Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Almenno San Salvatore (BG)
- LUOGO ARRIVO: Almenno San Salvatore (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,00 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 30,4 km
- DISLIVELLO: 1295 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: da Clanezzo a Valcava 99% - da Valcava a Roncola 60 % - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tutto l'anno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Nessuno - Passaggio a Roncola San Bernardo
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Nessuno
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Val Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: Giunti a Roncola San Bernardo è possibile scendere direttamente lungo la strada provinciale fino al punto di partenza
- PERCORSO REVISIONATO IL: 28.04.2024
- NOTE: Indispensabile una full e la traccia GPS IMPORTANTE: da effettuarsi solamente nei giorni festivi per il divieto di transito nelle cave Italcementi ATTENZIONE!!! Si segnalano criticità nell'ultimo tratto del sentiero in discesa che da Roncola San Bernardo porta a Strozza: prima della zona dove è situata la "cava dismessa", l'itinerario è diventato impraticabile a causa della folta vegetazione che, negli ultimi tempi, ha quasi chiuso completamente il passaggio (* vedi nota nella descrizione del percorso). E' IMPORTANTE sapere che lungo tutti i sentieri del Comune di Strozza esiste il divieto di transito alle MTB.
Parcheggio consigliato
Descrizione

Indimenticabile pedalata sul primo rilievo delle Orobie, da dove la vista sconfina sulla pianura bergamasca, come fosse un’immensa terrazza panoramica. Correremo infatti sui due versanti del largo crinale, a cavallo fra la Valle Imagna e la Val San Martino: passeremo fra le cave Italcementi, scollineremo a Valcava, all’ombra delle grandi antenne, toccheremo la verde cima del Monte Linzone, per concludere l’itinerario lungo la ciclabile della Valle Imagna, passando dalla Roncola San Bernardo. Parcheggiamo vicino alla zona industriale di Almenno S. Salvatore a 290 metri, (verso Clanezzo) e saliamo lungo Via Clanezzo; allo stop scendiamo a sinistra per 700 metri sulla S.P. 14 della Valle Imagna, per poi infilare a destra, Via Martiri di Cefalonia che porta sulla S.P. 172. Giriamo a destra attraversando le vie di Almenno San Salvatore, andando in direzione Roncola.

Saliamo fra i larghi tornati che, con buona pendenza, portano alla frazione Carobais; alla stretta curva successiva abbandoniamo l’asfalto, entrando verso sinistra in Via Cave Quarzo dove continuiamo sull’ombreggiata e pianeggiante sterrata. Dopo il primo tornante facciamo attenzione ad abbandonare la principale, imboccando quella che, seccamente, piega a sinistra e con il fondo sassoso sale fino ad uno slargo, dove vediamo un box metallico verde. Seguendo le indicazioni Linzone, spingiamo la MTB per circa 15 minuti, giungendo ad un largo dosso, situato poco sopra alle Baite Monte Piacca (11,4 km - ore 1,10 - 632 m di dislivello). Ora lo scenario è davvero bello: ammiriamo la sterminata pianura sotto di noi e, dall’altro lato, le immense cave dominate dalle slanciate antenne di Valcava.

Scendiamo a sinistra di traverso nel prato, puntando un grande albero a filo del bosco da dove parte un bel sentiero segnalato con bolli blu e gialli; oltre uno stretto passaggio in cemento ci troviamo sopra ad un grosso impianto ai piedi delle polverose cave, poi la breve sterrata porta alla strada asfaltata (sbarra). Transitiamo sopra Collepedrino, sulla ripida salita che conduce alla strada di servizio delle Cave Italcementi: importante sapere che è bloccata al transito in più punti da grosse sbarre metalliche, perché lungo il suo sviluppo attraversa il cantiere, perciò il passaggio è sopportato solamente nei giorni festivi. La larga sterrata sale rapidamente a tornanti, con pendenze anche impegnative verso Valcava, ed è intervallata da un tratto in asfalto.

