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Piani d'Artavaggio - Passo di Baciamorti

Bellissimo itinerario ad anello che offre molte emozioni, inserito in un ambiente montano rimasto praticamente integro

Caratteristiche


  • LUOGO PARTENZA:   Sottochiesa / Val Taleggio ( BG )  
  • LUOGO ARRIVO:   Sottochiesa / Val Taleggio ( BG ) 
  • TEMPO DI PERCORRENZA:   ore 4,50 effettive
  • LUNGHEZZA PERCORSO:   Km.  40
  • DISLIVELLO:   mt. 1355
  • GRADO DI DIFFICOLTA’:   IMPEGNATIVO per la lunghezza e per il tratto tecnico dal Rifugio Cazzaniga al Passo di Baciamorti.
  • CICLABILITA’:   dal Rifugio Cazzaniga al Passo di Baciamorti 80% - nel restante percorso 100 % 
  • STAGIONI CONSIGLIATE:   tarda primavera - estate - autunno
  • RIFUGI D’APPOGGIO:   Rif. Nicola (tel. 0341-997939) e Rif. Cazzaniga (tel. 0341-997839)  ai Piani d’Artavaggio
  • ACQUA LUNGO IL PERCORSO:   fontane nei paesi attraversati
  • CARTINE:   KOMPASS  N° 105 – Lecco / Valle Brembana
  • PERCORSI ALTERNATIVI:   giunti alla Bocchetta Regadur imboccare il sentiero con segnavia CAI n° 120 fino all'ex Rif. C. Battisti
    (Piani Alben) e proseguire lungo la cementata che conduce al collegamento con il sentiero marcato CAI  n° 153 in direzione Capo
    Foppa e quindi Pizzino. (Per i cicloalpinisti, è possibile lasciare la MTB nei pressi del Rif. Cazzaniga e salire sulla Cima di Piazzo
    mt. 2057 o sul Monte Sodatura mt. 2010)
  • PERCORSO REVISIONATO IL:   28.05.2022
  • NOTE:   Consigliata una MTB full - Utile la traccia GPS

Parcheggio consigliato


Descrizione

ImmaginePiani d'Artavaggio
L'itinerario viene descritto con partenza ed arrivo da Sottochiesa, ma sarebbe sicuramente più interessante e gratificante partire da San Giovanni Bianco. A San Giovanni Bianco (mt. 401), imbocchiamo per 500 mt. la Val Taleggio e parcheggiamo l'auto nei pressi di un ex stabilimento; montiamo in sella, risalendo la bella e particolare valle, passando per lo spettacolare "orrido", per poi arrivare a Sottochiesa. Oppure: all'inizio del paese di Sottochiesa, (mt. 758) parcheggiamo nell'ampio piazzale prima del distributore di benzina e facciamo il pieno d'acqua alla fontana. Iniziamo a pedalare in direzione Olda, (acqua) e proseguiamo fino al bivio dove giriamo a destra, verso Vedeseta, (acqua); continuando su pendenze più sostenute, superiamo Avolasio, (km. 6,9 - ore 0,35) per arrivare al Culmine San Pietro situato a mt. 1260 (km. 13,3 - ore 1,15 - mt. 581 di dislivello), passo che collega la Val Taleggio con la Valsassina (200 mt a destra acqua).

ImmagineDirezione Rifugio Nicola
Scendiamo per 1,2 chilometri verso la Valsassina dove, sulla destra, vicino ad una piccola stazione metereologica, si stacca una sterrata molto bella e chiusa al traffico da una sbarra. Ci si addentra con il fondo sempre pedalabile in un folto bosco, guadagnando quota con pendenza regolare, grazie ad alcuni tornati, alternati a lunghi traversi. Usciamo dalla vegetazione e giungiamo su un pianoro chiamato Piani d'Artavaggio: il panorama si apre e, in lontananza, scorgiamo la sagoma luccicante del  Rifugio Nicola; (per raggiungerlo è doveroso recuperare energia prima di affrontare l'ultimo tratto). Arrivati ad un incrocio, nei pressi di una grande pozza, andiamo a destra, passando davanti all'Albergo Sciatori dove ha inizio una salita a tornanti, con fondo sconnesso molto impegnativo, che mette a dura prova le doti dei bikers.

