Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Gera Lario (CO)
- LUOGO ARRIVO: Gera Lario (CO)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,55 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 27,8 km
- DISLIVELLO: 1772 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: da S. Bartolomeo all'Alpe di Mezzo 95% - dall'Alpe di Mezzo al M. Berlinghera 0% - dal M. Berlinghera all'Alpe Cagarozza 95 % - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: primavera inoltrata - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: passaggio nelle piccole frazioni
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: diverse fontane sia in salita che in discesa
- CARTINE: KOMPASS N° 91 / Lago di Como - Lago di Lugano
- PERCORSI ALTERNATIVI: giunti all'Alpe di Mezzo è possibile dirigersi direttamente all'Alpe Pescedo, evitando tutto il tratto di portage che conduce in vetta
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 01.05.2024
- NOTE: INDISPENSABILE una full e la TRACCIA GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Stimolati dall'avvincente video dell’amico Marco Roncoroni, realizzato in occasione della gita organizzata dal MTB CAI VALSERINA, decidiamo di prendere ispirazione raggiungendo il Monte Berlinghera (1930 m), vetta che si trova nel territorio dell’alto Lago di Como, sulla sponda comasca. Uno dei più bei balconi panoramici della Lombardia che, in una giornata limpida, regala fantastiche vedute verso il Lario, il Lago di Novate Mezzola, la Valtellina e la Val Chiavenna. Per il nostro gruppo la salita impegnativa fino all’Alpe di Mezzo non è stata una novità perché, nel 2017, faceva parte dell’escursione che ci avrebbe portato all’Alpe Gigiai, con l’aggiunta della discesa dal lato opposto ancora verso Gera Lario.
Muoviamo le prime pedalate da Gera Lario (210 m) sulle sponde del lago ed imbocchiamo la strada asfaltata che, con larghi tornanti e pendenze gradevoli, arriva a Bugiallo (5,7 km – ore 0,45 – 421 metri di dislivello). In seguito la salita che porta a Fordeccia (1076 m) si fa decisamente più impegnativa: qui vale la pena di fermarsi la fine di catturare un’accattivante panoramica sul Lario. Proseguendo lungo la strada per 1,4 km, si godono delle fantastiche vedute fino a giungere a San Bartolomeo (1195 m), dove si trova una pedana di decollo per il parapendio (11,4 km – ore 1,45 – 989 metri di dislivello).
Da questo punto ha inizio l’agro-silvo-pastorale che, immerso in una fantastica pineta, presenta da subito una serie di rampe devastanti: solamente i più allenati saranno in grado di rimanere in sella tuttavia, fortunatamente, si alternano tratti dove è possibile rifiatare. Appena usciti dalla vegetazione ci troviamo all’Alpe di Mezzo (1516 m) - (14,1 km – ore 2,25 – 1318 metri di dislivello) da dove si scorge la Bocchetta di Chiaro e, alla sua destra, la cima del Monte Berlinghera. Un ultimo durissimo strappo permette di arrivare all’inizio del sentiero dove non ci sono alternative che caricarsi la MTB a spalla: a questo punto per arrivare in vetta, ci aspettano 350 metri di esclusivo portage superabili in 35/40 minuti.
Passiamo dalla Bocchetta di Chiaro (1670 m) - (14,7 km – ore 2,45 – 1462 metri di dislivello), dove si trova la famosa altalena, per poi risalire a fatica la lunga cresta ovest che ci permette di toccare la cima dove sono visibili i resti di una cappella degli Alpini (15,7 km – ore 3,15 – 1719 metri di dislivello). Dopo una meritata sosta ci avviamo nella lunghissima discesa verso l’Alpe Pescedo: la cresta panoramica risulta, molto tecnica nella prima parte a causa del terreno friabile ma più scorrevole nella seconda. Arriviamo a sfiorare le belle baite dove parte l’itinerario chiamato “Vikingo Trail”: tutta questa parte di percorso che andremo ad affrontare ambientata in un bosco molto selvaggio caratterizzato da belle pendenze, tratti impegnativi per sassi smossi, radici e ostacoli vari dove è necessario saper guidare la MTB (alcuni passaggi con la bici a mano alternati a flow).
E’ bene fare attenzione in alcuni punti dove il sottobosco è molto sporco e trascurato con il rischio di perdita dell’orientamento (la traccia GPS è INDISPENSABILE). Transitati dall’Alpe Godone (1419 m) - (18,3 km – ore 3,40) proseguiamo fino all’Alpe Cagarozza (1110 m) dove incontriamo un tratturo che imbocchiamo verso destra, lungo una breve salita. Successivamente percorriamo 300 metri di asfalto ma, poco prima di Fordeccia, pieghiamo a sinistra in Via Colorina; appena dopo alcune casette abbandoniamo la stradina (21,3 km – ore 4,10), giriamo decisamente a destra in discesa sul sentiero che poco più sotto risulterà impedito dalla fitta presenza di felci che limitano la visibilità del terreno.
Successivamente raggiungiamo il piccolo borgo di Peledo: superati pochi metri, lungo la strada asfaltata, svoltiamo a sinistra seguendo la parte finale dell’itinerario che ci riporterà sulle sponde del lago. Giunti a questo punto però ci aspettano ancora momenti dove non è possibile abbassare la concentrazione: tratti assai tecnici e molto smossi, un’interminabile mulattiera gradinata che taglia i tornanti asfaltati ed un mix di pezzi fluidi e scorrevoli, vanno a chiudere quest’impegnativa ma entusiasmante escursione.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
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