La nostra avventura prende il via da Schilpario (1167 m), infilandosi nella pineta che attraversiamo percorrendo la lunga pista da sci di fondo, fino ad incrociare la provinciale che conduce al Passo del Vivione. Dopo qualche tornante, abbandonato definitivamente l’asfalto, passiamo dal Rif. Cimon della Bagozza ed attraverso pascoli punteggiati da baite siamo al delizioso Lago Campelli, situato ai piedi del Cimon della Bagozza. Insistendo nella pedalata arriviamo al Passo dei Campelli ed in breve al Rif. Campione dove, proprio davanti a noi, si delinea il bel profilo del Monte Campioncino; spingendo le MTB lungo il sentiero, per meno di venti minuti, siamo alla panoramica croce posta a 2102 m. Scendiamo in sella lungo la divertente dorsale abbassandoci fino al rifugio, per poi ripassare dal Passo dei Campelli. Compiendo un lungo traversone che transita dal Passo del Giovetto, proseguiamo sul versante sud del Gardena, quando improvvisamente la pendenza si impenna, obbligandoci con la bici a spalla per circa trenta minuti. Raggiunta la caratteristica croce situata sull’anticima, continuiamo agevolmente lungo la cresta che termina in corrispondenza di un ometto di sassi, sulla cima del Monte Gardena a 2117 metri di quota. Oltre che a godere di uno splendido panorama a 360°, abbiamo una visuale verso il Passo del Vivione, nostro prossimo punto di passaggio. Guidando con attenzione, ripercorriamo il ripido tracciato erboso fino ad incrociare la nuova pista che, rapidamente, permette di arrivare comodamente al valico che separa la provincia di Bergamo da quella di Brescia. Proseguiamo in piano fino a Malga Gaffione per poi rimontare con le MTB a spinta (per 25 minuti) l’ampio vallone, sotto le pendici del Monte Busna; giunti al largo passo (1994 m) in sella iniziamo la discesa sfiorando in successione i tre laghetti, ma subito dopo l’itinerario diventa impraticabile: notevoli ostacoli, grandi rocce e sassi smossi obbligano con la bici a mano per circa 15 minuti. Entrati nella vegetazione finalmente il fondo migliora: seppur con molta cautela, perdiamo rapidamente quota lungo il tecnico sentiero disegnato sul versante del Monte Gaffione, fino a ritrovarci fra le case di Schilpario e, con gli ultimi colpi di pedale, andiamo a chiudere questa sensazionale gita.
Il percorso è MOLTO IMPEGNATIVO: è richiesto ottimo allenamento e notevole sicurezza nella conduzione della MTB.
L’anello ha uno sviluppo di 30,8 km con un dislivello + di 1614 m e con un tempo di percorrenza di 5 ore effettive.
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