Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Menaggio (CO)
- LUOGO ARRIVO: Menaggio (CO)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 5,30 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 58,4
- DISLIVELLO: 1374 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: 95%
- STAGIONI CONSIGLIATE: primavera avanzata - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Boffalora e Venini
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: occasionale
- CARTINE: KOMPASS N° 91 "Lago di Como/Lugano"
- PERCORSI ALTERNATIVI: da Pigra è possibile giungere direttamente all’Alpe di Colonno, tramite la strada asfaltata
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 06.06.2014
- NOTE: Consigliata una full – Specialmente nella prima parte, è indispensabile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Questo itinerario rappresenta una bellissima
proposta per una pedalata davvero unica e particolare, dove ambienti
naturali e grandi orizzonti cambiano in continuazione. Nella prima parte
le ruote artigliate corrono nell’ombra di una magica faggeta, per poi
"volare" a mezz’aria fra cielo e lago, come fossimo su un’interminabile
balconata panoramica. Specialmente all’andata è di grande fascino
l’attraversamento del lago con il traghetto; anche se non è nelle nostre
abitudini utilizzare trasporti meccanizzati, è eccitante la ripida
salita a Pigra con la piccola funivia. Per essere goduta a pieno, la
gita merita una giornata limpida, meglio ancora se in autunno quando il
contrasto dei colori accesi si sovrappone ai due rami del Lago di Como.
Scesi dal traghetto a Menaggio, (203 m) seguiamo per quasi 15 km. la SS 340 del lungolago fino ad Argegno, dove saliamo sulla funivia che in pochi minuti trasporta a Pigra (856 m). In leggera discesa percorriamo la SP 13 fino a San Fedele Intelvi; seguiamo in successione: Via Roma, Via S.Rocco e poi a destra lungo Via Santa Liberata, Piazza 25 Aprile, Via Pedrazzoli e Loc. Campia. Giunti nella zona alta del paese, infiliamo una stradina sterrata che nella prima parte si sviluppa con andamento pianeggiante, ma ben presto ci troviamo ad affrontare una serie di ripidissime rampe, con pendenze anche superiori al 20%.
Solamente i bikers molto allenati riusciranno a superare la maggior parte degli strappi, arrendendosi solamente a quelli al limite del ribaltamento; certamente il fondo umido e il fogliame non aiutano nell’impresa. La lunghissima strada forestale, tagliata in uno splendido bosco di faggi, è intervallata da alcuni tornanti in discesa che fanno perdere circa 150 m di quota; dopo aver ripreso fiato, continuiamo a salire nuovamente con tratti impegnativi. Fino a questo punto del percorso, causa il difficile orientamento ai vari incroci e per i frequenti cambi di direzione, è indispensabile l’utilizzo della traccia GPS. Improvvisamente usciamo dal bosco, ritrovandoci all’Alpe di Colonno a 1321 m, situato in un’ampia sella con due pozze d’acqua; giriamo a sinistra su asfalto, in discesa, andando a sfiorare il Rifugio Boffalora.
Riprendiamo la salita su medie pendenze, raggiungendo dopo un lungo traversone il Rifugio Venini a 1574 m, (km. 38,2 - ore 3,30 - 1200 m di dislivello . Proseguendo lungo l’arieggiata carrareccia, incontriamo le fortificazioni della Linea Cadorna ancora in ottimo stato di conservazione. Alla biforcazione andiamo a destra, pedalando sul sentiero che, in leggera discesa, taglia a mezza costa il versante del Monte di Tremezzo, compiendo un ampio semicerchio; dove l’itinerario inizia a perdere quota in modo più deciso, lo abbandoniamo e con la MTB a spinta o a spalla per circa 20 minuti, risaliamo a fatica il pascolo, puntando verso il gruppo di baite in sasso, poste sulla dorsale. Con un ultimo sforzo siamo sulla panoramicissima cima del Monte Crocione a 1641 m, dove svetta la grande croce; l’incredibile vista a 360° spazia verso: le vicine Alpi Svizzere, le montagne lecchesi, il Lago Ceresio e, ai nostri piedi, il Lago di Como.
Con attenzione, iniziamo l’esaltante discesa seguendo la debole traccia che riconduce sul percorso principale, riprendendo poi il lungo traverso, sulle pendici del Crocione. Il fondo dei primi innumerevoli tornanti, è in parte ostacolato da alcune roccette, (superabili senza problemi) ma giunti nel bosco diventa scorrevole e molto divertente. Ci infiliamo in una breve galleria e continuiamo nella veloce discesa fino alle Baite di Nava, (mt. 808) dove risaliamo brevemente alla Bocchetta di Nava; il resto si svolge in gran parte su stradina bitumata che termina alla Frazione Croce, incontrando l’asfalto. Ora non rimane che "abbassarci" sulle rive del lago, chiudeno l’anello di questa indimenticabile e fantastica esperienza.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
|
Profilo di elevazione con pendenze
|
Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
Il giudizio dei bikers
Hai già fatto questo percorso? Dai il tuo voto da 1 a 5.
Hai bisogno di informazioni o vuoi comunicarci qualcosa in merito a questo percorso? Usa la pagina contatti.