Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Olmo al Brembo (BG)
- LUOGO ARRIVO: Olmo al Brembo (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,00 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km 28,5
- DISLIVELLO: 1243 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO per la ripida salita e la discesa, in alcuni tratti molto tecnica, dove è richiesta padronanza nella conduzione della MTB e capacità tecniche.
- CICLABILITA’: 99%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rifugio Monte Avaro - RistOrobie
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Olmo al Brembo - Santa Brigida - Cusio
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Val Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: da Taleggio, passando per Santa Brigida, è possibile ritornare velocemente ad Olmo al Brembo lungo la strada asfaltata.
- PERCORSO REVISIONATO IL: 08.06.2022
- NOTE: Consigliata una MTB full - Indispensabile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
L’interessante itinerario proposto, seppur “penalizzato” dalla salita completamente su strada asfaltata, riserva agli amanti delle discese adrenaliniche grandi sorprese. Per giungere ai Piani dell’Avaro, mt. 1704, magnifica “terrazza panoramica” sulle Prealpi Orobie, la fatica è notevole, ma sarà ampiamente ricompensata dall’interminabile discesa mozzafiato, quasi integralmente off-road. Passando per luoghi incantati e borghi poco conosciuti, fra boschi e prati ben curati, il divertimento è assicurato; per affrontare in sicurezza il percorso sono indispensabili: allenamento, una notevole capacità e sicurezza nella conduzione della MTB. Punto di partenza è Olmo al Brembo, (mt. 556) dove parcheggiamo vicino al Comune, situato sulla sinistra del lungo viale. Andiamo a sinistra attraversando: prima il centro del paese poi il ponte (fontana) che, curvando a sinistra, conduce ad Averara e Santa Brigida. Pedalando lungo la verde e poco trafficata valle, guardando in alto, vediamo i pascoli del Monte Avaro e, sulla sinistra, proprio sull’altra sponda del torrente che scende dalla Val Mora, il sentiero che percorreremo poi in discesa.
Attraversiamo l’abitato di Averara, (mt. 720) transitando sotto l’antico porticato e continuiamo su salite più impegnative lungo alcuni tornanti che, passando per Bindo, portano a Santa Brigida (a mt. 805) (fontana sotto la scalinata della chiesa). Pedaliamo in direzione Cusio ammirando in alto davanti a noi il maestoso Pizzo Tre Signori; superato il piccolo paese, (fontana) la pendenza diventa molto ripida e faticosa, impegnandoci fino alla chiesetta di S. Maria Maddalena, nel tratto più duro della salita. Riprendiamo un po’ fiato nella bella e fresca pineta, insistendo lungo i numerosi tornanti che portano ai Piani dell’Avaro a mt 1704, con l’ultimo tratto sterrato e pianeggiante. Attraversiamo l’ampio piazzale, sfioriamo RistOrobie, (km 16,9 - ore 2,00 - mt. 1148 di dislivello) andando ad imboccare la stradina bianca che d’inverno è utilizzata come pista di fondo. Dopo un tornante andiamo in leggera discesa, puntando verso Baita Foppa Bona, dove possiamo godere di una grandiosa panoramica; da destra verso sinistra vediamo i Monti: Triomen, Pizzo dei Tre Signori, Grignone, Zuccone Campelli, Pizzo Baciamorti, Venturosa, Menna, Pizzo Arera e, per finire, la zona dei Laghi Gemelli.
Dalla baita facciamo una piccola deviazione rispetto alla traccia GPS, tenendoci un po’ più a sinistra sulla dorsale erbosa; improvvisamente compare la grande statua in bronzo del Cristo Redentore, posizionata su un belvedere, a protezione dei paesi sottostanti. Risaliamo pochi metri e scendiamo a sinistra sul largo dosso per poi tagliare nel pascolo, puntando in direzione di un capanno da caccia situato ai bordi della pineta. Pochi metri sotto il roccolo, entriamo nel bosco cercando di individuare la ripida e poco evidente traccia che, girando verso destra, porta ad una valletta dove troviamo alcune frecce metalliche che indirizzano verso Cusio Alto e Chiesa S. Alberto. Pieghiamo a sinistra sul sentiero CAI che, nella prima parte, è davvero tormentato per la presenza di grossi sassi e notevoli balzi, obbligandoci con la bici a mano per pochi minuti. Correndo nel selvaggio versante boscoso, poco più sotto il tracciato migliora notevolmente, portandoci ad attraversare un canale, delimitato a valle da cavi d’acciaio.
