Caratteristiche
- LUOGO PARTENZA: Averara (BG)
- LUOGO ARRIVO: Averara (BG)
- TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4,25 effettive
- LUNGHEZZA PERCORSO: km. 26,8
- DISLIVELLO: 1465 m
- GRADO DI DIFFICOLTA’: MOLTO IMPEGNATIVO: per le ripide salite e per i periodi con la MTB a spinta o a spalla.
Le discese, in alcuni tratti sono molto tecniche, dove è richiesta grande padronanza e sicurezza nella conduzione della MTB - CICLABILITA’: dalla Baita Parisolo ad Averara 95 % - per il restante percorso fare riferimento all'itinerario
"Piani dell'Avaro - Laghi di Ponteranica - Dosso Gambetta" - STAGIONI CONSIGLIATE: tarda primavera - estate - autunno
- RIFUGI D’APPOGGIO: Rifugio Monte Avaro (tel. 0345-988270)
- ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontane ad Averara - Cusio e Losca; ruscelli nella zona dei Laghi di Ponteranica
- CARTINE: KOMPASS N° 1045- Lecco / Valle Brembana
- PERCORSI ALTERNATIVI: nessuno
- PERCORSO REVISIONATO IL: 15.06.2019
- NOTE: Indispensabile una MTB full - Utile la traccia GPS
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Parcheggio consigliato
Descrizione
L'affascinante percorso alpino, sospeso tra il verde della natura e l’azzurro del cielo, ha come obiettivo i laghetti naturali. Essi, incastonati fra le rocce del Monte Ponteranica, fanno da specchio alle pareti dolomitiche del Monte Valletto. La discesa è completa e di grande soddisfazione: prende il volo dai 2105 m dei Laghi di Ponteranica e, con uno sviluppo articolato ma continuo, riporta fra gli antichi porticati di Averara. Viste le difficoltà oggettive e tecniche è sicuramente riservata a bikers molto preparati, in possesso di un’ottima padronanza nella conduzione della bici. Scendiamo dai laghi ripercorrendo a ritroso il tragitto, fino a ritornare all’incrocio con il sentiero percorso in precedenza.
Attraversato un ruscello andiamo in direzione Cà San Marco seguendo il “Sentiero delle Orobie Occidentali” marcato CAI n° 101, prestando molta attenzione alle difficoltà oggettive della discesa. Terminato il tratto più ripido e rovinato dalle forti piogge, proprio dove inizia un pezzo in falso piano, (km. 18,7 – ore 3,15 – 1460 m di dislivello) abbandoniamo il sentiero principale, scendendo lungo una poco visibile traccia, sulla piccola dorsale erbosa. Tenendo il greto del torrente sulla destra, andiamo verso la Baita Parisolo situata su un modesto pianoro sassoso poco ciclabile; più avanti il percorso diventa ben marcato e perde quota infilandosi nella stretta Valle di Ponteranica.
Uscendo nel pascolo, davanti a noi, vediamo il Rif. Cà San Marco e la stradina che dal Lago di Valmora, salendo, porta alla Casera Ancogno, sulla traccia del percorso “Piani dell'Avaro - Laghi Ponteranica - Dosso Gambetta”. Continuiamo puntando in direzione del gruppo di baite semi-diroccate, seguendo successivamente il tratturo nel pascolo che porta ad uno sterrato; pieghiamo a destra, passiamo su un ponte di cemento, seguendo poi la strada che corre sopra l’invaso del Lago di Valmora, (1546 m) terminando alla diga. La Val Moresca, molto selvaggia e poco frequentata, si incunea fra pareti rocciose a picco sul torrente seminascosto dalla folta vegetazione.
Scendiamo a destra della diga percorrendo il sentiero CAI n° 110, passando sul ponticello di ferro che scavalca un canale di scolo; in seguito alcuni impegnativi gradini conducono alla base della diga, dove ci infiliamo in una stretta galleria che sbuca davanti alla casa dei guardiani. Il primo tratto, circa 10-15 minuti, si sviluppa su un sentiero dove è assai difficile stare in sella: è molto tecnico e con il fondo ricoperto da grosse pietre smosse. Da questo punto merita una sosta, per ammirare sulla destra la cascata che compie un grande salto nella gola. Più sotto, sempre con la dovuta cautela, è possibile rimontare in bici; seguendo l’itinerario con alcuni tratti semi ingombri di vegetazione, arriviamo ad un ponte in ferro (km. 22,2 – ore 3,55).
Successivamente, tagliando il versante molto scosceso del monte, entriamo nella pineta dove il fondo diventa più scorrevole; superiamo a piedi una vecchia frana, intervallando poi tratti veloci ad altri più impegnativi. Improvvisamente il sentiero termina, incontrando uno sterrato che velocemente porta al piccolo borgo di Losc; ora su asfalto, passando da Caprile Inferiore, la stradina in breve conduce ad un incrocio sul fondo della valle. Pieghiamo a destra, seguendo la strada principale verso Averara, avviandoci rapidamente alla conclusione di questo impegnativo ma appassionante percorso.
Buona pedalata e buon divertimento.
Buona pedalata e buon divertimento.
Altre informazioni
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