Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Olmo (BG)
- LUOGO ARRIVO: Olmo (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 3,25 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km 23,0
- DISLIVELLO: 1077 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO per le salite molto ripide e le discese tecniche
- CICLABILITA’: 99 %
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: passaggi a Piazzatorre
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontane a Piazzolo, Piazzatorre, in Valle di Pegherolo, sorgente S. Lucia ed alcuni ruscelli
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: quest’itinerario è stato pensato come un unico percorso, ma può benissimo essere diviso in
tre anelli; il fulcro dei circuiti è Piazzatorre, pertanto si può decidere di percorrerne solamente una parte. - PERCORSO REVISIONATO IL: 15.03.2023
- NOTE: Consigliata una MTB full - Indispensabile la traccia GPS Per i frequenti cambi di direzione è utile avere la descrizione del percorso a portata di mano.
Parcheggio consigliato
Descrizione

Quest'itinerario è stato pensato come un unico percorso, ma può benissimo essere diviso in tre anelli; il fulcro dei circuiti è Piazzatorre, pertanto si può decidere di percorrerne solamente una parte. La caratteristica di questa gita consiste nel continuo cambio di terreno e di ambiente in cui ci troveremo a pedalare, ma predominante comune sono le bellissime pinete e boschi dove veramente si respira ossigeno a pieni polmoni. Arrivando da Bergamo attraversiamo per intero l'abitato di Olmo al Brembo andando in direzione Piazzatorre; alla Fraz. Malpasso (mt. 593), prima della strettoia, sulla destra depositiamo l'auto nell'ampio parcheggio. Iniziamo a pedalare in leggera salita fino al ponte vicino alla centrale, dove seguiamo l'indicazione a destra per Piazzolo. Poco oltre l'arco (km 2,2) giriamo a sinistra per "Via Cara a tutti", (fontana nella piazza) da dove ha inizio una serie di ripide rampe che, passando per Costa Sant 'Antonio, portano all'inizio della strada sterrata (sbarra in metallo).

Nella prima parte procediamo con pendenza moderata; successivamente in un rado bosco saliamo lungo alcuni tornanti che, anche a causa del fondo più ghiaioso, ma comunque sempre pedalabile, risultano impegnativi. La salita termina su una larga sella in Loc. Forcella a 1006 m (km 4,8 - ore 0,50 - 393 m di dislivello); sulla sinistra troviamo due casette e, proprio sotto un pannello di legno, a filo fra prato e bosco, continua una stradina bianca realizzata nel 2013. Ci infiliamo nella macchia, sfioriamo una baita diroccata e dopo alcuni saliscendi, improvvisamente il percorso si trasforma in sentiero; scavalchiamo due piccoli torrenti, dopodichè un tratto pianeggiante ci permette di "gustarci" la bellissima pineta. Iniziamo la discesa prestando attenzione, per la presenza di sassi smossi e radici sporgenti; dopo essere passati sotto le funi della vecchia bidonvia, al primo tornante, ignoriamo il sentiero a destra, rimanendo sulla mulattiera principale fino alla Sorgente S. Lucia (fontana).

Continuando in discesa incrociamo un largo sentiero, dove curviamo a sinistra per pochi metri e poi subito a destra attraversiamo, in sequenza, due piccoli ponticelli in cemento. Superati pochi metri a spinta, ritorniamo in sella pedalando su una mulattiera cementata che ci permette di raggiungere la strada asfaltata davanti ad una chiesetta gialla dedicata a Santa Lucia (km 6,8 - ore 1,05). Girando a destra, poco dopo, affrontiamo il ripido viale alberato (al bivio sopra il campo sportivo a sinistra) e continuiamo fino al Campeggio Piazzatorre, in Loc. Piazzo (1102 m). Dopo un centinaio di metri, curviamo a sinistra in Via Piazzo, entrando nell'ampio parcheggio sterrato (km 8,7 - 625 m di dislivello) da dove ha inizio la dura salita: ci porterà a pedalare lungo gli interminabili 27 ripidi tornanti che risalgono il famoso "Ghiaione".