Al bivio posto poco prima di un masso, curviamo a sinistra e, in breve, sbuchiamo in una macchia erbosa dove si trova una baita solitaria; (km. 19,8 - ore 2,40) ritornati nella vegetazione il sentiero si allarga ma, poco prima di una stradina, bisogna prestare attenzione nel piegare decisamente a sinistra, andando ad incrociare il tratturo sottostante. Curviamo ancora a sinistra, sfioriamo una casetta con le inferiate rosse (passiamo alcuni metri metri sotto la traccia GPS sul sentiero sottostante) e proseguendo diritti, arriviamo ad una grande baita con muri di sassi a vista, situata nei Prati di Taleggio, da dove possiamo ammirare una caratteristica veduta su Santa Brigida. Continuiamo seguendo il percorso marcato CAI n° 105, alternando tratti di prato e bosco; passiamo sopra una santella, sfiorando più avanti un’abitazione con la scritta: “La combricola del Blasco”. Mediante un’acciottolata siamo al singolare Oratorio di S. Alberto (km. 21,5 - ore 3,00) e, poco più sotto, incontriamo un bellissimo sentiero che arriva da Cusio, dove sterziamo a sinistra, sempre sul 105, verso Loc. Caprile.
Percorrendo un tratto della “Johnny Cattaneo MTB RACE”, con andamento sali-scendi, proseguiamo nel bel bosco di faggi, rasentando una baita con un affresco sulla parete; al bivio successivo stiamo a sinistra, dirigendoci verso un cartello: pericolo caduta massi. Giunti prima di una stalla solitaria nel prato, (per un breve tratto abbandoniamo la traccia GPS) scendiamo a destra aggirando la recinzione di legno, per poi incontrare vicino ad una casetta la mulattiera. Girando a sinistra, più avanti, passiamo vicino ad alcuni acquedotti; ad un evidente incrocio, dove troviamo un palo in metallo con frecce CAI, ignoriamo l’itinerario che prosegue diritto, piegando a destra, verso la strada sottostante. Toccato l’asfalto, giriamo a destra e, in breve siamo alle prime case della graziosa Frazione Taleggio (km. 24,5 - ore 3,30). Pochi metri prima della caratteristica fontana, imbocchiamo il percorso che, staccandosi sulla sinistra, va a sfiorare il perimetro di un recinto e prosegue zizzagando ripidamente in un prato, da dove godiamo di una bella vista su Santa Brigida.
Giunti nella caratteristica Fraz. Bindo scavalchiamo il ponticello e passando sotto la provinciale, fra le case, siamo sulla strada sottostante; dopo aver “tagliato” il tornante successivo attraversiamo l’asfalto e, proprio sotto un box di prismi in cemento, scendiamo tre gradini. Al termine del sentiero andiamo a destra e, pochi metri dopo un ponte, saliamo ancora a destra, lungo la sterrata, seguendo le indicazioni Val di Guèi e segnavia CAI n° 105. Quando la strada spiana, di fronte ad una casetta solitaria, infiliamo il sentiero che prende il via a sinistra e porta ad un bivio, in corrispondenza di una valletta. Curviamo a sinistra percorrendo la bella Val di Guèi: caratterizzata dal primo tratto scorrevole, per poi tagliare un versante molto scosceso a picco sul torrente, dove è indispensabile prestare molta attenzione, specialmente se il fondo è bagnato moderare la velocità.
Superiamo alcuni strappetti in salita dove sono presenti delle protezioni con cavi; proseguendo nel bel bosco arriviamo ad un grande pannello in legno e, poco più avanti, dove il sentiero costeggia il corso d’acqua ammiriamo una bellissima ansa con una parete rocciosa ed alcune cascatelle. Dopo un angolo pic-nic, spingiamo la bici per qualche metro, passando poi sotto una bella casetta situata in una macchia erbosa. Siamo ad un bivio: attraversando il ponticello a sinistra si arriva subito a Olmo chiudendo l’itinerario, mentre noi proseguiamo verso la Fraz. Cugno Basso (cartelli indicatori). Il tratto iniziale, in salita per un centinaio di metri, va effettuato con la bici a mano, poi si torna in sella con le dovute cautele: si pedala tagliando un pendio molto ripido, protetto a valle da cavi. In seguito il sentiero diventa più scorrevole fino ad una gradinata sconnessa che termina nelle case della caratteristica Fraz. Cugno. Passati sotto un arco sbuchiamo in una piazzetta, dove curviamo a sinistra sulla strada asfaltata; attraversiamo il ponte trovandoci a pochi metri dal parcheggio, nostro punto di partenza.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Traccia GPS
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
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Vista panoramica dalla statua del Cristo Redentore
Il video del percorso
Il giudizio dei bikers
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