Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: S. Giovanni Bianco (BG)
- LUOGO ARRIVO: S. Giovanni Bianco (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 3,50 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 30 km
- DISLIVELLO: 1144 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dalla Chiesetta S.S. Trinità alla strada asfaltata 95% - da Cascina Vecchia a Costa di Dossena 95%
nel restante percorso 100% - STAGIONI CONSIGLIATE: tutto l’anno
- RIFUGI D’APPOGGIO: passaggio nei paesi
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Costa S. Gallo – S. Gallo – Costa di Dossena e Bosco
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: 1 dalla Frazione Costa, passando per Dossena e S. Gallo)
(2 da Bosco Entro, passando per S. Pietro) è possibile ritornare al punto di partenza - PERCORSO REVISIONATO IL: 03.09.2023
- NOTE: Consigliata una MTB full - Indispensabile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
L’interessante percorso, inserito nella media Val Brembana, si snoda sulla sinistra orografia della valle lungo il versante che, da S. Giovanni Bianco, porta fino ai piedi del Monte Vaccareggio, sopra Dossena. E’ tracciato lungo una ragnatela di sentieri inediti, fra fitti boschi, antiche frazioni e ampie vedute sulla valle. Arrivando da Bergamo passiamo nel centro di San Giovanni Bianco (401 m) e, poco prima della chiesa parrocchiale, giriamo a sinistra seguendo le indicazioni Cornalita; continuiamo fino ad un grande parcheggio, a fianco di un supermercato, dove parcheggiamo l’auto. Saliti in sella ritorniamo sulla strada provinciale e, allo stop, giriamo a destra per 50 metri; curviamo a sinistra andando ad attraversare il grande ponte, seguendo le indicazioni San Gallo e Dossena. Iniziamo a salire, lungo la strada poco trafficata, pedalando su pendenze regolari; passiamo per località Piazzo, attraversiamo Fraz. San Pietro d’Orzio e, dopo il Santuario di Costa S. Gallo, tramite un falsopiano siamo alla Fraz. San Gallo.
Mentre affrontiamo una serie d’impegnativi tornanti, godiamo di una bella panoramica con San Giovanni Bianco adagiato nel fondovalle e la catena di monti che lo sovrastano; in successione, da destra vediamo i Monti: Cancervo, Sornadello, Molinasco e Zucco. Ad una sorta di colle, pochi metri prima della chiesetta dedicata alla S.S. Trinità, (9,7 km - ore 1,10 - 593 m di dislivello) pieghiamo a sinistra verso un pannello di legno, (indicazioni: Miniere del Paglio - Pignolino - nr. 599C) da dove imbocchiamo il sentiero che, infilandosi nel bosco, passa sotto una recinzione metallica. Superati due incroci, dove teniamo a sinistra, raggiungiamo una bitumata con una palizzata di legno che seguiamo in salita solamente per pochi metri; infiliamo l’itinerario che inizia in leggera discesa e che porta allo scavalcamento di due vallette in rapida successione. Dopo pochi passi, continuiamo passando sotto il muro di una casetta solitaria nominata "Spuncc"; più avanti siamo ad un bivio poco sopra un capanno da caccia, punto in cui giriamo a destra sulla ripida salita, spingendo per circa 5 minuti.
Transitiamo sotto ad un secondo capanno, per poi raggiungere in breve la stradina asfaltata. Curviamo a sinistra in piano fino all’incrocio dove pieghiamo a destra, in salita, verso Lavaggio e Cascina Vecchia. Pedaliamo su ampi tornanti con pendenze impegnative, in una rado bosco di betulle e faggi, andando ad incontrare, dove il panorama si apre, una sterrata che in discesa porta a Lavaggio a 1190 metri, riconoscibile dal silo verde, a fianco di una grande stalla. Continuiamo diritti e superiamo un tratto in salita asfaltato poi, mediante una gippabile (al bivio a destra), passiamo fra prati ben curati e belle baite. La stradina termina a Cascina Vecchia, (15,6 km - ore 2,15 - 935 m di dislivello) dove tenendo la sinistra, passiamo davanti ad un garage, dirigendoci verso due baite nel prato; dall’angolo posteriore seguiamo l’ottimo sentiero segnalato con il nr. 599 che s’infila subito nel bosco, correndo lungo le pendici del Monte Vaccareggio.
Quando la pendenza si fa più accentuata, bisogna prestare attenzione ad abbandonare il percorso principale, piegando decisamente a destra, passando sopra un prato. Percorriamo in sequenza sotto ad un rudere e a due capanni da caccia, alternando la progressione con alcuni brevissimi pezzi a spinta; al termine di un lungo muro di pietre, al bivio, curviamo a sinistra lungo la discesa che, a causa del fondo coperto da sassi smossi, diventa molto impegnativa, richiedendo notevole attenzione. Continuando sotto una casetta, tramite un sentiero parzialmente ingombro di vegetazione arriviamo in Loc. Costa di Dossena, sull’asfalto; lo seguiamo a destra, ma solamente per pochi metri, imboccando la breve cementata a sinistra. Seguendo esattamente per il resto del percorso le indicazioni Via Mercatorum, rapidamente sbuchiamo sulla strada vicino all’acquedotto comunale, dove andiamo a destra. Nella curva dopo Cà di Lares ci ritroviamo sulla traccia precedente che ripercorriamo solo per un centinaio di metri, perché andremo a passare sulla sterrata (segnaletica: Miniere del Paglio - nr. 599C - strada a fondo chiuso) che scende a sinistra (19,5 km - ore 2,45).
In coincidenza di una curva bitumata abbandoniamo la stradina bianca, seguendo il sentiero che infilandosi nel bosco va subito ad attraversare una valletta. Al primo e al secondo incrocio che si trova vicino ad una piccola pozza, teniamo a sinistra; passiamo sopra una recinzione metallica e dove l’itinerario si allarga, pieghiamo decisamente a destra, in discesa. In breve ci troviamo su una sterrata che seguiamo fino ad un tornante posto sopra ad alcune casette, dove curviamo a destra, abbandonando la principale. Pochi metri più sotto prima di una catena, vicino ad una fontanella, procediamo a sinistra lungo il sentiero che in breve porta al bel borgo di Bosco Entro (22,6 km - ore 3,05). Scendiamo per poco fra le case, lungo la mulattiera che gira a destra verso la vegetazione; al bivio pieghiamo a sinistra, sfioriamo un’antica fontana e in corrispondenza di una casa residenziale siamo sull’asfalto.
Tenendo a sinistra, ci troviamo sotto la chiesa della Fraz. San Pietro, (25,1 km - ore 3,20) andando a ricalcare perfettamente la traccia precedente, fino poco oltre il Santuario. Dopo il cartello "San Gallo", al termine di Via Mulera, alcuni gradini invitano ad imboccare la mulattiera a destra, in discesa; alternando pezzi rettilinei a secchi tornantini, con alcuni tratti da affrontare con attenzione specialmente se bagnata, arriviamo ad incrociare lo stradone. Proseguiamo diritto lungo l’acciottolata, ma dopo due strette curve ravvicinate e un breve tratto malagevole, al bivio pieghiamo decisamente a destra. Passiamo sopra al centro sportivo, sfioriamo Fraz. Briolo e, in coincidenza di un acquedotto, tagliamo la strada asfaltata, proseguendo diritto. Rapidamente ci ritroviamo sullo stradone a S. Giovanni Bianco: attraversiamo il ponte, allo stop giriamo a destra e dopo 50 metri, nuovamente a sinistra, ritornando al punto di partenza.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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