Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: San Pellegrino Terme (BG)
- LUOGO ARRIVO: San Pellegrino Terme (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 3,05 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 25,6 km
- DISLIVELLO: 855 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MEDIO IMPEGNATIVO per la ripida salita e la discesa, in alcuni tratti dove è richiesta padronanza nella conduzione della MTB e capacità tecniche.
- CICLABILITA’: 99%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera, estate e autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: passaggio nei paesi
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: San Antonio Abbandonato
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO EFFETTUATO IL: 22.05.2024
- NOTE: Consigliata una MTB full – nella discesa è utile traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Arrivando da Bergamo al primo semaforo giriamo a destra, attraversiamo il ponte e, dopo pochi metri, entriamo nel grande parcheggio in Via Piazzo (368 m). Per scaldare i muscoli, iniziamo a pedalare sulla pista ciclabile che costeggia il fiume Brembo, in direzione Ambria fino a Zogno (334 m) dove, duecento metri prima del grande ponte, saliamo a destra per una breve stradina che passa a fianco di una chiesetta, portandoci sulla strada statale. Alla rotonda curviamo a destra verso il centro del paese, percorriamo il viale alberato con il fondo in pavè, fino a Piazza Italia (6 km), da dove ha inizio la lunga ed impegnativa salita che ci condurrà a S. Antonio Abbandonato. Sfiorando la chiesa parrocchiale, continuiamo a pedalare, passando nella zona alta di Zogno lungo la tranquilla strada asfaltata che, con successione a tornanti, zizzaga fra prati ben curati e parecchie piccole frazioni, posizionate sul versante soleggiato. Seppure il fiato sia corto, la vista cattura immagini panoramiche: sul fondovalle, sui monti soprastanti e sullo sfondo verso la pianura, rendendo meno faticosa la scalata.
Finalmente, dove la strada spiana, siamo a S. Antonio Abbandonato a 987 m; (13,8 km - ore 1,20 - 660 m di dislivello) e, alla fontana vicino alla chiesa, approfittiamo per fare una sosta e per riempire le borracce. Continuiamo su asfalto in piano e poi in discesa, fino al bivio che, a sinistra, scende a Brembilla, mentre noi andiamo a destra fino a Catremerio a 988 m, caratteristica frazione, rimasta pressoché intatta negli anni. Passiamo sopra la chiesa, proseguendo in piano dove incontriamo un cancello con alcuni cartelli indicanti il divieto di transito, perchè la strada è privata: per evitare di scavalcare la chiusura, è possibile seguire con la bici a mano il sentiero CAI nr. 595 che, un centinaio di metri prima, sale a destra, riportandoci più sopra in traccia. Nel caso invece dovessimo decidere di ignorare il divieto, imbocchiamo alcuni ripidi ed impegnativi tornanti asfaltati che, prima nel bosco e poi nel prato, portano alla Santella di Grosnello (17,1 km - ore 2,00 - 825 m di dislivello). Dopo un pausa, imbocchiamo il sentiero in discesa, alla destra della Santella, seguendo le indicazioni di alcune frecce metalliche per Sussia - San Pellegrino Terme e segnavia CAI n° 506.
Pedaliamo nel bel bosco di faggi sul percorso sistemato e allargato di recente che, se bagnato, è molto scivoloso e fangoso; con andamento saliscendi, usciamo in un prato punteggiato da alcune baite e lo attraversiamo completamente in piano. Al suo termine, curviamo in discesa a destra ritornando nel bosco; passiamo a fianco di una vecchia vasca per l'abbeveramento del bestiame e continuiamo fino al bivio che infiliamo, a destra, in leggera discesa. Un'acciottolata mulattiera, stretta fra due muri di sassi, conduce ad un'isolata casa ristrutturata e, dal prato, scendiamo lungo un tratturo che arriva ad un bivio, a destra. Dopo pochi metri siamo a Sussia (1066 m) e, dalla terrazza antistante la casa con le bandiere disegnate sulle pareti, (18,4 km - ore 2,15 scendiamo lungo la tecnica mulattiera (oppure a ritroso per la strada sterrata) che sfiora una chiesetta e termina incrociando lo sterrato, fino alla Cappella Madrera.
Abbandoniamo la strada e percorriamo, in piano, il sentiero che ha inizio a sinistra della cappelletta arrivando ad una specie di colletto, dove curviamo a destra e, cautamente, perdiamo quota (al bivio tenere a sinistra), fino a trovarci sopra ad alcune ville recintate da una rete metallica. Giriamo a sinistra procedendo per pochi metri oltre la recinzione e, immediatamente a destra, lungo un ripido tracciato che scende a tornantini fino ad incontrare un sentiero. Curviamo ora a sinistra, pedalando su un fondo completamente piatto, senza ostacoli, che taglia il fianco del monte terminando in Valle Borlezza, vicino ad un antico mulino diroccato (21,6 km - ore 2,40). Percorrendo lo sterrato che segue parallelamente il torrente, con due corti strappi, si giunge alla parte finale, su una ripida discesa cementata, fino ad Aplecchio. Curviamo a sinistra per 200 metri, passando fra le case della frazione, fino al termine dell'asfalto dove troviamo un cartello "strada a fondo chiuso".
Pieghiamo a sinistra, affrontando in discesa nel prato la larga e lunga gradinata che metterà alla prova i nostri ammortizzatori, in direzione della sottostante località Paradiso; andiamo a destra, passiamo davanti al grande edificio e proseguiamo diritto verso la mulattiera nel bosco, fino al ponticello che si trova sopra le rotaie della funicolare. Pedaliamo per una decina di metri a sinistra, verso l'acquedotto, infilando poi a destra in discesa la mulattiera che nell'ultima parte richiede un'ottima capacità nella conduzione della bici: se bagnata è molto scivolosa. Una serie di impegnativi gradini portano a sfiorare le mura del Casinò di San Pellegrino Terme; ora su asfalto a sinistra, e poi subito a destra superiamo il semaforo ed attraversiamo il ponte. Passando dietro al Grand Hotel, ci apprestiamo a chiudere il bellissimo e divertente itinerario ad anello che si concluderà al vicino parcheggio.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
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