Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Torre di Santa Maria (SO)
- LUOGO ARRIVO: Torre di Santa Maria (SO)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,00 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 27,6
- DISLIVELLO: 1410 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: dal Rif. Bosio - Galli all'Alpe Piasci 50% - dal Rif. Cometti alla Loc. Musci 70% - nel restante percorso 100%
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rifugio Bosio - Galli
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: Alpe Lago - Rif. Bosio / Galli - Alpe Piasci
- CARTINE: KOMPASS N° 93 - Bernina / Valmalenco / Sondrio
- PERCORSI ALTERNATIVI: dal Rif. Cometti, è possibile seguire facilmente la strada sterrata che porta alla Loc. Musci e in breve a Torre di Santa Maria
- PERCORSO PUBBLICATO IL: 11.06.2019
- NOTE: indispensabile una full - molto utile la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Usciti dalla Val Brembana, questo percorso si sviluppa nella parallela Valtellina ma, una volta giunti a Sondrio in auto, imbocchiamo la Valmalenco, vallata che si incunea nelle Alpi Retiche, verso il Pizzo Bernina. L’itinerario che disegna una curiosa traccia di forma triangolare è molto impegnativo sia in salita, per la lunga scalata fino al Rifugio Bosio – Galli, sia per la discesa a tratti estremamente tecnica e faticosa. Questa meravigliosa pedalata attraversa ambienti naturali di prim’ordine, toccando pochissimo asfalto: estesi boschi di larici, ampie radure punteggiate di casette in pietra, alpeggi con mandrie di mucche al pascolo, grandi scenari sulla vallata sottostante, senza dimenticare il profilo disegnato dalle creste alpine con
il maestoso massiccio del Bernina.
il maestoso massiccio del Bernina.
Dal paese Torre di Santa Maria (mt. 780) montiamo in sella imboccando la vicina pista ciclabile che, in circa 4 km., arriva alle porte di Chiesa in Valmalenco. Il caratteristico itinerario, con il fondo cementato, corre lungo la sponda destra orografica del Torrente Mallero, attraversando passerelle metalliche e ponticelli. Giunti nel centro turistico andiamo in direzione Primolo incontrando, in corrispondenza di una curva, l’inizio della lunga strada sterrata che non abbandoneremo fino al punto più alto della gita. Larghi tornanti, connotati da un ottimo fondo e pendenze costanti, accompagnano alla graziosa località Alpe Lago (1614 m), grande pianoro acquitrinoso, dove in passato c’era un laghetto alpino, ora prosciugato (km. 10,8 – ore 1,30 – 885 m di dislivello).
Dopo aver ripreso fiato e fatto scorta d’acqua alla fontana, riprendiamo la salita, accorgendoci da subito che la “musica” cambia: alcuni ripidissimi strappi, al limite del ribaltamento, si inerpicano su strisce di cemento mettendo a dura prova la nostra resistenza. Fortunatamente i “muri bitumati” si alternano a pezzi semi pianeggianti permettendoci, in quei momenti, di godere degli scorci panoramici che il luogo offre. Improvvisamente la strada bianca lascia il posto ad un sentiero che in breve, passando sopra un ponticello, conduce al Rifugio Bosio – Galli (2086 m) situato sopra un piccolo dosso (km. 16,6 – ore 2,30 – 1340 m di dislivello).
Il paesaggio è incantato e pittoresco ma, nello stesso tempo, si mostra selvaggio, a causa delle severe pareti rocciose delle vette che incombono sulla splendida Valle Airale; riposandoci ad un tavolo ci concediamo una pausa, gustando degli ottimi gnocchetti proposti dal rifugista. Lasciato alle spalle il rifugio con le caratteristiche imposte rosse iniziamo la discesa lungo un single-track che, da subito, si rivela molto impegnativo: richiede grande tecnica per poter superare in sella gli impegnativi ostacoli infatti non mancano grossi salti, sassi smossi e radici esposte, per rendere il pendio adrenalinico ma, allo stesso tempo, faticoso.
Intervallando tratti con la MTB a mano passiamo fra le mucche al pascolo all’Alpe Palù di Torre per poi rientrare nel bosco, con andamento di leggera salita. Ad un tratto spuntiamo in un’aperta radura, nota come Alpe Piasci (1730 m), un alpeggio in cui gli abitanti di Torre Santa Maria facevano la transumanza (km. 20,5 – ore 3,20). Fra baite in pietra sparpagliate sul soleggiato versante la vista si spalanca sui gruppi del Disgrazia, Bernina e su tutta la corona di monti che dominano la vallata. Tenendo la quota attraversiamo tutto l’alpe per poi immetterci in una strada gippabile che porta ad affrontare due noiose rampe cementate.
Nelle vicinanze del Rifugio Cometti svoltiamo in modo deciso a sinistra, infilando il sentiero che compie un salto verticale verso il fondovalle. Il tracciato è molto tecnico e, in alcuni punti, estremamente rovinato, richiedendo tecniche trialistiche ed una grandissima padronanza nella conduzione della MTB…. è consigliato solamente a bikers provetti, con elevata esperienza in questo tipo di discese. In località Musci tocchiamo l’asfalto che velocemente ci guiderà fra le case di Torre Santa Maria, chiudendo così questo faticoso ma panoramico “triangolo” tagliato in altezza dal fiume Torreggio che separa le due sponde.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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Galleria fotografica del percorso
Il video del percorso
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