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Rifugio Curò - Lago Barbellino - Lizzola

Lunghissimo "off road" incassato fra le alte vette dell'Alta Valle Seriana, dove le "Cascate del Serio" danno spettacolo

Caratteristiche


  • LUOGO PARTENZA:   Valbondione (Alta Valle Seriana) BG  
  • LUOGO ARRIVO:   Valbondione (Alta Valle Seriana) BG 
  • TEMPO DI PERCORRENZA:   ore 5,00 effettive
  • LUNGHEZZA PERCORSO:   km 26,8
  • DISLIVELLO:   1413 mt.
  • GRADO DI DIFFICOLTA’:   MOLTO IMPEGNATIVO
  • CICLABILITA’:   da Valbondione al Rif. Barbellino 80% - dal Rif. Barbellino al bivio descritto nella relazione 100 %
     dal bivio alla selletta 1% - dalla selletta a Valbondione 97%
  • STAGIONI CONSIGLIATE:   tarda primavera - estate - autunno
  • RIFUGI D’APPOGGIO:   Rif. Curò tel. 0346.44.076 - Rif. Barbellino tel. 339/6165067
  • ACQUA LUNGO IL PERCORSO:   Valbondione e vari torrenti
  • CARTINE:   KOMPASS N° 104 - Foppolo - Valle Seriana
  • PERCORSI ALTERNATIVI:   dal bivio, descritto nella relazione, è possibile senza problemi, seguire integralmente fino
    a Valbondione il percorso fatto durante la salita
  • PERCORSO EFFETTUATO IL:   21.08.2010
  • NOTE:   Consigliata una full – Specialmente nella parte in discesa, è utile la traccia GPS

Parcheggio consigliato


Descrizione

ImmagineVista su Cascate
Valbondione, situata a 900 mt. s.l.m., incassata fra ripide e alte vette nell'Alta Valle Seriana, luogo dove le "Cascate del Serio", alcune volte all'anno, danno spettacolo è il punto di partenza di questo panoramico e gratificante percorso. A metà paese, sulla sinistra, parcheggiamo l'auto nel grande piazzale vicino al palazzetto dello sport. Senza possibilità di riscaldare i muscoli, iniziamo a pedalare in salita risalendo completamente l'abitato, seguendo le indicazioni Rifugio Curò. Imbocchiamo la stradina a sinistra che, poco dopo, diventa sterrata e si sviluppa con un buon fondo, ma con una pendenza sempre continua e impegnativa. All'uscita del bosco la traccia si stringe diventando una larga mulattiera e, in alcuni tratti, i sassi smossi obbligano a procedere a spinta; guardando in alto scorgiamo il locale invernale del Rifugio Curò e, a sinistra, il salto di rocce dove l'acqua fuoriuscita dal Lago del Barbellino, crea le spettacolari cascate.

ImmagineDirezione Rifugio Curò
Procediamo in sella una serie di larghi tornanti, ad esclusione di alcuni pezzi molto sconnessi, per arrivare ad un lungo traverso molto caratteristico, scavato nella parete verticale e strapiombante del versante, permettendoci di arrivare al Rifugio Curò, (km. 7,5 - ore 1,40 - mt. 958 di dislivello) situato in una posizione incantevole a 1895 mt. Seguendo le indicazioni Lago naturale Barbellino, andiamo a destra passando sopra la cappelletta e lo spettacolo che si presenta è davvero notevole: l'invaso del Lago Barbellino con l'acqua verde, dove si riflettono le montagne che superano i 3000 mt. di quota, chiuso a valle dalla diga. Una suggestiva e divertente pedalata sul lungolago attraversa alcuni spumeggianti torrentelli, portandoci nell'incavo del Fiume Serio, dove la larga mulattiera si incunea.

