Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Sottochiesa (BG)
- LUOGO ARRIVO: Sottochiesa (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 3,35 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: 25 km
- DISLIVELLO: 1126 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVO
- CICLABILITA’: 99 %
- STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: nessuno
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontana a Sottochiesa e Salzana
- CARTINE: KOMPASS N° 105 - Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: giunti al bivio in Loc. Sella, è possibile seguire lo sterrato a destra e considerare la
parte finale del percorso "Sul sentiero degli Stradini". Passando per Prato Giugno, la sassosa carrareccia in discesa, senza possibilità di sbagliare, porta ad Avolasio e da qui tramite la strada asfaltata, fino a Sottochiesa. - PERCORSO REVISIONATO IL: 13.06.2024
- NOTE: Consigliata una MTB full - INDISPENSABILE la traccia GPS
Parcheggio consigliato
Descrizione
Bellissimo per l'ambiente naturale in cui si snoda e per la ciclabilità quasi totale, questo itinerario permette di pedalare, fra sentieri poco frequentati dell'alta Val Taleggio, in un'atmosfera d'altri tempi. All'inizio del paese di Sottochiesa (758 m), parcheggiamo l'auto nell'ampio piazzale prima del distributore di benzina e facciamo il pieno d'acqua alla fontana. Attraversiamo la strada provinciale e iniziamo a pedalare, passando per il centro del paese fino ad arrivare ad uno stop, dove curviamo a destra verso Pizzino. Mentre pedaliamo, alla nostra destra, vediamo il selvaggio versante del Monte Cancervo con a fianco il Monte Venturosa. Alla frazione Grasso giriamo a sinistra seguendo le indicazioni Rifugio A. Gherardi, Piani d'Artavaggio e, alle prime case di Pizzino, andiamo a destra lungo la strada asfaltata che sale con pendenze molto impegnative, fra prati ben tenuti.
Superata con parecchia fatica Loc. Areghiglio, la vista si allarga verso la panoramica Val Taleggio con, sullo sfondo, il profilo "seghettato" del Monte Resegone. Giunti ad un tabellone di legno situato vicino all'indicazione Fraggio, proseguiamo brevemente fin oltre il tornante, per poi piegare decisamente a sinistra, imboccando la stradina (per Via Bonetto) che, poco dopo spiana, permettendoci di riprendere fiato (4,2 km - ore 0,30 - disl. 331 m). Pedalando fra prati e belle baite, raggiungiamo rapidamente località Bonetto (1126 m), dove la pendenza riprende a farsi parecchio sostenuta (dopo una sbarra in metallo, il fondo diventa sterrato). L'indicazione Località Artavaggio ci guida verso una breve discesa, conducendoci poi ad affrontare una rampa cementata, breve, ma veramente inclinata. Il successivo tratto in discesa porta all'attraversamento del Canale Scannagallo: attraversiamo il canalone continuando sul versante opposto, fino a raggiungere la caratteristica località Cantoldo, posizionata in una bella macchia erbosa.
Avanziamo lungo alcuni tornanti e, quando la vegetazione si dirada, ammiriamo davanti a noi la piramide del Monte Sodadura ed il bellissimo panorama che la Val Taleggio offre. Passiamo a fianco del bel complesso rurale di Saltarino (1413 m) e, continuando su alcuni larghi tornati, arriviamo ad un traverso in falsopiano. Superati gli ultimi impegnativi strappi, di cui alcuni in cemento, quasi improvvisamente, ci troviamo davanti alla luccicante sagoma dell'Albergo Sciatori (1656 m). Passiamo a fianco della pozza d'acqua e giriamo a destra, verso la vicina chiesetta dei Piani d'Artavaggio, dove possiamo goderci una meritata pausa (11,5 km - ore 1,35 - disl. 894 m).
