Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Piazza Brembana (BG)
- LUOGO ARRIVO: Piazza Brembana (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 3,00 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 24,6 km
- DISLIVELLO: 1196 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO per la pendenza (media 15 %) da Piazzatorre al Rif. Gremei e i tratti tecnici in discesa
- CICLABILITA’: 99 %
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rifugio Gremei
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: a Piazzatorre
- CARTINE: KOMPASS N° 104 - Foppolo / Valle Seriana
- PERCORSI ALTERNATIVI: arrivati in discesa al Roccolo Rho, è possibile percorrere interamente la sterrata che, senza difficoltà, porta a Moio dè Calvi (da dove si ritorna facilmente, tramite la strada asfaltata a Piazza Brembana).
- Giunti al piccolo piazzale che troviamo oltre Prato Gervasio (vicino al Roccolo di Calche), prendiamo a destra seguendo fedelmente il sentiero marcato CAI n° 122 che, completamente ciclabile (richiede comunque padronanza e sicurezza nella conduzione della MTB), scende nella pineta e senza grosse difficoltà conduce a Piazzolo. Attraverso le caratteristiche case fino al cartello d’ingresso della frazione, dove a sinistra la mulattiera “Ajali”, permette di arrivare sulla strada provinciale sottostante. Ora non ci resta che curvare a sinistra; passando attraverso Olmo al Brembo, rapidamente siamo a Piazza Brembana.
- PERCORSO REVISIONATO IL: 12.11.2024
- NOTE: INDISPENSABILE una MTB full nei tratti di sentiero in discesa e la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Nel 2019 è stata realizzata la strada agro-silvo-pastorale che da Moio Dè Calvi porta al Monte Toracchio: la larga sterrata ha cancellato alcune tratti del sentiero in discesa esistente che, dal Roccolo Rho, arriva a Valnegra. In realtà essa ha relativamente compromesso l'interesse di questo itinerario, ma gli stupendi panorami che si possono godere dal Monte Torcola, meritano sicuramente la pedalata. Parcheggiamo l'auto a Piazza Brembana (536 metri) nel piazzale sotto la chiesa e, passando nel centro del paese, ci dirigiamo verso Olmo al Brembo dove continuiamo diritto fino al bivio che, a destra, conduce a Piazzatorre (868 metri). Dopo alcuni tornanti arriviamo alle prime case della località turistica (acqua sotto la chiesa); alla curva successiva, stando a sinistra, procediamo su pendenza sostenuta fino alla località Piazzo (1102 metri), dove termina la strada asfaltata (11,8 km - ore 1,00).
A destra della pista di pattinaggio parte una stradina sterrata ma, dopo un centinaio di metri, diventa in cemento proseguendo poi fino ad un bivio. Teniamo a sinistra imboccando una serie di stretti e ripidissimi tornantini che, a causa dell'eccessiva pendenza, mettono a dura prova le doti dei bikers scalatori. Superati i quattordici faticosi tornanti, dove la strada spiana, il fondo diventa sterrato permettendoci di riprendere fiato nel tratto che conduce nella Valle Gremanzo. Riprendiamo a salire seguendo la sterrata tracciata nel 2004 che, tagliata nella bella pineta, con curve all'inizio ripide e cementate, ma in seguito con andamento più regolare e scorrevole, permettono di rimanere sempre in sella. Sbuchiamo nel pascolo e raggiungiamo la Casera Torcola Vaga da dove, in breve, passiamo sotto la stazione d'arrivo della seggiovia che sale da Piazzatorre: rapidamente siamo sul piazzale antistante al Rifugio Gremei, posto su un belvedere a 1555 metri (14,8 km - ore 1,40 - 1011 m di dislivello).
