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Super escursione nella zona del Rifugio Longo, con alcune avventurose varianti al giro classico che ci hanno regalato un gran divertimento. Partiti da Carona saliamo al Rifugio Longo, ed in breve raggiungiamo il Lago del Diavolo da dove, in meno di mezzora di sano portage, siamo al Passo Selletta situato a mt. 2372. Ora anzichè proseguire lungo il sentiero verso il Rifugio Calvi, ci inventiamo una discesa lungo gli scoscesi versanti erbosi del Monte Aga, catapultandoci verso la Valle Armentarga: con gli imponenti profili dei Diavoli che fanno da sfondo, individuiamo a vista i possibili passaggi che ci permettono di arrivare al Rifugio Baita Armentarga. A questo punto passiamo dal Laghetto Cavasabbia e compiamo un lungo traverso ai piedi del Monte Masoni, fino ad arrivare in Valle Sambuzza, incrociando il fantastico sentiero che ci riporta alle Baite del Dosso, e poi velocemente al punto di partenza.
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Lasciati trasportare dalle emozioni che le immagini sanno trasmettere!
PER VEDERE IL VIDEO clicca qui La "Strada Piana" è un incredibile viaggio sospeso a mezz'aria: il lato sinistro del manubrio sfiora le rocce verticali, mentre a destra c'è il vuoto..... E' una grande avventura immersi in un ambiente selvaggio e fuori dal comune che deve essere vissuto con molta calma, senza fretta, in modo di respirare le emozioni suscitate dal momento e dosando l'adrenalina che ogni metro di sentiero regala. PER VEDERE IL PERCORSO clicca qui Ampissimo itinerario che si sviluppa a cavallo fra i confini italiani e svizzeri, nei territori compresi fra il Lago di Como e quello di Lugano. Il percorso prende il via da Chiasso, nel Cantone Ticino, e si sviluppa nella Valle di Muggio: valle laterale che è rimasta integra, nel suo splendore naturale. Attraverso la Dogana di Bonello si scende sul versante italiano per poi risalire fino a Colma Crocetta, passando sotto le creste del Sasso Gordona. Ora ci aspetta una lunga traversata, toccando i seguenti rifugi: Binate, Murelli e Bugone che porta all’ultima salita di giornata al Monte Bisbino, da dove si gode di una bella vista. Purtroppo la discesa sul versante svizzero, verso il Mendrisiotto, non ha reso merito a questa escursione: il tracciato, già molto tosto e tecnico, nell’ultimo periodo si è assai rovinato, diventando impraticabile in molti punti. Il giro alterna salite ripidissime, su stradine asfaltate/acciottolate, a lunghe sterrate semi pianeggianti, regalando qua e là scorci panoramici fra la macchia boschiva. L’anello ha uno sviluppo di 44,2 chilometri con un dislivello + di 1690 mt. PER VEDERE LA GALLERIA FOTOGRAFICA IN FACEBOOK clicca qui
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Novembre 2024
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