Vacca dove, nel blu delle acque, si specchia il massiccio del Cornone di Blumone. Con la bici sempre a spinta costeggiamo le sponde del lago, arrivando così alla diga, dove depositiamo la MTB e, a piedi, raggiungiamo il Rifugio Tita Secchi a 2353 m, godendo una meritata sosta.
Recuperate le bici, seguiamo il sentiero fino al Passo
della Vacca, scorgendo sulla costa il profilo del caratteristico masso,
che dà il nome al lago. Al passo giriamo a sinistra, seguendo la traccia
nr. 19, con la prima parte della discesa che compie un lungo traverso,
poi una serie di "panoramici" tornanti, disegnati sul fianco della
parete che fanno perdere rapidamente quota. Proseguendo fra grossi
sassi, arriviamo ad un piccolo pianoro erboso sotto la Corna Bianca;
purtroppo questa parte di discesa è molto tecnica e ben poco ciclabile, a
causa del fondo assai sconnesso e molto tormentato. Tornati in sella, superiamo un tratto sabbioso dove termina il sentiero, (km. 23,9 - ore 3,35) e andiamo a percorrere la veloce stradina sterrata che termina sull'asfalto; giriamo a destra, passando sopra la Malga Cadino, ripercorrendo perfettamente l'itinerario fatto in precedenza, fino al Passo Crocedomini.
A destra del rifugio, nell'angolo del parcheggio, seguiamo l'indicazione CAI nr. 424 per Val Dorizzo, (km. 31 - ore 4,05) infilando il divertente e tecnico sentiero che andrà a visitare la Val Sanguinera; alternando la discesa, con alcuni brevi tratti a piedi, siamo alla Malga Rondenino Basso, (1664 m) dove pieghiamo a sinistra. Ad un tratto troviamo una sterrata, (km. 34,8 - ore 4,35) che con alcuni pezzi in cemento porta ad un bivio; ignoriamo quella che a sinistra sale verso la Cascina Serese, (CAI nr. 429) proseguiamo a destra fino ad incontrare la strada asfaltata a Val Dorizzo. Non resta che girare a sinistra per trovarci, dopo pochi metri, al punto di partenza di questo spettacolare e "sassoso" itinerario.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
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