Mentre pedaliamo nel particolare ambiente, possiamo scorgere sulla destra la croce del Monte Linzone, nostro obiettivo. Superato un rilassante pezzo pianeggiante, siamo sulla provinciale che si inerpica da Torre dè Busi dove, piegando a destra, in breve tocchiamo il frequentato Passo di Valcava a 1340 metri (19,3 km - ore 2,25 - 1190 m di dislivello). Pochi metri più avanti, infiliamo il largo sentiero che sfiora le recinzioni del centro trasmittente di Valcava (una delle postazioni radio-tv più importanti del nord Italia) che per la verità, incutono un po’ di timore. Ad una sbarra imbocchiamo il sentiero a sinistra che, correndo sullo spartiacque, intervallando alcuni brevi pezzi a piedi, in circa 30 minuti porta alla grande croce del Monte Linzone che si erge a 1392 metri (21,3 km - ore 2,55 - 1295 m di dislivello).

Specialmente in una giornata limpida, il paesaggio è davvero di quelli mozzafiato; in lontananza vediamo: il Monte Rosa, le Alpi Marittime e alle nostra spalle buona parte delle Alpi Orobie; come in un volo di parapendio, ai nostri piedi l’immensa distesa della pianura bergamasca, con Milano che chiude lo sfondo. Iniziamo la discesa sulla dorsale, piegando poi a destra, per fare una visita al caratteristico Santuario del Linzone. Seguiamo il sentiero marcato CAI n° 571 lungo il primo tratto scorrevole, arrivando più sotto in prossimità di una zona rocciosa, dove troviamo un bivio; decidiamo di abbandonare temporaneamente il principale, andando a destra lungo un tratto più “panoramico - alpinistico” che, all’inizio presenta salti fra grossi massi, obbligandoci con la bici a mano per circa 10 minuti (è comunque possibile proseguire sul n° 571, un poco meno impegnativo).

Più in basso si ricollega con l’originario migliorando nella scorrevolezza, ma rimane per tutto il suo sviluppo molto difficile e se bagnato, parecchio scivoloso. L'intera discesa è molto tecnica e impegnativa: per affrontarla in sicurezza sono indispensabili notevoli capacità e sicurezza nella conduzione della MTB! Improvvisamente tocchiamo l’asfalto (24 km - ore 3,25) a Roncola San Bernardo (854 metri) dove, in successione, davanti alla chiesa curviamo a sinistra, poi subito a destra per Via San Defendente, infilando più sotto a destra Via Cà Midì. Poco prima di Cà Bragos lasciamo la stradina, immettendoci nel sentiero a sinistra, segnalato con alcune frecce verso Cà Moschè - Sentiero dei borghi. Questo tratto di discesa presenta alcune difficoltà di orientamento, perciò è indispensabile la traccia GPS.

Più sotto giriamo a destra verso il “Sentiero degli Zingari”, sfioriamo Ca Liger (* Come evidenziato nelle note, per evitare l'ultimo tratto, poco oltre questo punto è consigliabile abbandonare temporaneamente la traccia GPS e abbassarsi per non molto nella vegetazione, raggiungendo le case che si trovano nella parte alta di Strozza) e, passando attraverso una cava dismessa, (cancello da scavalcare) ci ritroviamo sulla provinciale della Valle Imagna. Proseguiamo a sinistra, tagliando per intero l’abitato di Strozza ma, prima della curva, scendiamo verso l’alto ponte metallico (del Chitò) che scavalca il Torrente Imagna. Ora, in completo relax, percorriamo la pianeggiante pista ciclabile che termina nella parte alta di Clanezzo, dove troviamo la strada asfaltata che scende fino ad uno stop, vicino alla chiesa. A questo punto non rimane che curvare a destra, attraversare un ponte e, in breve, ritrovandoci nel punto di partenza, andando a chiudere questo panoramico itinerario.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
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Vista panoramica dal Monte Linzone mt. 1392
Il video del percorso
Il giudizio dei bikers
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