ImmagineDirezione Rifugio Cazzaniga
Passiamo sulla sinistra del Rifugio Nicola e pedaliamo lungo un tratturo che porta al Rifugio Cazzaniga situato a mt. 1889, dove si può godere un meritato riposo (da Sottochiesa: km. 25,4 - ore 2,55 - mt. 1258 di dislivello in salita). Chi avesse ancora forza nelle gambe e volesse completare la gita con una cima può  lasciare la MTB nei pressi del Rifugio e salire la Cima di Piazzo mt. 2057  (in circa 45 minuti) o il Monte Sodadura mt. 2010 (in circa 30 minuti), per ammirare un bellissimo panorama sulle Orobie. Lasciato il Rifugio Cazzaniga ripercorriamo il tratturo per circa 200 mt., dove giriamo a sinistra imboccando il sentiero CAI n° 101; passiamo sopra il Rifugio Nicola e tagliamo in diagonale la base del Monte Sodatura, dirigendoci in direzione Bocchetta di Regadur mt. 1853, prestando la dovuta attenzione.

ImmagineDirezione Bocchetta Regadur
Seguendo il pedalabile e divertente sentiero, arriviamo alla Bocchetta di Regadur, (per accorciare il percorso "vedi note nella scheda iniziale") e, con brevissimi tratti non ciclabili, giungiamo ad un bel pianoro con una pozza, alla  Baita Cabretondo mt. 1869 (km. 28,5 - ore 3,30 - mt. 1334 di dislivello). Dalla baita iniziamo la discesa vera e propria: con la prima parte da percorrere a piedi (meno di 5 minuti), per proseguire poi tagliando a mezza costa il Monte Araralta mt. 2006, con alcuni passaggi da affrontare con prudenza ed altri con la bici a mano.  Ad una pozza per l'abbeveramento del bestiame seguiamo il sentiero fino alla Baita Baciamorti mt. 1613; si consiglia di effettuare questa gita in stagione primaverile ed autunnale, poiché il sentiero attraversa il pascolo che, con l'erba alta, diventa poco visibile. ATTENZIONE: Il sentiero che collega Baita Cabretondo al Passo di Baciamorti è assai stretto; in diversi punti è anche parecchio profondo, compromettendo uno scorrevole passaggio dei pedali fra le balze laterali del terreno.

ImmagineBaita Baciamorti
Superata la baita proseguiamo fino al Passo di Baciamorti mt. 1540, (km. 31,4 - ore 4,00) da dove a sinistra il sentiero CAI n° 101, molto tecnico, porta al Lago di Cassiglio. Il nostro itinerario prosegue decisamente a destra, seguendo fedelmente il sentiero marcato CAI n° 153, sotto il selvaggio Monte Venturosa (mt. 1999) che conduce alla Baita Pratolungo mt. 1187. Lo splendido sentiero, con ottimo fondo, entra ora nel bosco di faggi e, velocemente, senza possibilità di errore, si collega allo sterrato che passa per Capo Foppa mt. 1307, per terminare in concomitanza della partenza del sentiero che porta al Rifugio A. Gherardi (km. 35,4 - ore 4,30). Continuiamo su asfalto per 1100 mt. prestando attenzione ad infilare, a sinistra, una stradina sterrata con una sbarra metallica, segnalata da una freccia che indica Cavrosen, località situata nella bella e tranquilla conca erbosa.

ImmagineBaita Pratolungo
Davanti alla caratteristica casa proseguiamo entrando nel bosco e, mantenendo il percorso principale, arriviamo ad un incrocio; curvando a destra seguiamo il sentiero che, stretto fra le case di Grasso, (mt. 896) frazione vicino a Pizzino, termina sulla strada asfaltata. Ora non resta altro che dirigersi a sinistra, per raggiungere velocemente il punto di partenza, attraversando il centro di Sottochiesa. Questo bellissimo itinerario ad anello offre molte emozioni ed è di grande soddisfazione a chi, in sella alla propria MTB, percorre strade e sentieri in questo ambiente montano, rimasto praticamente integro. Specialmente se percorso nella stagione primaverile, le stupende fioriture dai bellissimi colori rimarranno impresse a lungo nei ricordi.

Buona pedalata e buon divertimento.


Altre informazioni

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Tracciato Google Earth
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Traccia GPS
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Altimetria
Profilo di elevazione con pendenze
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Foto

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