Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Valpiana - Serina (BG)
- LUOGO ARRIVO: Valpiana - Serina (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4.45 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 44,3 km
- DISLIVELLO: 1339 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MEDIO IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dalla Baita Alpe Grem al Passo del Colle di Zambla 70 % - nel restante percorso 100 %
- STAGIONI CONSIGLIATE: primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Baita Alpe Grem (privato)
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Oltre il Colle, Passo di Zambla, Santuario e a Riso
- CARTINE: KOMPASS N° 104 - Foppolo / Valle Seriana
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO REVISIONATO IL: 25.06.2023
- NOTE: Consigliata una MTB full - Molto utile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione

Questa bella gita ha come luogo di partenza Valpiana, situata a pochi chilometri oltre Serina. Scollinando, attraverso il Passo di Zambla, andremo a visitare i due versanti della Valle del Riso, scendendo lungo l’entusiasmante itinerario che passa alla base del selvaggio Monte Alben, per poi risalire alle pendici del Monte Grem. Giunti a Valpiana (1020 m) superiamo la chiesa e continuiamo per circa 200 metri, dove lasciamo l’auto nel piccolo parcheggio sulla destra in Via Forcella; saliti in sella andiamo verso Oltre il Colle (fontana) e, pedalando su medie pendenze, arriviamo al Passo di Zambla a 1270 m – fontana (8,5 km – ore 0,30 – 245 m di dislivello). Giriamo a destra sulla sterrata in direzione Conca dell’Alben – Pista Fondo e proseguiamo addentrandoci nel bosco, fino ad arrivare presso una casetta bianca con le imposte rosse, situata al Passo della Crocetta.

Di fronte alla casa deviamo a sinistra, seguendo la segnaletica per Madonna del Frassino e le indicazioni CAI n° 526B (da seguire fedelmente); scendiamo lungo un tratturo che poco sotto si trasforma in un bel sentiero ciclabile, tecnico solamente in un breve tratto. Scesi alcuni gradini siamo al bel Santuario della Madonna del Frassino a 954 m - fontana, (12,2 m – ore 1,05) posto su un poggio panoramico della Valle del Riso dove, a fianco della statua di Papa Giovanni, imbocchiamo il tratturo che entra nel bosco. Ai due bivi teniamo a sinistra, seguendo le indicazioni Chignolo. Pedaliamo nella bella faggeta alternando tratti veloci, ad altri improvvisi ripidi strappi, per poi continuare diritti verso Chignolo e Calchera. In corrispondenza di una ripida rampa abbandoniamo il tratturo piegando a sinistra, su un largo tracciato che, in salita, punta verso un prato. Seguendo lo stretto sentiero nella macchia erbosa, arriviamo al complesso rustico di Mirarol, che si supera passando per un caratteristico sottopasso ad arco.

Appena sotto le case parte una mulattiera in discesa che sfiora un muro di sassi; rientrati nel bosco ritroviamo la trattorabile, dove dobbiamo continuare diritti, ignorando prima la deviazione a sinistra e subito dopo quella a destra. Proseguiamo in discesa verso Chignolo, indicato da una freccia e passando sotto i selvaggi canaloni del Monte Alben, giungiamo in Valle Noseda, dove si trovano i bacini dell’acquedotto comunale. Percorriamo la carrareccia principale che corre in piano, fino ad arrivare ad una salita e a un ripido breve strappo che porta ad una selletta; seguiamo il segnavia CAI n° 526 che conduce in un prato e ad una stradina in cemento che termina alla chiesetta di Chignolo (826 m) frazione d’Oneta (17,5 km – ore 1,45 – 402 m di dislivello). Dal piccolo borgo, chiamato “Balcone della Valle del Riso” per la caratteristica posizione panoramica, scendiamo lungo la strada asfaltata a tornanti che in 3,5 km, attraversando un ponte sul torrente (fontana) conduce a Riso (525 m)

Scendiamo fino all’incrocio, per poi salire a sinistra, fino ad immettersi sulla strada provinciale n° 46 della Valle del Riso; continuando, al secondo bivio svoltiamo a destra per Gorno, dove ad uno slargo deviamo a destra per Via Cornello (cartello indicatore per alpeggi Grem, Grina, Grolla e contrade S. Giovanni, Cavagnoli). Su pendenza impegnativa arriviamo a Calchera; appena dopo un parcheggio saliamo a sinistra, seguendo la direzione indicata dal cartello per gli alpeggi: Grem, Grina, Golla e loc. Basello e Plicosa. Pedalando lungo la salita più regolare, a tornanti, su verdi prati ben curati e dolci pendii che scendono dalle cime di Grina, con panorama: sulla Valle del Riso, sul Pizzo Formico e sull’altopiano di Clusone, poco oltre Loc. Plicosa, ad una curva verso destra seguiamo l’indicazione “Via Grem”.

Ai piedi del Monte Grem la strada si spiana, entrando nel Parco delle Orobie Bergamasche; più avanti l’asfalto termina (29.7 km – ore 3,05 – 1040 m di dislivello), divenendo una bella sterrata per 600 metri, per continuare poi, ancora asfaltata, fino ad una svolta dove si trova il cartello indicatore: “sentiero etno naturalistico Baita Alpe Grem”. Vale però sicuramente la pena proseguire fino alla Baita Bassa di Grem dove termina la sterrata, per godere la bella vista panoramica: sul Monte Alben, sul Passo di Zambla, su parte del percorso in discesa e sui resti delle miniere di blenda e calamina. Ritornati sulle nostre tracce, scendiamo a destra sulla scalinata in pietre che, poco dopo, termina sul piazzale del Baita Alpe Grem a 1200 m (32,1 km – ore 3,20). Prendiamo ora a destra il faticoso e un pò noioso sentiero con segnavia CAI n° 223, che si addentra subito nel bosco e corre in una lunga diagonale. Alternando tratti ciclabili con altri che, a causa dell’affioramento di rocce e sassi, specialmente se bagnati, diventano estremamente scivolosi, costringendoci ad affrontarli con la bici a mano (attualmente ci sono due alberi a terra di traverso sul sentiero).

Il sentiero termina in Loc. Sinele (35,3 km - ore 4,05). Immettendoci su una carrareccia deviamo a sinistra dove raggiungiamo il bivio sul quale sorge una tribulina e ancora a sinistra, in breve, arriviamo al Passo di Zambla (1270 m). A questo punto per ritornare a Valpiana attraversiamo la strada asfaltata e, ripercorrendo per poco il percorso fatto in precedenza, pedaliamo sulle piste da sci di fondo arrivando, senza problemi, al Pian della Palla. Al bivio ignoriamo l’indicazione per Oltre il Colle, ma deviamo a sinistra passando vicino ad una piccola pozza d’acqua nel centro del prato; proseguendo sempre su buon fondo, arriviamo in Loc. Pian della Mussa dove, scendiamo a destra nel prato a fianco della pozza, collegandoci alla pista sottostante. Il lungo e sassoso sterrato perde velocemente quota, scendendo a tornanti nel bosco e incrociando al termine l’asfalto (bar ristoro) e, girando a destra, in breve, riporta a Valpiana, concludendo la gita.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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