Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Lenna (BG)
- LUOGO ARRIVO: Lenna (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,30 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 27
- DISLIVELLO: mt. 1315
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: 97 %
- STAGIONI CONSIGLIATE: primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: nessuno, passaggio nei paesi
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Cantone S. Francesco - Bordogna - Roncobello - Fondra
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Val Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: giunti a Fondra, si può ritornare a Lenna direttamente tramite la strada provinciale. Al ritorno: da Bordogna e Cantone Santa Maria, è possibile scendere grazie alla strada asfaltata; passare sopra il Lago del Bernigolo e arrivare in breve al punto di partenza.
- PERCORSO REVISIONATO IL: 06.09.2022
- NOTE: consigliata una una full - indispensabile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Arrivando da Bergamo superiamo il rettilineo di Scalvino ma, prima della galleria, (abbandoniamo la strada statale) ci dirigiamo a destra verso Lenna; attraversiamo il ponte, proseguendo diritti, superando i capannoni della zona industriale. Parcheggiamo l’auto nell’ampio piazzale (482 m) a fianco dell'elisuperficie per elicotteri, ed iniziamo a pedalare passando davanti al Santuario della Madonna della Coltura; al termine della leggera salita andiamo a destra, attraversando la Frazione l’Oro. Poco prima della diga del Lago Bernigolo prendiamo la strada a destra in discesa, verso Cantone S. Francesco, che raggiungeremo successivamente; ora infiliamo il viale alberato di Via Santa Trinità, continuando poi lungo la stradina agro-silvopastorale che arriva alla tribulina della S.S. Trinità. Scavalchiamo la Valle del Drago, tramite uno stretto ponticello in cemento, da dove ha inizio una mulattiera in salita, stretta fra i muri, marcata dal nr. CAI 269.
Successivamente sfioriamo una fontana e saliamo nell’abitato di Bordogna ritrovandoci sopra la chiesa; salendo lungo la scalinata acciottolata, prima in sella e poi a spinta, in direzione Forcella, incrociamo la strada asfaltata nella parte alta del paese. Girando a destra in salita, pedaliamo sulle larghe curve con pendenze costanti, attraversiamo Baresi, raggiungendo poco dopo Roncobello a metri 1007 (km. 7,5 – ore 1,05 – 535 m di dislivello). Tagliamo il centro del paese passando sotto la parrocchiale ma, poco più avanti, curviamo a destra in direzione Costa Inferiore; alle prime case della frazione pieghiamo a sinistra, verso Capovalle, imboccando la sterrata che porta sulla pista di fondo. Seguendo il tracciato “tagliato” nella pineta, disegnato sulla sinistra orografica del Torrente Valle Secca, superiamo un ripido strappo cementato e sfioriamo una piccola casetta, arrivando più sopra, a scavalcare il greto della valle per poi scendere nel senso opposto.
Poco dopo, incrociamo la stradina che, svoltando a sinistra, porta in poco tempo a Capovalle, mentre noi ci dirigiamo a destra in salita, verso Baite di Mezzeno; a causa della notevole inclinazione, anche se asfaltata, la progressione risulta faticosa. Appena dopo il 4° tornante abbiamo due possibilità: imboccare e seguire facilmente la sterrata che si stacca sulla sinistra oppure, come alternativa (ma decisamente più difficile e faticosa), continuare la salita sempre su asfalto (come da traccia GPS) fino alla dodicesima larga curva, posta a 1444 m di dislivello (km. 13,4 – ore 2,05 – 1040 m di dislivello). Dal curvone, segnalato da una freccia, ha inizio il “Sentiero del Barca”, molto tecnico: radici esposte e ostacoli non mancano, obbligandoci anche a percorrere qualche tratto a piedi. Improvvisamente ci ritroviamo sulla strada forestale, che avevamo visto partire in precedenza (dopo il 4° tornante), ritrovandoci in pratica sullo stesso itinerario.
Giriamo quindi a destra in salita e, in seguito, perdiamo velocemente quota con un lungo traversone fino a giungere ad un piccolo piazzaletto, dove termina la strada bianca. Ora un bellissimo sentiero corre nel bosco, passa in una macchia erbosa, giungendo rapidamente ad un gruppo di case, in località Fraggio (1162 m); scendendo arriviamo ad un incrocio dove, piegando a destra, ci ritroviamo al Passo del Vendulo, vicino ad una santella. Seguendo le indicazioni di alcune frecce proseguiamo lungo il tracciato: alternando pezzi semi-pianeggianti ad altri ripidi, con qualche intervallo a spinta, arriviamo come da indicazioni alla Porta delle Cornacchie, situata sulla parte terminale del crinale (km. 18,2 – ore 2,55 – 1190 m di dislivello). Possiamo ammirare i particolari massi rossicci allineati in modo anomalo e godere della fantastica vista mettendoci sul balcone panoramico che strapiomba sulla Valfondra.
Sul fondo della valle notiamo la strada che porta a Branzi ma, partendo da sinistra, possiamo ammirare: Monte Torcola che si trova sopra Piazzatorre, Corno Stella e M. Toro sopra Foppolo, mentre a destra, la vallata di Roncobello, con il Corno Branchino e Pietra Quadra che la chiudono a monte. Ripercorrendo la traccia precedente arriviamo al Passo del Vendulo dove svoltiamo a sinistra verso Fondra – Forcella; la discesa, tecnica ma divertente, porta ad un incrocio: qui è possibile proseguire direttamente verso Fondra mentre noi andiamo a destra, in direzione Trabuchello. Una volta sopra il Fiume Brembo però, giriamo decisamente a sinistra, ritrovandoci ugualmente nel paese di Fondra; andiamo diritti, passando per Via Cantoni e, successivamente, vicino al ponte e ad un pannello di legno, imbocchiamo l’itinerario, verso Bordogna – Baresi.
Correndo sulla sinistra del corso d’acqua, il sentiero scambia tratti in sella con altri a piedi fin quando, un ripido strappo ed un’impegnativa scalinata, accompagnano ad una piccola galleria, scavata nella roccia, che passa sotto ad una cascata. Al termine della salita arriviamo ad una larga sella in Località Forcella (km. 22,7 – ore 3,45 – 1265 m di dislivello); ora giriamo a destra, rasentando la chiesetta, percorrendo la gradinata mulattiera fino a Bordogna alta, in Via Case, ritrovandoci sui nostri passi. Andando per qualche metro a sinistra (siamo sull’itinerario fatto in salita) ripercorriamo integralmente il percorso ma, un centinaio di metri dopo la cappelletta della S.S. Trinità, lasciamo la sterrata sterzando bruscamente a destra proseguendo lungo il sassoso collegamento con il Cantone Santa Maria.
Dalla piazzetta antestante la chiesa, continuiamo diritti lungo la mulattiera che, con qualche passo, permette di arrivare alla santella situata al Passo Pioda. Scendendo ci ritroviamo nuovamente al Cantone San Francesco (km. 25,5 – ore 4,10) per poi proseguire fino in fondo al rettilineo. Prima del ponte imbocchiamo, a sinistra, il sentiero con alcuni gradini indicato da un pannello con la dicitura “Percorso della Madonna della Coltura”. Inizialmente è stretto ma, incontrando una sorta di tratturo, si allarga andando ad incrociare il fiume Brembo che attraversiamo grazie ad un passaggio cementato. Lambendo il fianco del Santuario della Madonna della Coltura, dopo un centinaio di metri, possiamo chiudere l’interessante ed articolato percorso.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
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