ImmagineLago del Barbellino
Spingendo per pochi pezzi la MTB, scorgiamo il Rifugio Barbellino posto sopra un dosso; in pochi minuti ci troviamo sulle sponde del silenzioso Lago superiore di Barbellino a mt. 2128 (km. 11,3 - ore 2,20 - mt. 1182 di dislivello). Pur essendo a fine estate, vediamo ancora grandi depositi di neve immeggersi nelle acque. Dopo una meritata pausa al rifugio, giriamo le spalle al maestoso Monte Torena (mt. 2911) e ripercorriamo, in discesa, la strada percorsa in precedenza. Ritornati in vista del grande lago, è impossibile resistere a qualche scatto panoramico; oltre il Rifugio Curò affrontiamo con estrema cautela, oppure a piedi, il delicato passaggio nella roccia e continuiamo fino al primo tornante dove troviamo le indicazioni per Lizzola, sentiero marcato CAI n° 306 (km. 17,4 - ore 3,10).  

ImmagineVista su Lago del Barbellino
A questo punto abbiamo due opportunità: seguire integralmente fino a Valbondione, senza problemi il percorso fatto durante la salita, oppure cavalcare il "Sentiero delle Orobie" fino nelle vicinanze di Lizzola. Se decidiamo per la seconda, dobbiamo essere consapevoli che il sentiero è molto impegnativo e faticoso perché: frequenti e lunghi sono i tratti in cui la bici è da spingere o portare; si transita su uno stretto tracciato malagevole scavalcando ripidi e scivolosi canaloni. Nella parte iniziale prima corriamo sul fianco scosceso del monte, poi affrontiamo due ripidi intervalli con la MTB a spinta per circa 10 minuti. Catturando particolari vedute su Valbondione, con molta attenzione, superiamo alcuni aerei dirupi con terra smossa, camminando per altri 15 minuti.

ImmagineRifugio Barbellino
Al bivio ignoriamo il sentiero CAI n° 306 che scende verso Lizzola, per continuare in quota sul n° 304; (nel 2017 ci viene segnalato che nella prima parte ci sono diverse piccole frane e prima del passo tratti infestati da rovi) più avanti, per raggiungere il Passo delle Miniere, non resta altra possibilità che caricarsi la bike a spalla per coprire in circa 20 minuti, i 130 mt. di dislivello. La faticosa ascesa termina finalmente ad una selletta, (km. 18,9 - ore 4,00- mt. 1413 di dislivello) da dove godiamo una fantastica panoramica; la discesa è caratterizzata dal primo tratto da fare a piedi: molto ripida, ingombra di vegetazione e con molti ostacoli. Poco sotto, l'itinerario diventa ciclabile: inizialmente è tecnico ed impegnativo da affrontare con attenzione, ma abbassandoci di quota risulta scorrevole e divertente. Ad un bivio, nelle vicinanze del torrente, abbandoniamo il "Sentiero delle Orobie", curviamo a destra nel pascolo e passiamo davanti alla bella malga, proseguendo in piano verso il bosco di faggi.

ImmagineVista su Valbondione
 Nella prima parte il fondo è molto rovinato per la presenza di grossi sassi, ma, in breve, diventa completamente liscio, veloce e molto divertente; mantenendo sempre la traccia principale, sbuchiamo nel centro di Lizzola a mt. 1258 (km. 23,5 - ore 4,40) dopo aver compiuto il lunghissimo "off road". Passando a fianco della chiesa e, tagliando tutto il centro del paese, arriviamo sulla strada provinciale dove giriamo a destra per pochi metri. In concomitanza della prima casa del paese, abbandoniamo l'asfalto e infiliamo il sentiero che scende a sinistra; alcune frecce di colore giallo indicano la mulattiera che taglia la serie di tornanti, riportandoci a Valbondione.  

Buona pedalata e buon divertimento.


Altre informazioni

Traccia GPS:     puoi scaricare la traccia in formato GPX cliccando qui

Tracciato Google Earth
Profilo di elevazione con pendenze
Immagine
Foto

Galleria fotografica del percorso

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