Per scaldarci le gambe partiamo dall’abitato di Sacco (740 m) poi, una volta giunti a Rasura, imbocchiamo la strada che disegnando larghi tornanti in un bel bosco, con pendenze molto sostenute e continue, porta al rinomato Rifugio Bar Bianco. Pedalando sul largo sentiero che sale fra ampi pascoli e malghe, alternando nei brevi tratti più difficili con la MTB a mano, superiamo una breve macchia di larici che conduce alla Baita Ven. Siccome il fondo del tratturo che ora dobbiamo percorrere è molto rovinato e sassoso, siamo costretti a spingere la bici per 350 metri di dislivello: passiamo dal caratteristico Lago Culino e continuiamo fino alla Baita della Cima per poi dirigerci, tramite un lungo traverso, alla cresta finale. Una volta giunti ai piedi dell’imponente croce, il panorama è di una straordinaria bellezza: sulle Alpi Retiche a nord, sulle cime del settore delle Orobie e su Morbegno disteso nel fondovalle. Partiamo direttamente dalla cima in sella (solo pochi passi a piedi), ripercorrendo lo spartiacque e il tracciato che ci riporta sulle sponde del Lago Culino. Ora un bellissimo e veloce single-treck, tutto ciclabile, ci accompagna prima nei prati dell’Alpe Combanina poi nei pressi dell’Alpe Grasso, dove ci infiliamo nel bosco. L’itinerario N° 115 prosegue lungo un ripido sentiero ricco di ostacoli naturali, mai eccessivi, a sufficienza per farci divertire. Una volta giunti fra le abitazioni di Pedesina rientriamo tramite una mulattiera che, passando sotto Rasura, riconduce al punto di partenza.
Il percorso è da considerarsi impegnativo: è richiesto ottimo allenamento e notevole sicurezza nella conduzione della MTB. L’anello ha uno sviluppo di 25,1 km con un dislivello + di 1421 m e con un tempo di percorrenza di 4 ore effettive.
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