Usciti dal bosco il panorama si apre, permettendoci di catturare una caratteristica vista dall'alto del paese, sovrastata dal Monte Torcola e, più in basso, si può riconoscere la "Forcella", nostro punto di scollinamento verso Piazzatorre. La scalata è molto impegnativa per la pendenza e il fondo, perché nonostante sia liscio, è ricoperto da uno strato di ghiaia, obbligandoci ad impegnarci molto per non perdere la pedalata. L'opportunità di riprendere fiato ci permette di ammirare sopra le nostre teste: i meravigliosi pinnacoli rocciosi, i caratteristici buchi naturali e i canaloni che degradano dal Monte Secco. Bisogna però prestare attenzione nell'individuare l'unica briglia in cemento, con alcuni pali metallici arancioni, poco prima del grande sbarramento; abbandoniamo la sterrata, (km 11,0 - ore 2,10 - 909 m di dislivello) infiliamo il sentierino pianeggiante, poi tramite una scaletta in ferro, scavalchiamo il canalone, arrivando sul versante opposto.

Giunti nel bosco camminiamo in piano, incrociando facilmente il sentiero marcato CAI n° 118; la ripida serpentina, completamente ciclabile, perde rapidamente quota totalmente nel bosco, fra divertenti ostacoli naturali, ma richiede comunque una buona padronanza e sicurezza nella conduzione della MTB. Al termine di un tratto diritto, ad un bivio, pieghiamo decisamente a sinistra, passiamo a monte di un canale artificiale, arrivando sul lato opposto. L'esaltante "picchiata" continua fino sul fondo del largo dosso, dove, una repentina curva a sinistra, porta sull'asfalto, in Via Piazzo; all'incrocio giriamo a destra, poi, sopra il campeggio a sinistra, passando sul ponticello in legno. Curviamo subito a destra, sul sentiero che scende fra il torrente e una recinzione metallica, dove si possono vedere alcuni daini e diverse specie di animali. Seguendo il sentiero ben marcato incontriamo un tratturo che, scavalcando il torrente, rapidamente porta sulla strada asfaltata. Percorriamo in discesa il viale alberato fino in fondo, giriamo a sinistra in piano, e poi ancora subito a sinistra, passiamo fra due casette rustiche (km 13,7 - ore 2,30).

Un sentiero con una staccionata a valle porta ad un ponticello in cemento e, successivamente, un paio di brevi strappetti conducono all'attraversamento di un torrentello. Proseguiamo curvando a destra e ripassiamo sotto la Sorgente Santa Lucia; seguiamo il largo sentiero principale, superando due ponticelli di legno, per arrivare, velocemente, alla vecchia stazione di partenza della bidonvia per Monte Torcola. Ora, su asfalto, passiamo davanti al Municipio, fino alla strada principale dove pieghiamo a sinistra; allo stop (campi di tennis) giriamo a destra fino all'Albergo Piazzatorre, per poi continuare in discesa verso la chiesa (sotto la chiesa fontana). Pochi metri prima della stradina che porta alla parrocchiale, saliamo a destra lungo la breve, ma ripida, rampa in Via Malicco, (km 15,6 - ore 2,40) dove, in uno splendido bosco di faggi, ha inizio un bel sentiero.

Con un ottimo fondo, alterna tratti pianeggianti ad alcuni saliscendi e termina in discesa incrociando uno sterrato in Valle di Pegherolo (fontana) - (km 17,6 - ore 3,00 - 1014 m di dislivello). Andiamo a sinistra in discesa, raggiungendo velocemente la strada asfaltata nelle vicinanze della Loc. Piazzole; giriamo a destra e, allo stop, a sinistra in direzione Olmo al Brembo. L'itinerario sembra volgere al termine ma, per mettere la ciliegina sulla torta, al ponte della centrale, continuiamo fino a Piazzolo. All'ingresso del paese, prima del cartello "Piazzolo", scendiamo a destra sulla "mulattiera Ajali", (km 21,8 - ore 3,15) che, con alcuni veloci tornanti, arriva ad un ponticello; ora non resta che curvare a sinistra, portando a termine questo entusiasmante itinerario.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
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Vista panoramica dal "Ghiaione" di Piazzatorre
Il giudizio dei bikers
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