Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Piazzatorre (BG)
- LUOGO ARRIVO: Piazzatorre (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 2,20 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 9,0
- DISLIVELLO: 475 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: da fine sterrato all'attraversamento della Valle di Pegherolo 50 % - nel restante percorso 99 %
- STAGIONI CONSIGLIATE: tutto l'anno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Nessuno
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: diverse fontane
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Val Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO REVISIONATO IL: 28.03.2023
- NOTE: consigliata una full e utile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Avventura totalmente immersa in un ambiente naturale ed unico, inserita in un’area di natura selvaggia, dove il silenzio è il vero protagonista; solamente il rumore delle nostre ruote artigliate che corrono sul terreno e dai balzi dei camosci, spaventati al nostro passaggio, rompono la quiete. L’attraversamento del desolato vallone, con le pareti dei Monti Secco e Pegherolo strapiombanti sopra le nostre teste, incutono un po’ di timore, regalandoci sensazioni indimenticabili. Nonostante sia breve questo itinerario non è assolutamente banale: è da considerarsi impegnativo per i tratti a spinta e tecnici, dove è richiesta una buona capacità nella conduzione della MTB.
Dal comodo e ampio parcheggio, situato a fianco dell’Ufficio Turistico, (mt. 850) muoviamo i primi colpi di pedale sulla provinciale piegando verso sinistra; solamente dopo un centinaio di metri, infiliamo subito sulla destra il breve, ma ripido strappo indicato da alcune frecce per Via Malicco e Mezzoldo. Prima di addentrarci nella vegetazione ammiriamo il particolare sfondo creato dalla chiesa parrocchiale sotto di noi e dall’altro lato la valle di Mezzoldo, con il Monte Fioraro come sfondo. Inizia ora una fantastica pedalata che si snoda nella bella faggeta, alternando brevi salitelle a veloci tratti pianeggianti, sempre con ottimo fondo, liscio e compatto. Oltre una caratteristica roccia che sporge sopra il sentiero, sfioriamo un piccola baita, superando poi un lieve dislivello che arriva ad un rudere.
Durante la breve discesa notiamo un largo tracciato che si stacca sulla destra, con direzione Valle di Pegherolo: esso sarà l’ultima parte della discesa che permetterà di chiudere l’anello, prima di ritornare al punto di partenza. Proseguendo diritti verso Prati di Pegherolo, in breve, ci ritroviamo nella Valle di Pegherolo ad una grande fontana con vicino un acquedotto che alimenta il paese di Piazzatorre (km. 2,2 - ore 0,25 - 95 m di dislivello). Curviamo ora a destra, in salita sullo sterrato per circa 200 metri, transitando in seguito sopra una sorta di ponte in cemento; attraversato il vallone quasi sempre in secca, continuiamo sul sentiero marcato CAI n° 134 che inizialmente avvicenda tratti con pendenze sostenute, ad altri semi pianeggianti.
Dopo un breve pezzo sconnesso da superare a piedi, riprendiamo lungo una serie di impegnativi tornanti, pedalabili grazie ad un buono allenamento e favoriti dal terreno scorrevole. Giunti ad una seconda fontana non resta che spingere la MTB per circa 10 minuti, arrivando così ad largo trivio che imbocchiamo a destra; passati sotto un capanno da caccia, improvvisamente sbuchiamo nei soleggiati Prati di Pegherolo, fantastica radura punteggiata da belle baite. Passiamo davanti alla costruzione che si trova sulla stessa linea e scendiamo nel pascolo, tenendo sulla destra il solitario ciliegio, puntando al piccolo nucleo di Sambiör, situato a mt. 1100 (km. 3,8 - ore 1,05 - 305 m di dislivello).
Aggiriamo le case, riprendendo il sentiero che passa appena sopra una recinzione metallica, entrando subito dopo nel bosco; in breve ci ritroviamo in una macchia erbosa che risaliamo fino alla baita posta sul dosso, per poi “imbucarci” definitivamente nella folta vegetazione. Questo paesaggio naturale di rara bellezza, praticamente sconosciuto ai bikers, forse perché posizionato in una zona poco frequentata e selvaggia, trasmette un senso di esplorazione. In successione passiamo sopra un rudere e scavalchiamo un canale franoso; la pedalata è interrotta da alcuni brevi strappi e da diversi ostacoli superabili a spinta, ritrovandoci più avanti ai piedi di una parete rocciosa.
Durante l’escursione non di rado è possibile avere come insoliti compagni di viaggio gli abitanti di questa zona: camosci, caprioli e aquile. Proseguendo arriviamo al bivio che, grazie ad un ripidissimo tracciato, porta alla scoperta dell’imponente Arco di Pegherolo, maestosa architettura di pietra. Poco più avanti scendiamo decisamente a destra ritrovandoci nel tormentato e scenografico vallone, disseminato da grossi massi sovrapposti; (km. 5,3 - ore 1,35 - 425 m di dislivello) sbirciando verso valle, fra i due versanti, vediamo il Pizzo Baciamorti e il Monte Sodadura. Un po’ a fatica attraversiamo il fondo, dirigendoci verso la traccia ben visibile scavata sul bordo opposto.
Iniziamo ora la discesa che sopratutto nella prima parte, è molto tecnica e deve essere affrontata con grande cautela: è molto insidiosa e scivolosa, presenta parecchi ostacoli che consigliano qualche tratto a piedi. Fra sassi ricoperti di muschio seguiamo alcuni bolli gialli, fino a giungere alla base di una strapiombante parete di roccia bianca. Ora il sentiero disegnato nella pineta si allarga e il fondo migliora, garantendo il divertimento nei lunghi traversi e fra le strette curve che portano sull’itinerario dell’andata. Chiuso l’anello non resta che ripercorrere in senso contrario il percorso, fino a quando non appare il profilo del campanile della chiesa, per poi giungere nel vicino parcheggio.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Traccia GPS
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
Il giudizio dei bikers
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