Ripercorriamo in senso contrario un breve tratto, per poi continuare diritti per un centinaio di metri, fino al bivio posto vicino alla pozza; infiliamo la strada a sinistra, seguendo le indicazioni Culmine San Pietro. Superando alcuni veloci saliscendi arriviamo ad un evidente incrocio, dove si trovano alcune frecce indicatrici; deviamo a sinistra per: Vedeseta, Avolasio e Sella, seguendo la carrareccia principale (vicino ad una piccola pozza, ignorare la strada a sinistra). Con l'ultima striscia in calcestruzzo, dopo pochi metri arriviamo ad un bivio vicino ad un piccolo bacino in località Sella a 1381 m (16 km - ore 2,05), dove curviamo decisamente a sinistra, passando sotto ad un bel roccolo. Quando la strada si restringe, superiamo una sbarra e percorriamo una ripida e molto sassosa discesa che porta ad una casa isolata nel prato. Sfioriamo la costruzione e scendiamo per pochi metri verso una sorta di muretto a secco, dove troviamo con difficoltà un solco ai bordi del bosco; bisogna prestare molta attenzione nell'imboccare il piccolo sentiero che, entrando nel bosco, piega a sinistra senza perdere quota, passando sopra ad un grosso masso (seguire con attenzione la traccia GPS).
Nel tratto sottostante percorriamo pochi metri a piedi, sbucando successivamente in un praticello dove troviamo una baita isolata; manteniamo il bordo sinistro del prato e ci indirizziamo, sempre a sinistra, verso una piccola valle. Dopo un pezzo pianeggiante procediamo lentamente, perché dobbiamo abbandonare l'itinerario principale che scende con alcuni tornantini; continuiamo invece diritti, lungo una traccia meno marcata, in leggera discesa. Con molta cautela e qualche metro a piedi, procediamo su uno stretto sentierino che corre sul fianco molto ripido del monte, fino a portarci ad un punto panoramico sulla valle. Curviamo a sinistra e seguiamo senza perdere d'occhio le indicazioni CAI sugli alberi, fino ad incontrare uno sterrato che seguiamo diritto in discesa. Transitiamo sopra ad un'azienda agricola e, in breve, ci troviamo nella parte alta della Fraz. Reggetto a 990 m (km 19,1 - ore 2,45); all'incrocio proseguiamo diritti in salita pedalando sullo sterrato che passa per la piccola località Vaccareggia, per poi attraversare un torrente.
Fiancheggiando in salita una recinzione in metallo, sbuchiamo in un prato; ci manteniamo sulla sinistra della costruzione di Sottocorna, indirizzandoci a sinistra, verso il bosco. Ora proseguiamo a destra, in salita, lungo il sentiero marcato CAI n° 150, spingendo la MTB per circa 10 minuti, per poi tornare in sella pedalando sul bel sentiero pianeggiante. Con la bici ancora a mano, per meno di 5 minuti, passiamo vicino ad un rudere e continuiamo fino ad un incrocio che prendiamo a destra in discesa, seguendo le indicazioni Pizzino - Fraggio. Prima scavato e sassoso, ma in seguito veloce e divertente, il sentiero porta ad un tratturo che seguiamo a destra, in discesa; scavalchiamo il torrente attraversando un ponte metallico di colore azzurro, per poi proseguire fino a trovarci sopra località Fraggio. Curviamo a destra (freccia indicatrice) scendendo su un sentiero in erba che si infila fra muri a secco e le case del piccolo e antico borgo di Fraggio a 992 m.
Molte case sono ridotte a ruderi, ma la piazzetta erbosa, posta davanti alla chiesa di San Lorenzo, è davvero caratteristica (22,4 km - ore 3,25). Seguiamo la mulattiera con segnavia CAI n° 155 in discesa che, con alcuni gradini, sfiora un bacino dell'acqua. Il tracciato alterna tratti veloci con altri da affrontare con cautela, porta ad un incrocio vicino ad un ruscello, dove dobbiamo continuare diritto verso una vecchia recinzione metallica. Pedaliamo nel prato, passando davanti al solitario Santuario di Salzana, (fontana) e usciamo dal cancello proseguendo in discesa sulla mulattiera, segnalata da una freccia di legno per Sottochiesa. Fra boschi e prati, una mulattiera in cemento corre velocemente fino ad incrociare una stradina asfaltata che, perde quota, fino ad arrivare sulla strada comunale. La attraversiamo ed andiamo ad infilarci nel sentiero, ritrovandoci rapidamente nel centro di Sottochiesa e, in breve, al punto di partenza.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
Tracciato Google Earth
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Altimetria
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Profilo di elevazione con pendenze
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