Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Poggiridenti (SO)
- LUOGO ARRIVO: Poggiridenti (SO)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,45 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 31,1
- DISLIVELLO: 1925 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO MPEGNATIVO per la lunghezza e il notevole dislivello
- CICLABILITA’: dall'acquedotto sopra la Casera di Mara, alla Bocchetta di Mara 10% - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: nessuno
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: diverse fontane
- CARTINE: KOMPASS N° 93 "Bernina - Valmalenco - Sondrio"
- PERCORSI ALTERNATIVI: giunti a Boirolo, è possibile ritornare a Poggiridenti tramite la strada asfaltata
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 30.08.2017
- NOTE: Consigliata una MTB full - Specialmente nella parte in discesa, è molto utile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Interessante percorso in provincia di Sondrio, disegnato sul versante retico della media Valtellina, che regala ampi panorami sugli imponenti tremila orobici e non solo; non richiede grandi capacità tecniche nella conduzione della MTB, ma il notevole sviluppo e dislivello di questo anello, necessita di un grande allenamento. Depositiamo l’auto nel comodo parcheggio davanti alla chiesa di Poggiridenti, (494 m) dove è possibile fare scorta d’acqua; prendiamo a sinistra verso Montagna in Valtellina, poi alle prime case, in corrispondenza di un piazzaletto, curviamo a destra, in salita, lungo Via Ponte Prada. La pedalata si fa subito faticosa, fra i larghi e ombreggiati tornati sfiora Cà Mazza e giunge alla chiesetta di Santa Maria Perlungo (915 m).
Seguendo le indicazioni per “Alpe Mara” arriviamo a Scessa (1272 m) dove, poco dopo, l’asfalto lascia il posto ad una bella carrareccia sterrata (km. 9,9 - ore 1,20 - 770 m di dislivello). Un interminabile zig-zag di curve che non concede respiro, con pendenze costanti, a tratti anche impegnative, conduce alle prime baite dell’Alpe Mara. Man mano si sale si spalancano particolari panoramici su Sondrio, disteso nel fondovalle e dominato dai profili delle Alpi Orobie. Alternando tratti bitumati ad altri con fondo compatto, raggiungiamo la Casera di Mara (1951 m) da dove, in breve, siamo ad un acquedotto.
Manteniamo la direzione sinistra, segnalata da una freccia per Bocchetta di Mara, ma ben presto la salita s’impenna, non lasciando diversa alternativa che spingere la bici. Approfittando di una bella fontana, situata vicino ad una baita solitaria, ci concediamo una pausa prima di affrontare l’ultimo faticoso strappo. Ad esclusione di un breve pezzo pedalabile: con le ruote verso il cielo superiamo, in circa 30 minuti, i 200 metri di dislivello che dividono dalla bocchetta lungo il sentiero ben marcato nel pascolo. Finalmente giungiamo alla larga sella della Bocchetta di Mara, a 2342 m, indicata da due omini di pietra (km. 17,8 - ore 3,30 - 1875 m di dislivello); essa si trova fra l’imponente Corno Mara sulla sinistra e il più modesto Dosso Liscio a destra.
Abbandoniamo le MTB alla forcella poi, a piedi, percorriamo la lunga dorsale, splendido balcone sulla Valtellina e sul versante nord delle Orobie, fino ai 2387 m del Dosso Liscio. Ritornati sui nostri passi in sella, iniziamo la discesa sul versante opposto prima su sentiero, ma ben presto incrociamo una carrareccia che porta facilmente all’Alpe Rogneda alta (2186 m). Imbocchiamo ora il tratturo che, proprio di fronte alla malga, scende nel pascolo e si ricollega più in basso alla stradina principale, costituita da due ripidissime strisce di cemento. Velocemente giungiamo su un pianoro erboso dove troviamo la chiesetta di Santo Stefano e il Rifugio Alpino (1806 m).
Prendiamo lo scosceso sentiero che, fra bosco e prato, arriva a Boirolo (1525 m) - (km. 23,5 - ore 4,10); ignoriamo l’asfalto, infilando il tracciato a fianco dei pali della corrente che, incrociando alcune volte lo stradone porta a Prasomaso. Ci abbassiamo passando vicino a due enormi strutture abbandonate (una volta adibite a sanatori) poi, più sotto, seguiamo per circa 500 m. la strada asfaltata; prima di un tornate, bisogna fare attenzione a prendere a destra una larga mulattiera che, con un breve ma ripido strappo, conduce a Prati Gaggi. Un ultimo impegnativo sentiero perde velocemente quota, portandoci fra le case della parte alta di Poggiridenti, per poi ritornare comodamente, fra le coltivazioni di mele, al punto di partenza.
Buona pedalata e buon divertimento
Buona pedalata e buon divertimento
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
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