Seguendo il percorso della pista da sci "panoramica", nonostante il terreno sia meno scorrevole, riusciamo comunque a pedalare fino ad un tornante grazie ad alcuni tratti in cemento. Abbandonata la larga pista imbocchiamo il tratturo che sfiora un capanno da caccia, per poi continuare in leggera salita, sotto le funi della seggiovia che porta al rifugio situato sulla cima di Monte Torcola (1789 metri). Vale sicuramente la pena "parcheggiare" la bicicletta e raggiungere a piedi, in pochi minuti, il Rifugio Torcole 2000 (chiuso) da dove si gode una vista panoramica a 360° veramente mozzafiato, sulle Prealpi Orobie, l'alta Val Brembana e sulle Alpi. Giunti ad una sorta di colletto rimontiamo l'ultimo e breve strappetto, puntando verso la stazione d'arrivo della seggiovia biposto dove possiamo finalmente riposarci, prima di affrontare la discesa (16,3 km - ore 2,05 - 1196 m di dislivello).
Iniziamo a scendere percorrendo un tracciato nel prato, passando prima a fianco a una casetta bianca e, poco dopo, ad un'altra verde; seguiamo sempre la dorsale che termina ad una pozza per l'abbeveramento del bestiame, vicino al Roccolo Rho. Continuiamo a destra in discesa nel pascolo, lungo la pista da sci che fiancheggia la pineta; incontriamo una stradina che compiendo un tornante ci conduce velocemente alla ex stazione di partenza della seggiovia. Scendiamo alla sottostante chiesetta (18,1 km - ore 2,10) ed imbocchiamo il sentiero marcato CAI n° 119 che, per poco, affianca i pali gialli della vecchia bidonvia nel prato fino ad infilarsi nel fresco bosco di conifere. Il tratto iniziale è caratterizzato da diversi ostacoli: il fondo è molto scavato, infatti si incontrano grossi salti e radici esposte ma poi, oltre ad una zona sempre umida con acqua, diventa più scorrevole.
Dopo un pezzo pianeggiante, ci ritroviamo improvvisamente sulla sterrata che è stata sovrapposta all'antico sentiero. Seguendo la strada bianca in discesa sbuchiamo a Prato Gervasio (dominato da una baita isolata), per poi proseguire fino ad un piccolo piazzale situato vicino ad una casetta, in località Roccolo di Calche (come da segnaletica sul posto, vediamo il "percorso alternativo" con il sentiero CAI n° 122 che porta a Piazzolo, il n° 129 verso Olmo al Brembo e il n° 123 diretto a Piazza Brembana). A questo punto possiamo decidere se proseguire facilmente verso Valnegra tramite la strada agro-silvo-pastorale, oppure ripercorrere l'originaria mulattiera. Pochi metri dopo il roccolo bisogna prestare attenzione ad infilare il sentiero che scende a sinistra (controllare bene la traccia GPS); ad un tratto ritorna brevemente sulla sterrata, proseguendo poi lungo il single-track che perde quota nella vegetazione. L'intero sentiero è ormai in stato di semi abbandono: il fondo è parecchio rovinato, sconnesso per la presenza di evidenti gradoni, sassi smossi e sporco, ma per i bikers alla ricerca di itinerari molto tecnici e ostici è possibile rimanere in sella .
Arrivati all'attraversamento di una sorta di canale, sulla destra, infiliamo il sentiero in direzione di una grande casa sottostante, con il segnavia CAI n° 119 dipinto sull'angolo, dopo di che, una mulattiera molto ripida e scivolosa, consiglia alcuni tratti con la bici a mano (essendo ora poco frequentata e senza manutenzione, questa pista è diventata parecchio rovinata, perciò è consigliata solamente ai bikers dotati di un'estrema capacità e sicurezza nella conduzione della MTB). Uscendo dal bosco ci troviamo di fronte il campanile e la zona alta di Valnegra a mt. 581, dove incrociamo la strada asfaltata (23,00 km - ore 2,55); curviamo a destra e ci abbassiamo fino all'incrocio successivo. Proseguiamo ancora a destra e, dopo pochi metri, imbocchiamo la breve stradina ciclo-pedonale che corre sopra la strada provinciale fino alla curva dove vediamo a sinistra il Municipio e la stazione dei Carabinieri. Entriamo nella piazzetta e scendiamo verso la chiesa che domina il parcheggio, punto da dove ha avuto inizio questo panoramico itinerario.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Vista panoramica dal Monte Torcola
Il giudizio dei bikers
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