Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Val Taleggio - Località Ponte del Becco (BG)
- LUOGO ARRIVO: Val Taleggio - Località Ponte del Becco (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 1,30 effettiva
- LUNGHEZZA PERCORSO: Km. 11,7
- DISLIVELLO: mt. 453
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: 99%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tutto l'anno
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Sottochiesa - Santuario di Salzana
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO REVISIONATO IL: 03.06.2021
- NOTA: Causa l'attraversamento del torrente in Valle Asinina, questo percorso è da effettuarsi solamente dopo un lungo periodo in assenza di piogge.
Parcheggio consigliato
Descrizione

Da San Giovanni Bianco risaliamo in auto la Val Taleggio attraversando il caratteristico “Orrido”; quando le “gole rocciose” si allargano, parcheggiamo l’auto in un piccolo parcheggio sulla sinistra, prima di un ponticello, (a destra sopra la strada ci sono dei bacini dell’acqua) in località Ponte del Becco (mt. 593). Pedaliamo su pendenze regolari nella verde e tranquilla Val Taleggio; giunti alle porte di Sottochiesa, 200 mt. prima del paese, a destra, pochi metri prima di un grande muraglione in cemento, dobbiamo infilare una stradina sterrata che, con un ripido strappo, si alza sopra la strada asfaltata. Con un buon fondo e con media pendenza continuiamo fino ad uscire dal bosco, dove scorgiamo il campanile ed il paese di Sottochiesa (mt. 758).

Passiamo davanti alla chiesa (fontana) e attraversiamo per intero il centro del paese fino ad arrivare ad uno stop, dove curviamo a destra verso Pizzino. Mentre pedaliamo, alla nostra destra, vediamo il selvaggio versante del Monte Cancervo e più dietro, il Monte Venturosa. Alla Frazione Grasso giriamo a sinistra seguendo le indicazioni Rifugio A. Gherardi, Piani d’Artavaggio e, alle prime case di Pizzino, andiamo a destra seguendo la stradina asfaltata che sale con pendenze molto impegnative, fra prati ben tenuti. Superata con parecchia fatica Loc. Areghiglio, la vista si allarga: la panoramica Val Taleggio con, sullo sfondo, il profilo “seghettato” del Monte Resegone. Poco prima di un tornante, vicino ad un pannello e ad una freccia indicante Fraggio, abbandoniamo l’asfalto, piegando a sinistra seguendo un tratturo in leggera discesa.

Dopo un breve strappetto in cemento, al primo incrocio, giriamo a sinistra su un sentiero verde in discesa che, si infila fra muri a secco e le case del piccolo ed antico borgo di Fraggio (mt. 992). Molte abitazioni sono ridotte a ruderi, ma la piazzetta erbosa, posta davanti alla chiesa di S. Lorenzo è davvero caratteristica (km. 6,6 - ore 0,45 - mt. 432 di dislivello). Seguiamo la mulattiera con segnavia CAI n° 155 in discesa che, con alcuni gradini, sfiora un bacino dell’acqua. Il tracciato, alternando tratti veloci con altri rovinati, (da affrontare con parecchia cautela) porta ad un trivia vicino ad un ruscello, dove dobbiamo continuare leggermente a destra, passando a fianco di una catena. Pedaliamo nel prato, transitiamo davanti al solitario Santuario di Salzana, (fontana) e usciamo dal cancello successivo, proseguendo in discesa sulla mulattiera segnalata da una freccia in legno per Sottochiesa.

Fra boschi e prati, una stradina in cemento corre velocemente fino ad incrociare la strada asfaltata, dove curviamo a destra e, poco dopo a sinistra, ripercorrendo a ritroso il passaggio precedente. Passiamo davanti alla chiesa e, girando a sinistra, abbandoniamo la via principale, infilandoci fra due case a fianco di un ristorante, in Borgo Santa Rosa. Seguendo le indicazioni Ponte Forcola percorriamo il vicolo stretto fra le case, fino ad una fontana, (acqua) per proseguire poi diritti lungo la strada agro-silvo-pastorale. Pressoché in piano, fra prati ben curati e alcune stalle, il tracciato termina sotto ad una grande baita. Dopo avere ammirato il luogo veramente bello e tranquillo, passiamo sulla destra dell'edificio ed entriamo nel bosco, continuando sulla mulattiera che si dirige verso la valle. Ad un bivio in corrispondenza di tre baite, di cui due diroccate e una ristrutturata, scendiamo a destra su alcuni gradini verso Ponte Forcola.

Superando alcuni tratti parecchio tecnici ed impegnativi, a causa di sassi smossi ed il terreno scivoloso, con qualche passaggio difficoltoso e con la bici a mano, arriviamo nella Valle Asinina. Con molta attenzione scavalchiamo, per tre volte consecutive in 100 mt., il torrente lungo una traccia non molto marcata. Riprendiamo il sentiero in piano che, in breve, ci porta al caratteristico e antico Ponte di Forcola; non considerando il sentiero che conduce a Cartiglio, pedaliamo, sfiorando le sponde della valle, sbucando in una macchia erbosa dove andiamo a destra, lungo il bordo del prato. Dopo aver individuato un tratturo, che prende il via con un breve strappo, si prosegue poi nel bosco su una comoda e veloce stradina sterrata che, rapidamente, ci riporta al piccolo parcheggio, da dove siamo partiti.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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