Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Riale - Formazza (VB)
- LUOGO ARRIVO: Riale - Formazza (VB)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,15 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 29,3
- DISLIVELLO: 1045 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dal P.so S. Giacomo al P.so del Corno 50% - dal P.sso del Corno all'Alpe Bättelmatt 70% - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: piena estate
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rifugio Maria Luisa e Capanna Corno Gries
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Riale
- CARTINE: KOMPASS N° 89 - Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero - Val Formazza Valle Antigorio
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 03.07.2020
- NOTE: utile una front e la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione

Dopo quasi 20 anni ritorniamo in Val Formazza ricalcando le orme di questo fantastico percorso a cavallo con il confine elvetico, sulla punta più estrema a nord del Piemonte. Viste le caratteristiche questo itinerario di all-mountain è diventato nel tempo un “classicissimo” della zona: disegnato in un ambiente superbo d’alta montagna costeggia grandi laghi artificiali, scavalca passi alpini, riservando molte emozioni nella lunga discesa. Ma c’è un tratto di 300 metri davvero magico, che da solo merita la trasferta: la straordinaria vista sul Lago del Gries, dominato dal ghiacciaio che scende dal Blinnenhorn, è visibile dal Passo del Corno e, in una giornata limpida, lascia senza parole. Il biglietto da visita dell’alta valle è ben rappresentato dalla cascata del Toce.

In auto diversi tornanti superano il grande salto portandoci sulla piana di Riale , dove parcheggiamo con facilità. Iniziamo a pedalare scaldandoci lungo il tratto pianeggiante asfaltato ma, al bivio poco prima di Riale (1729 m), imbocchiamo la strada sterrata che si avvia verso destra. La carrozzabile che sale con lunghi tagli e larghi tornanti è caratterizzata dal fondo compatto e pendenza moderata, dalle panoramiche curve a gomito delimitate da caratteristici muretti in sasso e dalla vista sul sottostante Lago di Morasco, circondato da severe montagne, che è davvero notevole. Dove la strada spiana, appena dopo una condotta forzata di colore verde, vale la pena curvare a destra lungo la stradina ripida e sassosa che porta in breve al Lago Castel (2216 m), dominato dal Monte Basodino (km. 6,9 – ore 1,05 – 525 m di dislivello).

Tornati sulla strada principale svoltiamo a destra in direzione dello sbarramento del Toggia: sfioriamo il Rifugio Maria Luisa ritrovandoci sulla diga del grande lago (2191 m) e attraversiamo il “muraglione” proseguendo poi sul lato destro dell’invaso da dove possiamo ammirare la particolare sagoma della Punta del Castel, con il profilo molto simile a quello del Pizzo del Diavolo nelle Alpi Orobie. Ritornati sulla riva sinistra del Lago Toggia, lo costeggiamo tramite una lunghissima stradina bianca che, con dolce pendenza, porta al Passo San Giacomo (2313 m) - (km. 13,3 – ore 1,45 – 670 m di dislivello).

Ora proseguiamo a sinistra sul sentiero verso il cippo di confine, per poi iniziare la discesa sul versante nord della Val Bedretto; la marcia è notevolmente rallentata dalle soste continue per scattare foto ed ammirare il grandioso panorama. Giunti in territorio svizzero un lungo single track in terra battuta taglia il versante molto scosceso della montagna che, con passaggi esposti e delicati scavalcamenti a piedi di alcuni canali, (specialmente con presenza di neve) si mantiene sui 2200 mt. di quota. Questo tratto si presenta come incantevole e divertente ma deve essere affrontato con attenzione e con le dovute cautele! Risalendo la Val Corno la pendenza si accentua, obbligandoci in più punti con la bici a spalla (in totale 20 minuti), fino a raggiungere la Capanna Corno Gries (2338 m) - (km. 17,8 – ore 2,35 – 820 m di dislivello).

Dopo una pausa riprendiamo a salire, alternando brevi intervalli in sella con altri a spinta, scavalcando diverse macchie nevose, fino a raggiungere il Passo del Corno (2484 m) - (km. 20,3 – ore 3,20 – 1015 m di dislivello) situato sopra uno slanciato laghetto naturale. Immersi in un contesto naturale di grande suggestione scendiamo sulla cresta di una morena verso il Lago di Gries, sovrastato dall’imponente ghiacciaio e dal Blinnenhorn che domina questo eden. Pedalando per pochi minuti su un alto balcone raggiungiamo il Passo del Gries (2479 m), ultimo valico di giornata che riporta in Italia. La discesa che ci attende è esaltante, ma un po’ “vertiginosa”: sono indispensabili notevoli capacità ed esperienza nella conduzione della MTB.

La prima parte del sentiero è ciclabile con curve strette e terreno liscio mentre, dopo aver attraversato il torrente, diventa particolarmente ripido scassato e sassoso, obbligandoci ad una decina di minuti con la bici a mano. Giunti sulla piana dell’Alpe Bättelmatt incontriamo la polverosa sterrata di servizio Enel che conduce direttamente sulla sponda del Lago di Morasco (1815 m) - (km. 27,7 – ore 4,05). Sotto la diga troviamo alcuni tornanti asfaltati che possiamo in parte evitare “tagliando” grazie ad alcune scorciatoie, giungendo poi definitivamente sull’altopiano di Riale, ed in pochi minuti al punto di partenza.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Traccia GPS
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
Il giudizio dei bikers
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