Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Campodolcino - Valchiavenna (SO)
- LUOGO ARRIVO: Campodolcino - Valchiavenna (SO)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 6,30 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 40,6
- DISLIVELLO: mt. 1615
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: 98 %
- STAGIONI CONSIGLIATE: estate
- RIFUGI D’APPOGGIO: Passaggio a Madesimo e Rifugio Bertacchi
- CARTINE: KOMPASS N° 92 - Chiavenna - Val Bregaglia
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO EFFETTUATO IL: 30.08.2008
- NOTE: Consigliata una full
Parcheggio consigliato
Descrizione

Partiamo dal paese di Campodolcino (mt. 1066)
e seguiamo per intero la vecchia e caratteristica strada asfaltata che,
a tornanti e con alcune brevi gallerie, porta a Pianazzo (attenzione:
alle prime case seguire la strada vecchia, a destra). Giunti a
Madesimo, (mt. 1538) poco dopo la partenza della seggiovia, giriamo a
destra in direzione Motta Alta; in breve, su sterrato, raggiungiamo il
grande e incombente monumento dorato della Madonna (km. 11 - ore 1,20 - mt. 800 di dislivello) poi, tramite un sentierino, raggiungiamo l'incantevole Lago Azzurro (mt. 1853).

L'itinerario prosegue verso gli impianti che
salgono da Madesimo che, con andamento saliscendi, porta nel Vallone del
Groppera e alle baite omonime (mt. 1910). Scendiamo velocemente su
asfalto fino alle prime case di Madesimo poi, evitando di passare nel
paese, pedaliamo leggermente a monte su sentieri e stradine sterrate,
fino alla Frazione Macolini. Seguiamo ora per tutto il suo sviluppo, la
strada sterrata che corre lungo la parte
superiore dei larghi costoloni erbosi degli Andossi, superando alcuni
brevi, ma ripidi strappi asfaltati.

Vale sicuramente la pena lasciare la bici
all'inizio del sentiero che, con alcuni tratti strapiombanti, in circa
30 minuti porta al Lago di Emet e al Rifugio Bertacchi a mt. 2196 (km.
25,4 - ore 3,50 - mt. 1463 di dislivello). Ritornati sui
nostri passi, risaliamo in sella e scendiamo lungo la stradina che
porta alla SS. n° 36 a metà del Lago di Montespluga e ci dirigiamo, a
sinistra, verso la prima diga di Stuetta. Passiamo alla base della diga e
risaliamo su una sterrata che conduce alla seconda diga; ora ci aspetta
un'impressionante e molto particolare discesa nelle Gole del
Cardinello, caratterizzata nella prima parte da un percorso
completamente strapiombante e scavato nella roccia.

La massima prudenza e qualche pezzo con la
bici a mano, permettono di percorrere, con sicurezza, questo tratto
bellissimo e affascinante, fino a raggiungere la larga strada sterrata
che termina a Isola (mt. 1268). E' ora possibile, risalendo su asfalto
qualche centinaio di metri in direzione Pianazzo, imboccare un
sentierino che, correndo sulle sponde del Torrente Liro, ci riporta a
Campodolcino.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Traccia GPS
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Galleria fotografica del percorso
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