Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Ponte di Legno (BS)
- LUOGO ARRIVO: Ponte di Legno (BS)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 7,00 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 66,9
- DISLIVELLO: 2344 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dal Rif. Bozzi alla Forcellina del Montozzo 10%
dalla Forcellina del Montozzo a Pejo Fonti 98% - nel restante percorso 100% - STAGIONI CONSIGLIATE: primavera inoltrata – estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rifugio Bozzi (tel. 0364 900152) e passaggio nei paesi
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: diverse fontane e occasionali sorgenti
- CARTINE: KOMPASS N° 71 – 72 – 73
- PERCORSI ALTERNATIVI: da Ponte di Legno, è possibile seguire, fino al terzo tornante, la S.S. 42
che conduce al Passo Tonale ed imboccare la sterrata che, dopo circa 6 km., arriva a Case di Viso. - PERCORSO EFFETTUATO IL: 03.09.11
- NOTE: Consigliata una full – Molto utile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Grandioso percorso ad anello che si sviluppa fra i confini della Valle Camonica e la Val di Sole, in un ambiente di alta montagna estremamente ricco di bellezze naturali e di testimonianze della “Guerra bianca”. Il circuito, che corre nel Parco Nazionale dello Stelvio, è molto impegnativo per lunghezza e dislivelli, ma sicuramente di grande soddisfazione e rimarrà fra i nostri ricordi. La partenza avviene da Ponte di Legno a 1258 m; attraversiamo il centro ed iniziamo a pedalate sulla vecchia strada che porta ad incrociare la Statale che conduce al Passo Gavia. Dopo quasi sei chilometri, (al bivio fontana) abbandoniamo la S.S. 300 e curviamo a destra verso Pezzo (1550 m), da dove, tramite una stradina, arriviamo al magnifico alpeggio di Case di Viso, a 1763 m (fontana) - (km. 9,2 - ore 0,50 - 505 m di dislivello).
Attraversiamo il ponticello ed iniziamo a seguire la bellissima strada militare che, con una lunga serie di larghi tornanti, prende rapidamente quota lungo il ripido versante erboso, con pendenze impegnative, ma costanti. Quasi improvvisamente giungiamo al Rifugio Bozzi, situato a 2478 metri; approfittando della pausa, visitiamo i resti di un villaggio militare, trasformato in museo storico, all’aperto. A fianco del Lago di Montozzo inizia una ripidissima rampa sterrata che, in una quindicina di minuti, a fatica, con la bici a spinta, porta all’ampia Forcelllina del Montozzo, a ben 2613 m di quota (km. 17,6 - ore 2,25 - 1355 m di dislivello). I premi per la fatica fatta sono: un panorama mozzafiato sui gruppi granitici dell’Adamello-Presanella, dell’Ortles-Cevedale e il pensiero che ci attendono 1600 mt. di discesa, quasi continua.
Dopo aver scattato qualche foto, accanto ad alcuni resti di trincea, iniziamo a far correre le nostre ruote artigliate sul sentiero che, nella prima parte è con fondo liscio e veloce ma, in seguito, diventa: tecnico, sassoso, accidentato e in alcuni tratti esposto, richiedendo ottime capacità nella conduzione del mezzo. Da una sorta di terrazza panoramica ammiriamo ai nostri piedi il Lago Palù che, nelle sue acque di color turchese intenso, si specchia una corona di montagne. Al bivio giriamo a destra, seguendo le indicazioni verso l’itinerario 111b, Lago Pian Palù e Fontanino; compiendo un lunghissimo traverso, siamo alla Malga Cellentino, (fontana) dove, pieghiamo a destra, passando per un cancello di legno. Prima, una serie di impegnativi gradini e, successivamente, una larga mulattiera portano alla Loc. Fontanino a 1681 m; a fianco dell’alberghetto è possibile provare l’acqua ferruginosa, direttamente dalla sorgente.
Non attraversiamo il ponticello che porta sull’asfalto, ma continuiamo diritti, verso Pejo Fonti e nr. 110, sul sentiero che corre sulla destra orografica del Torrente Noce; questo tratto è caratterizzato da pezzi veloci, intervallato da una breve, ma ripidissima salita da affrontare a spinta, in meno di 5 minuti. Sbucando sulla strada asfaltata andiamo ad attraversare la cittadina di Pejo Fonti a 1393 m (km. 30 - ore 3,40) e, proseguendo più sotto, siamo a Cogolo di Pejo; poco dopo lo stabilimento di imbottigliamento dell’acqua minerale Pejo, giriamo a destra attraversando il Torrente Noce, imboccando la bella pista ciclabile che condurrà direttamente a Fucine (987 m) (km. 39,4 - ore 4,05 - 1441 m di dislivello). Ci dirigiamo a destra, verso il Passo del Tonale lungo la SS 42; dopo 500 m, pieghiamo a sinistra, andando ad attraversare un ponte, dove prende il via una bella stradina bianca che sale lungo le sponde del Rio Vermigliana.
Ad un bivio, non continuiamo in direzione di una sbarra metallica, ma saliamo ripidamente a sinistra (cartello divieto accesso); all’incrocio successivo, giriamo a destra, in piano, in direzione Pizalegn, nr. 63. Attraversato un ponticello di legno, proseguiamo lungo la piana sottostante (fontana) il paese di Vermiglio (1250 m); ignorando i successivi cambi di direzione, pedaliamo sempre verso Cedron nr. 62. Al bivio, in corrispondenza di un traliccio elettrico, curvando a destra siamo all’Agriturismo Volpaia, dove andiamo a sinistra, per poco su asfalto, (fontana) poi, nuovamente su sterrata. Successivamente, scavalcando un ponte sul rio (direz. Pizalegn) in breve troviamo l’asfalto; giriamo a sinistra, percorrendolo solamente per un centinaio di metri, infilandoci poi sulla strada sterrata a sinistra in piano, verso Maso Stavel e Baita Velon. Sfiorando le Caserme diroccate di Stavel, raggiungiamo il Maso la Cadin (fontana) e seguiamo agli incroci successivi, le indicazioni per gli itinerari nr. 62 e 63.
Giunti alla Baita Velon, (1349 m) passiamo a fianco del ristorante e proseguiamo a sinistra su asfalto, per circa 300 mt.. Dopo il curvone, prima di alcune case, imbocchiamo la bellissima strada militare che: con il fondo liscio, compatto e con pendenza regolare, attraverso una serie di larghi tornanti, permette di ricollegarci alla S.S. 42, in prossimità del Passo del Tonale a 1890 m (km. 58,9 - ore 6,45 - 2344 m di dislivello). Per ritornare al punto di partenza, ci aspetta ancora un’entusiasmante discesa con 600 m di dislivello. Essa si sviluppa seguendo interamente la pista di sci che, dal passo, porta a Ponte di Legno, attraverso una strada sterrata di servizio, oppure lungo il divertente tracciato di downhill. Stanchi, ma felici, consapevoli di aver vissuto un’esperienza unica concludiamo la lunga cavalcata con un panino speck e fontina, accompagnato da un birra alla spina.
Buona pedalata e buon divertimento
Buona pedalata e buon divertimento
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il giudizio dei bikers
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